L’Etna ha ripreso con vigore la sua attività eruttiva, mostrando un aumento nei fenomeni esplosivi e nella fuoriuscita di lava. Gli esperti monitorano attentamente la situazione mentre le emissioni laviche e la nube di cenere coinvolgono le zone circostanti, creando disagi nelle aree abitate più vicine e condizioni di visibilità ridotta.
Frequenti esplosioni dal cratere di sud-est
Negli ultimi giorni, il cratere di sud-est dell’Etna ha registrato numerose esplosioni di grande intensità e a intervalli brevi. Questi eventi sono caratterizzati dalla fuoriuscita di materiali piroclastici incandescenti. Le esplosioni alterano la conformazione del cono craterico, con frequenti sbuffi di gas e frammenti vulcanici lanciati a distanze variabili. La ripresa di questa attività è seguita con attenzione dagli vulcanologi, che segnalano un aumento nell’energia dell’eruzione rispetto ai giorni precedenti.
Questi episodi producono rumori forti e scosse avvertite nelle località vicine all’Etna. Il persistente battere degli eventi esplosivi non lascia spazio a pause significative, provocando una continua emissione di materiali solidi e fluidi. L’intensità dei fenomeni suggerisce che il sistema magmatico sottostante stia ricevendo nuovi impulsi, causando una maggiore pressione e quindi espulsioni più violente.
Leggi anche:
I flussi di lava verso sud e est
Dalla base del cratere di sud-est si osservano attualmente due flussi di lava distinti, che si diramano rispettivamente verso sud e verso est. Queste colate, di modeste dimensioni ma ben visibili, avanzano lentamente sulle pendici del vulcano. Il percorso delle colate è monitorato per valutare possibili rischi nelle aree limitrofe, soprattutto in prossimità di sentieri e strade frequentate.
La lava ha un impatto immediato sull’ambiente, distruggendo la vegetazione e modificando il paesaggio ad ogni passo. La consistenza e la temperatura della lava rimangono alte, indicando un afflusso costante di magma dalla camera magmatica sottostante. Le autorità locali tengono sotto controllo anche i potenziali effetti sulle attività agricole, dal momento che la cenere e i flussi potrebbero compromettere le coltivazioni.
nube eruttiva e caduta di cenere su Zafferana Etnea
L’eruzione ha generato anche una colonna di fumo e cenere che si dirige verso est-sud-est. Questa nube si espande rapidamente in quota, trasportata dai venti locali e causando una ricaduta di cenere in più comuni della zona. In modo particolare, nel comune di Zafferana Etnea si registra la caduta di cenere lavica, che copre case e strade di uno strato sottile ma fastidioso.
La presenza della cenere comporta disagi sia per la circolazione stradale, dovendo spesso attivare interventi di pulizia, sia per i residenti chiamati a proteggere aperture e impianti di riscaldamento. La polvere vulcanica può inoltre creare disturbi respiratori, soprattutto nelle persone con problemi allergici o respiratori preesistenti. I servizi meteo locali e la protezione civile mantengono aggiornati gli abitanti sulle condizioni atmosferiche e sui possibili sviluppi dell’attività eruttiva.
Intensificazione dell’attività con implicazioni per le comunità
L’episodio rigido e continuo di esplosioni, i flussi di lava e la diffusione della cenere confermano come l’Etna resti un vulcano dalle dinamiche imprevedibili, in grado di modificare velocemente il suo comportamento con impatti diretti sulle comunità vicine. Le osservazioni rimangono attive per individuare evoluzioni significative nel corso delle prossime ore.