L’aquila, presentato il cammino abruzzo-assisi verso la festa di san francesco patrono d’italia

L’aquila, presentato il cammino abruzzo-assisi verso la festa di san francesco patrono d’italia

Laquila presenta l’iniziativa “l’abruzzo ad assisi, una fiamma d’amore per san francesco” per rafforzare il legame spirituale e culturale tra Abruzzo e Assisi in vista dell’ottocentesimo anniversario del santo.
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La città de L’Aquila ha presentato l’iniziativa “L’Abruzzo ad Assisi”, un percorso spirituale e culturale in vista dell’ottocentesimo anniversario di San Francesco, volto a rafforzare il legame tra Abruzzo e Umbria attraverso cammini francescani e progetti di rinascita territoriale. - Gaeta.it

La città de l’aquila ha ospitato oggi la presentazione ufficiale dell’iniziativa “l’abruzzo ad assisi, una fiamma d’amore per san francesco”, un percorso che si concluderà con le celebrazioni del 3 e 4 ottobre nel comune umbro. L’evento anticipa l’ottocentesimo anniversario francescano previsto per il 2026 e intende rafforzare il legame spirituale e culturale tra la regione abruzzese e la figura di san francesco d’assisi.

La presentazione nella basilica di collemaggio e il ruolo della regione abruzzo

La giornata è iniziata nella storica basilica di collemaggio, simbolo importante della città de l’aquila, dove si è tenuta la conferenza stampa per illustrare il cammino verso assisi. Il presidente della regione abruzzo, marco marsilio, ha ribadito l’importanza di questa iniziativa, sottolineando come il trasporto dell’olio destinato ad alimentare la lampada votiva rappresenti un atto di grande valore spirituale e simbolico per la comunità abruzzese.

Le parole di marco marsilio

Marsilio ha spiegato che la manifestazione serve anche a rinsaldare i tradizionali rapporti che legano san francesco e l’abruzzo, occasione che arriva prima delle celebrazioni più ampie previste per il 2026. Già da tempo marsilio partecipa attivamente alle riunioni con il governo italiano, a palazzo chigi, coordinate dal sottosegretario mantovano, finalizzate a organizzare il calendario degli eventi legati all’ottocentesimo anniversario del santo patrono.

Il progetto dei cammini francescani tra umbria, lazio e abruzzo

Un elemento chiave dell’iniziativa riguarda la costruzione dei cammini francescani che collegano umbria, lazio e abruzzo passando attraverso la valle santa reatina. Marsilio ha definito questi percorsi più che semplici vie turistiche. Si tratta infatti di itinerari pensati per pellegrini e fedeli, destinati a durare nel tempo come strumento di riflessione e meditazione sul messaggio spirituale di san francesco.

Il progetto coinvolge anche gli uffici della ricostruzione post-sisma, segno che dietro questa iniziativa vi è l’intenzione di creare infrastrutture in grado di rilanciare il territorio, oltre a mettere in evidenza il valore religioso e culturale. Questi cammini rappresentano dunque un’occasione per la rinascita di alcune aree e per attrarre visitatori interessati all’esperienza francescana.

Infrastrutture e rinascita territoriale

Gli uffici della ricostruzione post-sisma sono parte integrante del progetto, sottolineando l’importanza di una strategia condivisa per lo sviluppo delle aree coinvolte.

I protagonisti della conferenza e il comitato organizzatore

Alla presentazione hanno partecipato diverse autorità religiose e civili, confermando l’impegno comune nel sostenere l’evento. Tra loro, monsignor antonio d’angelo, arcivescovo metropolita de l’aquila, ha evidenziato l’importanza del legame ecclesiastico e comunitario che avvolge questa iniziativa sulle orme di san francesco.

Monsignor michele fusco, vescovo di sulmona-valva e coordinatore del comitato organizzatore interdiocesano della ceam, ha dato il suo contributo evidenziando il ruolo della Chiesa nelle celebrazioni. Erano presenti anche pierluigi biondi, sindaco de l’aquila e presidente dell’anci abruzzo, e valter stoppini, sindaco di assisi, che ha accolto il cammino verso la festa patronale.

Interventi spirituali e istituzionali

Inoltre, fra massimo travascio e fra marco moroni, rispettivamente custodi della basilica di santa maria degli angeli in porziuncola e del sacro convento di san francesco ad assisi, hanno partecipato dando rilievo spirituale all’evento, insieme a don antonio borgo, vicario episcopale per la pastorale della diocesi di assisi-nocera umbra-gualdo tadino.

Le figure coinvolte rappresentano un collegamento diretto tra istituzioni civili e religiose, fondamentali per la riuscita dell’iniziativa e per la promozione di un cammino che si pone come esperienza viva di fede e cultura per i territori interessati.

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