Lamentela dei lavoratori di Softlab: la lettera al ministro Urso che svela una situazione critica

Lamentela dei lavoratori di Softlab: la lettera al ministro Urso che svela una situazione critica

Oltre 200 ex lavoratori di Jabil, ora in Softlab, denunciano la mancanza di opportunità e sostegno, chiedendo al ministro Urso un intervento per garantire dignità e lavoro alle loro famiglie.
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Lamentela dei lavoratori di Softlab: la lettera al ministro Urso che svela una situazione critica - Gaeta.it

Un gruppo di oltre 200 ex lavoratori della multinazionale Jabil, ora impiegati nella Softlab, ha inviato una lettera al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. L’incontro avvenuto a Marcianise, durante l’evento “Mettiamo in circolo l’energia, Innovazione, Investimenti e Occupazione”, ha offerto l’occasione per sollevare una questione di rilevante importanza. I lavoratori, attraverso la loro missiva, denunciano una situazione allarmante che li ha privati di un futuro lavorativo dignitoso.

La transizione da Jabil a Softlab: promesse non mantenute

Nel 2020, Jabil ha ceduto i propri dipendenti all’azienda Softlab attraverso un accordo formalizzato con il ministero del Lavoro. A seguito di questa transizione, gli ex lavoratori speravano di essere impiegati in attività produttive, in linea con gli impegni presi da Softlab, che riceveva anche fondi per reintegrare i dipendenti. Tuttavia, a distanza di tempo, hanno assunto il ruolo di “lavoratori zombi”, un termine che descrive la loro condizione di inattività e mancanza di prospettive.

Nella lettera, i lavoratori esprimono il profondo disagio per la loro condizione e per l’incapacità della Softlab di fornire opportunità lavorative. Non solo non sono stati riassunti, ma l’assenza di un lavoro vero e proprio ha costretto questi uomini e donne a fronteggiare situazioni economiche sempre più precarie, arrivando a vivere con la cassa integrazione a zero ore.

La crisi economica e le promesse di aiuto: una realtà drammatica

Il racconto della situazione attuale non si ferma solo alla disoccupazione. I lavoratori, nella loro lettera, criticano le pratiche imprenditoriali attuate oggi in Italia, dove è possibile per le aziende operare senza pagare gli stipendi e liberamente gestire i flussi di cassa. Questo ha contribuito a creare una giungla di insicurezze lavorative, dove molti di loro non ricevono nemmeno la cassa integrazione.

Il rimpallo tra le varie istituzioni, tra Regione e prefettura, ha ulteriormente complicato la situazione. Le promesse di supporto si sono tradotte in attese infruttuose. Da due mesi, il gruppo di ex lavoratori attende una risposta concreta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mentre l’ultimo sostegno della cassa integrazione è in scadenza. La precarietà permane, accentuando un senso di abbandono che accompagna i lavoratori.

Richiesta di attenzione e aiuto: l’appello al ministro Urso

Nella missiva indirizzata al ministro Urso, i lavoratori sottolineano come, nonostante le difficoltà, ci sia stata una manifestazione di speranza e impegno nel creare valore nel territorio attraverso l’evento. Tuttavia, al contempo, esprimono il proprio dispiacere per dover sollecitare un’attenzione a un problema così serio durante una celebrazione.

L’appello è chiaro: i lavoratori non chiedono altro che un percorso di ricollocazione adeguato. Sottolineano che, essendo stati “derubati” delle loro speranze, desiderano che le istituzioni prendano finalmente in carico la loro richiesta e trovino una soluzione concreta per restituire dignità e lavoro alle oltre 200 famiglie coinvolte in questa difficile vicenda.

Il dramma dei lavoratori di Softlab mette in evidenza una realtà complessa e preoccupante all’interno del mercato del lavoro, dove la mancanza di certezze e progettualità può ridurre gli individui a mere statistiche di disoccupazione. Resta ora da vedere come e se le istituzioni risponderanno a queste richieste, per ripristinare un equilibrio e garantire il futuro di chi da anni si trova in una condizione ingiusta.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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