L’arte incontra la medicina: opere che colorano il reparto di ematologia all'Istituto Pascale

L’arte incontra la medicina: opere che colorano il reparto di ematologia all’Istituto Pascale

Il progetto ‘A Cura dell’Arte’ trasforma il Reparto di Ematologia Oncologica dell’Istituto Pascale di Napoli, unendo studenti e pazienti per creare spazi ospedalieri più accoglienti e umanizzati.
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L’arte incontra la medicina: opere che colorano il reparto di ematologia all'Istituto Pascale - Gaeta.it

L’arte e la salute si intrecciano in un progetto innovativo che anima gli spazi del Reparto di Ematologia Oncologica dell’Istituto Nazionale Tumori Fondazione Irccs ‘G. Pascale’ di Napoli. Qui, gli studenti dell’Accademia di Belle Arti stanno portando avanti un’interessante iniziativa intitolata ‘A Cura dell’Arte’, che ha come obiettivo quello di regalare un sorriso a tutti i pazienti attraverso opere di carattere informale. Questa iniziativa rappresenta un inno alla vita e all’umanizzazione degli spazi ospedalieri, realizzando ambienti più accoglienti e meno clinici per chi affronta la battaglia contro il cancro.

Un progetto artistico che unisce pazienti e studenti

Il progetto ‘A Cura dell’Arte’ affonda le radici nell’esigenza di migliorare la qualità della vita dei malati di tumore, offrendo un contesto visivo che favorisca momenti di positività. Ad occuparsi dell’iniziativa sono stati i docenti e gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, che hanno collaborato per realizzare opere che rispondono ai gusti e alle emozioni dei pazienti stessi. Gli studenti hanno avuto un ruolo chiave, non solo come artisti, ma come interfaccia diretta con i degenti, in modo da rendere le creazioni il più personalizzate possibile. Durante incontri specifici, i pazienti hanno espresso il desiderio di un ambiente meno sterile e più colorato, suggerendo che i soffitti non fossero bianchi, ma decorati con vivaci motivi astratti.

La realizzazione di questa opera ha coinvolto una superficie complessiva di circa 600 metri quadrati, dove solo una parte è stata dipinta. La restante area, comprendente soffitti e pareti, è stata decorata con la tecnica del ‘wrapping’, utilizzando materiali scelti per garantire la sicurezza dei pazienti e il rispetto delle norme sanitarie. L’incontro tra arte e medicina ha così dato vita a spazi che raccontano storie, emozioni e relazioni, favorendo un miglioramento nella qualità della vita nel contesto ospedaliero.

Collaborazione multisettoriale per il benessere dei pazienti

Il progetto ha visto il coinvolgimento di diversi attori, dalla Regione Campania all’associazione Beatleukemia.org, dimostrando che la cooperazione tra istituzioni può generare cambiamenti significativi nei servizi sanitari. Durante la presentazione dell’iniziativa, l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Lucia Fortini, e altri esperti e rappresentanti delle diverse istituzioni hanno sottolineato l’importanza del percorso intrapreso. Antonello Pinto, direttore del Dipartimento di Ematologia e Terapie Innovative, si è soffermato sull’idea di ‘risignificare’ gli spazi comuni, restituendo a quei luoghi un senso di armonia e di umanità.

Questa sinergia tra medici, psicologi, artisti e studenti non è solo un progetto di abbellimento, ma un’iniziativa strategica volta a migliorare anche il benessere psicologico dei malati. I professionisti del psichiatra, Gabriella De Benedetta e Silvia D’Ovidio, sono stati fondamentali nel guidare i pazienti verso la scelta dei soggetti da rappresentare, dimostrando quanto l’arte possa diventare uno strumento terapeutico. Con il supporto di figure esperte, questa interazione ha trasformato il reparto non solo in uno spazio di cura, ma in un luogo di crescita e di relazioni.

L’importanza della dimensione umana nella sanità

Il progetto ‘A Cura dell’Arte’ ha messo in evidenza l’importanza di attuare un cambio di rotta nella concezione degli spazi ospedalieri. Il direttore dell’Accademia, Giuseppe Gaeta, ha parlato della volontà di trasformare questi ‘non luoghi’ in spazi di relazione e interazione, evidenziando che la bellezza può scaturire anche nei contesti più complessi. L’idea è quella di posizionare il paziente al centro e riconoscere la funzione educativa dell’arte anche nei loro confronti, rendendo questa iniziativa non solo un giovamento per i malati, ma anche un insegnamento prezioso per gli studenti coinvolti.

Maurizio Di Mauro, commissario straordinario del Pascale, ha rivendicato la centralità della figura del paziente all’interno del processo di cura, sottolineando come l’arte possa contribuire a realizzare un ambiente più accogliente e umanizzato. L’assessore Fortini ha infine ribadito l’importanza di alleanze strategiche tra diversi attori del territorio, evidenziando che questa iniziativa rappresenta un esempio concreto di come le collaborazioni possano influenzare in modo positivo la qualità degli spazi di cura.

La pittura e le decorazioni colorate ora adornano le pareti e i soffitti, trasformando il Reparto di Ematologia in un ambiente più luminoso e ottimista, conferendo ai pazienti la possibilità di sperare, sorridere e sentirsi parte di un viaggio collettivo verso la guarigione.

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