L'arte di Paola Di Biase: dal Times Square a Venezia con 'La rete'

L’arte di Paola Di Biase: dal Times Square a Venezia con ‘La rete’

Paola Di Biase, pittrice abruzzese, conquista Venezia con l’opera ‘La rete’, simbolo della cultura locale. Insegna arte a Lanciano, promuovendo l’identità culturale e il talento emergente della sua regione.
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L'arte di Paola Di Biase: dal Times Square a Venezia con 'La rete' - Gaeta.it

Un percorso artistico straordinario quello di Paola Di Biase, pittrice abruzzese, che continua a esibire il suo talento in contesti sempre più prestigiosi. Dopo il successo ottenuto a New York, dove un suo dipinto è stato proiettato su imponenti schermi di Times Square, ora si prepara a conquistare anche Venezia. La sua opera più recente, intitolata ‘La rete’, rappresenta il volto di un pescatore ed è esposta a Palazzo Pisani Revedin, inserita nel catalogo curato da Giorgio Gregorio Grasso, dedicato alla 60esima Biennale di Venezia.

L’opera ‘La rete’ e l’espressione artistica

Il dipinto ‘La rete’ non è solo un’opera visiva, ma un’espressione profonda dell’identità e della cultura abruzzese. Realizzato con una tecnica particolare, che Paola Di Biase considera una sua firma, l’opera si distingue per l’uso di una pennellata incrociata in acrilico. Questa tecnica, pur essendo complessa, consente all’artista di dare vita a opere ricche di dettagli e sfumature. Paola spiega che l’acrilico asciuga rapidamente, il che rappresenta una sfida significativa quando si tratta di creare sfumature realistiche, specialmente nei volti.

Il volto del pescatore, immortalato nella sua opera, non è semplicemente un ritratto, ma simbolizza la solitudine e la lotta quotidiana di chi vive a stretto contatto con il mare. La scelta di rappresentare solo metà del volto del protagonista porta con sé un messaggio potente: ogniuno di noi mostra solo una parte di sé agli altri. Questo approccio riflette l’intento di Paola di avvicinare lo spettatore a una dimensione più intima e autentica dell’essere umano.

L’impegno didattico di Paola Di Biase

Oltre alle sue esposizioni, Paola Di Biase è fortemente coinvolta nell’insegnamento dell’arte. Attualmente, tiene un corso avanzato all’Unibellisario di Lanciano, dedicato a circa trenta allievi che hanno completato un biennio propedeutico. Qui, Paola si concentra sull’apprendimento delle tecniche pittoriche fondamentali, come il tratto e la pennellata, oltre a fornire una dettagliata comprensione delle teorie del colore, incluse le sfumature di colori primari, secondari e terziari.

Il corso è strutturato in due classi e mira a sviluppare le competenze artistiche degli studenti in un ambiente stimolante e creativo. Alla fine dell’anno accademico 2024, gli allievi avranno l’opportunità di esporre le loro opere in una mostra che verrà accompagnata da un catalogo, con la presentazione del professore Pasqualone Massimo. Questo evento rappresenta una meta importante per gli studenti, un riconoscimento del loro impegno e un passo significativo nel loro percorso artistico.

L’eredità culturale e l’influenza dell’arte abruzzese

Paola Di Biase non è solo un’esponente dell’arte contemporanea, ma un’importante custode delle tradizioni artistiche abruzzesi. Le sue opere e la sua attività didattica contribuiscono a rafforzare l’identità culturale della sua terra natale. L’arte di Paola si inserisce in un contesto più ampio che valorizza la storia e le tradizioni del territorio, creando un ponte tra il passato e il presente.

Con mostre come quella a Venezia, non solo si celebra il talento individuale dell’artista, ma si promuove anche l’arte abruzzese nel panorama nazionale e internazionale. L’aumento della visibilità di artisti come Di Biase contribuisce a far conoscere il ricco patrimonio culturale della regione e a ispirare nuove generazioni di artisti a seguire le proprie passioni.

L’arte di Paola Di Biase, con la sua forte carica espressiva e la sua visione innovativa, continua a lasciare un’impronta significativa nel mondo dell’arte contemporanea, dimostrando che, attraverso la creatività e l’insegnamento, è possibile costruire un futuro luminoso per l’arte abruzzese.

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