L'afeva in lutto per la scomparsa di Santina Calleri, simbolo della lotta contro l'amianto

L’afeva in lutto per la scomparsa di Santina Calleri, simbolo della lotta contro l’amianto

La comunità di Casale Monferrato ricorda Santina Calleri, attivista contro l’amianto, la cui dedizione ha ispirato una lotta continua per giustizia e sensibilizzazione sulle conseguenze letali di questa sostanza.
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L'afeva in lutto per la scomparsa di Santina Calleri, simbolo della lotta contro l'amianto - Gaeta.it

La comunità di Casale Monferrato piange la perdita di Santina Calleri, un’importante figura nella lotta contro le conseguenze letali dell’amianto. All’età di 80 anni, Santina è deceduta dopo una lunga battaglia contro il mesotelioma, una malattia causata dall’esposizione a questo materiale tossico. Il suo impegno con l’afeva ha lasciato un segno profondo, ispirando molti a unirsi nella lotta per giustizia e sensibilizzazione.

Il contributo di Santina nell’afeva

Membro attivo del direttivo dell’afeva, Santina Calleri ha dedicato gran parte della sua vita a combattere per i diritti delle vittime di amianto e delle loro famiglie. La sua presenza nell’associazione non rappresentava solo una figura di supporto, ma un faro di speranza per tutte le persone colpite da questa malattia. La sua determinazione ed energia sprigionavano un forte desiderio di giustizia in un contesto spesso difficile e doloroso.

L’impegno di Santina è stato fondamentale nel ricevere attenzione per i problemi legati all’amianto, contribuendo a organizzare eventi e incontri pubblici. Grazie alla sua leadership, l’afeva ha potuto creare una rete di sostegno per le famiglie colpite, fornendo informazioni preziose e assistenza legale. La scomparsa di Santina rappresenta una grave perdita per l’associazione, ma il suo spirito di lotta continuerà a vivere nell’operato dei membri rimasti.

L’eredità della lotta contro l’amianto

In seguito alla notizia del decesso, l’afeva ha rilasciato una dichiarazione toccante, esprimendo come la figura di Santina rimarrà sempre nel cuore degli attivisti. “Adesso abbiamo un motivo in più per unirci a contrastare l’amianto killer”, hanno scritto, sottolineando che l’amore e il sorriso di Santina saranno sempre fonte di motivazione. Nel loro messaggio, l’associazione ha riaffermato l’impegno continuo di combattere contro questa malattia. Nonostante l’emergere di trattamenti medici più efficaci, l’amianto continua a mietere vittime.

Bruno Pesce, portavoce storico dell’afeva, ha commentato la situazione lamentando l’amarezza per la perdita di Santina. Ha evidenziato la necessità di continuare la lotta, rimanendo concentrati sui tre principi fondamentali: ricerca, giustizia e attivismo politico. Questi principi rimangono il faro guida per l’associazione, scegliendo di andare avanti e di non dimenticare le vittime.

Il messaggio di unire le forze

Il dolore per la scomparsa di Santina Calleri non ferma l’attività di sensibilizzazione e giustizia che l’afeva persegue in onore della sua memoria. È un invito a tutte le persone a unirsi per combattere contro le ingiustizie legate all’amianto, un materiale che continua a causare sofferenza e perdita. Il messaggio centrale dell’associazione è di abitare attivamente nella lotta, mantenendo vivo il ricordo delle vittime come motivo per non mollare.

L’afeva è più determinata che mai a continuare il lavoro iniziato da Santina. Con il suo esempio in mente, l’associazione invoca una mobilitazione collettiva, affinché ci sia un cambiamento e si possa finalmente vedere un futuro privo delle devastanti conseguenze dell’amianto. La battaglia è lontana dall’essere conclusa, ma grazie a persone come Santina, ci sono motivazioni forti e chiare per proseguire.

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