L’Aquila, capitale della cultura, ha avviato la prima edizione del Premio letterario Gioacchino Volpe, un’iniziativa che mira a rendere omaggio al noto storico e politico italiano, originario della frazione di Paganica. La giuria, composta da figure di spicco nel panorama culturale e giornalistico, ha annunciato i vincitori che si sono distinti in tre diverse categorie. Questo premio non evidenzia solo il lavoro di Volpe, ma anche il contributo di altre importanti personalità legate alla storia e al giornalismo aquilano, come Panfilo Gentile e Stefano Vespa.
Una giuria di esperti e la loro missione
La giuria del Premio letterario Gioacchino Volpe è presieduta dall’ex sottosegretario Gianni Letta e include membri illustri come Gaetano Quagliariello, presidente della Fondazione Magna Carta, il noto giornalista Bruno Vespa e l’editorialista Antonio Polito del Corriere della Sera. Questi esperti hanno avuto il compito non semplice di esaminare oltre trenta opere pervenute, tutte di elevato valore, e di decidere i vincitori in un ambito letterario di grande rilevanza. Il loro lavoro consisteva non solo nella lettura e analisi critica, ma anche nella riflessione su quanto ogni opera potesse contribuire al panorama culturale italiano, promuovendo idee, storie e dibattiti significativi.
La giuria ha potuto così esaminare testi che spaziano da saggi storici a opere di giornalismo politico, cercando di rappresentare al meglio la serietà e la competenza che caratterizzano il mondo editoriale contemporaneo. I criteri di selezione, basati sulla qualità del contenuto e sull’impatto delle opere sul pubblico, sono stati fondamentali nel processo decisionale, rendendo questo premio un faro di eccellenza culturale nella città aquilana.
Leggi anche:
Le tre sezioni del premio e i vincitori
Il Premio letterario Gioacchino Volpe si divide in tre categorie principali, ognuna dedicata a celebri personalità legate alla storia e alla cultura aquilana. I premi sono stati assegnati rispettivamente per saggi storici, lavori di giornalismo politico e articoli di giovani ricercatori sulla sicurezza internazionale.
Nella sezione dedicata a Gioacchino Volpe, i vincitori sono stati annunciati ex aequo: il primo libro premiato è “Italy’s Christian Democracy: The Catholic Encounter with Political Modernity”, pubblicato dalla Oxford University Press, scritto da Rosario Forlenza e Bjørn Thomassen. Il secondo è “Storia della Democrazia Cristiana 1943-1993” di Paolo Pombeni e altri, edito da Il Mulino, un’opera che esplora un periodo cruciale della storia italiana.
Per quanto riguarda il Premio Panfilo Gentile, l’opera riconosciuta è “Tempesta – La vita di Giacomo Matteotti” dell’autore Antonio Funiciello, edito da Rizzoli, un lavoro che affronta eventi storici con una narrazione accattivante e informativa.
Infine, per il Premio Stefano Vespa, il riconoscimento è andato alla ricerca di Tullio Ambrosone, dal titolo “An open, flexible and ‘fit for purpose’ multilateralism”, che rappresenta un’analisi approfondita delle dinamiche del multilateralismo contemporaneo nel contesto della sicurezza globale.
Cerimonia di premiazione e riconoscimenti speciali
La cerimonia di premiazione del Premio letterario Gioacchino Volpe si terrà il 16 febbraio, data simbolica in cui si celebrerà il compleanno dell’illustre storico. In questa occasione, saranno conferiti anche riconoscimenti alla carriera a figure di spicco tra cui la storica Elena Aga Rossi, a lungo docente presso l’Università dell’Aquila e nota per i suoi studi e ricerche sul periodo della Guerra Fredda.
Un’altra personalità che verrà onorata è l’attore Giancarlo Giannini, celebre per la sua interpretazione di Celestino V nel 1969, in una rappresentazione teatrale che ha segnato la memoria culturale aquilana. Infine, anche lo storico Walter Cavalieri riceverà un premio per il suo importante lavoro sull’eccidio dei Nove Martiri Aquilani, un evento drammatico della seconda guerra mondiale che ha segnato profondamente la storia della città.
Questa iniziativa non solo celebra la cultura e la storia locale, ma rappresenta anche un percorso di avvicinamento a un futuro più luminoso, in attesa di L’Aquila Capitale Italiana della Cultura nel 2026, incoraggiando autori e storici a continuare a esplorare e condividere il patrimonio culturale della città.