l’accordo tra ue e stati uniti sui dazi è stato definito il meglio possibile in uno scenario complicato

l’accordo tra ue e stati uniti sui dazi è stato definito il meglio possibile in uno scenario complicato

L’accordo tra Ursula von der Leyen e Donald Trump riduce le tariffe sulle esportazioni europee verso gli Stati Uniti, evitando dazi del 30%, ma suscita critiche dalla Francia e riapre il dibattito sulla strategia europea.
Le28099Accordo Tra Ue E Stati Uniti Le28099Accordo Tra Ue E Stati Uniti
L’accordo tra UE e USA in Scozia riduce le tariffe sulle esportazioni europee, evitando dazi del 30%, ma suscita critiche dalla Francia e riapre il dibattito sulle strategie commerciali e geopolitiche europee. - Gaeta.it

L’intesa raggiunta in Scozia tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha suscitato reazioni contrastanti. L’accordo riguarda la riduzione delle tariffe doganali sulle esportazioni europee verso gli Stati Uniti, in un momento di forti tensioni commerciali tra le due potenze. Il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, ha sottolineato che la situazione per l’Europa rimane difficile e che l’aver scongiurato l’imposizione del 30% di dazi è un risultato importante. Nel contempo però, la Francia ha espresso critiche dure, definendo la scelta un segnale di resa politica.

I termini dell’accordo e la situazione iniziale sui dazi

L’intesa firmata tra Bruxelles e Washington interrompe un’escalation che avrebbe avuto conseguenze pesanti per l’export europeo negli Stati Uniti. Prima dell’accordo, era previsto che dal primo agosto gli Stati Uniti applicassero una tariffa del 30% sulle merci europee, un dazio tale da bloccare quasi totalmente il commercio transatlantico per molti settori. Lo scenario si è modificato all’ultimo minuto con la mediazione della presidenza della commissione europea, rappresentata da Ursula von der Leyen.

Un obiettivo cruciale evitato

Maros Sefcovic ha evidenziato che l’obiettivo era evitare quel contraccolpo, “praticamente bloccante” per le esportazioni europee. Le trattative non sono state facili. La cancellazione o riduzione di questi oneri doganali rappresenta un passo indietro rispetto alle posizioni iniziali degli Stati Uniti, ma è stata ritenuta la soluzione più vantaggiosa in un quadro geopolitico tesissimo.

Anche se i dettagli precisi dell’accordo non sono stati svelati, la sua portata politica va oltre l’aspetto commerciale, coinvolgendo nodi di sicurezza e alleanze strategiche europee.

Implicazioni geopolitiche e locali del nuovo patto commerciale

Il commissario Sefcovic ha spiegato che il patto con Washington non riguarda solo i flussi commerciali ma ha ripercussioni sulla sicurezza europea e sulle relazioni diplomatiche. L’accordo si inserisce nel contesto di una grande instabilità geopolitica, con particolare attenzione alla crisi ucraina e alla volatilità globale degli equilibri internazionali.

Priorità di sicurezza e stabilità

Questo suggerisce che Bruxelles ha dovuto affrontare un compromesso che riflettesse una realtà complessa, dove le priorità di sicurezza e stabilità continentale incidono anche sulle scelte commerciali. Quel che resta chiaro è che nel prossimo futuro le discussioni tra Ue e Usa si concentreranno su modelli di collaborazione adatti a un nuovo scenario internazionale fatto di competizione economica e alleanze mutevoli.

La decisione di contenere le tariffe appare come una risposta pragmatica per tutelare posti di lavoro in Europa, mantenere canali aperti e contemporaneamente preservare una dimensione multilaterale nelle relazioni con gli Stati Uniti. L’accordo fungerà da base per nuovi negoziati e per affrontare questioni economiche più ampie, in un quadro segnato da turbolenze politiche.

Le reazioni critiche dalla politica francese

Dal versante francese sono arrivate parole di forte critica, con il primo ministro François Bayrou che ha definito la firma dell’accordo come “un giorno triste”. Bayrou ha lamentato una decisione che rappresenta, a suo avviso, una forma di sottomissione politica da parte dell’Europa a Washington.

Il commento sottolinea un sentimento di frustrazione che si percepisce in alcune frange della politica europea, dove si vede nell’accordo una capitolazione piuttosto che una soluzione strategica. Bayrou ha ricordato che l’Unione europea si era costituita come alleanza di popoli liberi con l’intento di difendere interessi e valori condivisi, indicando che questa intesa con gli Stati Uniti non rispecchia quelle aspirazioni.

Tensioni tra stati membri

Questa posizione riflette, non a caso, le tensioni in corso tra i diversi Stati membri e le differenti visioni su come rapportarsi con Washington, specie in un momento in cui le politiche commerciali americane si mostrano spesso aggressive.

Il coro di dissenso mette in luce un problema più ampio: in assenza di una linea europea unitaria e condivisa, l’Europa rischia di rimanere su posizioni subalterne in questioni di interesse vitale come il commercio e la sicurezza.

Sul piano politico interno europeo, questo episodio riapre il dibattito sul ruolo della Ue nel definire le proprie strategie internazionali e sulla capacità di difendere in modo coerente le sue prerogative economiche e politiche, senza delegarle unilateralmente a potenze esterne.

Change privacy settings
×