L’arbitro Stefano Cesare: storie di passione e prestigio nella pallavolo internazionale

L’arbitro Stefano Cesare: storie di passione e prestigio nella pallavolo internazionale

Stefano Cesare, arbitro di pallavolo di Vitulano, premiato per i suoi successi, rappresenta un esempio di dedizione e impegno, ora pronto a dirigere la finale maschile alle Olimpiadi 2024.
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L’arbitro Stefano Cesare: storie di passione e prestigio nella pallavolo internazionale - Gaeta.it

Stefano Cesare, arbitro di pallavolo proveniente da Vitulano , recentemente premiato dalla sua comunità per i risultati raggiunti, rappresenta un esempio significativo di impegno e dedizione. Nel suo percorso, Cesare è riuscito a conquistare un posto come primo arbitro nella finale di pallavolo maschile alle Olimpiadi 2024 di Parigi. Questo articolo esplora la sua carriera, le sfide affrontate e l’impatto che ha avuto nella promozione dello sport nella sua regione.

L’importanza del riconoscimento locale

Il sindaco di Vitulano, Raffaele Scarinzi, ha conferito a Stefano Cesare una benemerenza per i suoi risultati, sottolineando l’importanza di avere un’eccellenza locale nel panorama sportivo internazionale. Secondo il sindaco, l’assegnazione del ruolo di arbitro per le Olimpiadi rappresenta un traguardo di crescita personale e professionale che ha richiesto dedizione. Cesare è entrato a far parte dei 16 migliori arbitri del mondo selezionati per l’occasione, un risultato frutto di anni di impegno e costante miglioramento. Scarinzi ha voluto evidenziare quanto questo successo non solo celebri il singolo, ma arricchisca l’intera comunità, portando lustro a Vitulano e ispirando i giovani a puntare in alto.

La crescita professionale e il supporto della comunità

Durante l’incontro, Stefano Acquino, presidente della Fipav Irpinia-Sannio, ha approfondito il contesto in cui Cesare ha operato. Acquino ha spiegato che il settore della pallavolo, in particolare nella regione, è in costante crescita. I progetti rivolti ai giovani sono cruciali per la promozione di questa disciplina, e Cesare rappresenta un modello per le nuove generazioni. Le sue esperienze di vita e di carriera dimostrano che, con impegno e umiltà, è possibile raggiungere vette importanti senza dimenticare le proprie radici. Questa crescita, secondo Acquino, deve essere sostenuta da iniziative che incoraggiano i ragazzi a praticare sport e a scoprire le dinamiche del gioco.

Passione e motivo d’ispirazione

In un’intervista con il giornalista Angelo Cerulo, Stefano Cesare ha condiviso la sua storia personale, rivelando come la sua carriera da arbitro sia iniziata quasi per caso. Il primo approccio con il mondo dell’arbitraggio è stato grazie al suo professore di educazione fisica, il quale lo ha incoraggiato a ricoprire il ruolo di segnapunti in partite femminili. Questo primo contatto ha acceso una passione che lo ha accompagnato negli anni. Cesare ha inoltre sottolineato quanto la sua azienda, Oracle, abbia sempre supportato la sua attività sportiva, permettendogli di coniugare vita professionale e sportiva in modo armonioso.

Equilibrio tra vita professionale e sportiva

Quando si tratta di trovare un equilibrio tra lavoro, famiglia e sport, Cesare parla di “arte” e di come sia necessario sviluppare abilità per gestire tutto senza compromettere nessun aspetto. Sposato e padre di tre figlie, l’arbitro ha messo in evidenza l’importanza di una pianificazione adeguata, un elemento fondamentale per chiunque desideri eccellere in più ambiti. L’incontro ha visto la partecipazione di alunni della scuola primaria, volti a trasmettere un messaggio positivo legato ai valori dello sport e al lavoro di squadra.

La cerimonia di premiazione ha concluso una giornata significativa non solo per Cesare, ma per tutta la comunità di Vitulano, che continua a sostenere e valorizzare i talenti locali.

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