L’abruzzo punta a un turismo accessibile lungo il cammino grande di celestino con un progetto da 1,7 milioni

L’abruzzo punta a un turismo accessibile lungo il cammino grande di celestino con un progetto da 1,7 milioni

La Regione Abruzzo investe 1,7 milioni di euro per rendere accessibile e inclusivo il Cammino Grande di Celestino, migliorando infrastrutture e servizi per persone con disabilità lungo un percorso storico tra parchi nazionali.
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L’Abruzzo avvia un progetto da 1,7 milioni di euro per rendere accessibile e inclusivo il Cammino Grande di Celestino, migliorando infrastrutture e servizi dedicati alle persone con disabilità, promuovendo un turismo sostenibile e senza barriere. - Gaeta.it

L’Abruzzo lancia un progetto per migliorare l’accessibilità lungo il cammino grande di Celestino, un percorso storico che attraversa tre province dalla costa alle aree interne. Obiettivo è offrire servizi su misura per le persone con disabilità, rendendo il turismo più inclusivo. Il piano, che coinvolge enti locali e parchi nazionali, conta su un finanziamento importante per potenziare infrastrutture e iniziative pensate per chi ha esigenze specifiche.

Turismo sostenibile al centro della strategia regionale per le aree interne

Per il sottosegretario con delega al turismo Daniele d’Amarìo, il progetto rappresenta un tassello importante per la crescita del turismo nelle zone montane e interne. Secondo dati forniti da enti locali, i primi cinque mesi del 2025 hanno registrato un aumento delle presenze turistiche proprio in queste aree, senza la spinta delle località costiere o delle grandi città.

Questo trend motiva la scelta di concentrare risorse su un modello di turismo sostenibile, che sappia adattarsi alle diverse esigenze e valorizzare la biodiversità territoriale. D’amarìo ha messo in evidenza l’esigenza di differenziare i servizi turistici in base al target di utenti, offrendo soluzioni specifiche per chi viaggia con disabilità e altre necessità particolari. Il cammino grande di Celestino diventa così un luogo in cui l’accessibilità si integra con la tutela ambientale e la promozione delle tradizioni locali.

Un progetto finanziato che punta a percorsi accessibili e inclusivi

Il nuovo intervento per il cammino grande di Celestino si basa su un finanziamento di 1,7 milioni di euro proveniente dal fondo unico per l’inclusione. La gestione del progetto vede la Regione Abruzzo in prima linea con il contributo di tre realtà territoriali: il parco nazionale della Maiella, il parco regionale Sirente Velino e l’ufficio speciale per la ricostruzione. L’assessore al sociale Roberto Santangelo ha evidenziato come questa iniziativa rappresenti il secondo riconoscimento ministeriale rivolto all’Abruzzo nello sviluppo di progetti dedicati all’inclusione turistica.

Nel 2023 infatti la regione ricevette analoghi fondi per l’iniziativa Bike to Coast, mirata a rendere ciclabili e accessibili i percorsi lungo la costa adriatica. Proprio questa continuità tra interventi in zone diverse ha convinto il ministero delle politiche sociali a finanziare un progetto che valorizzi le aree interne, dove la domanda di accessibilità è in crescita. Santangelo ha puntualizzato che l’intenzione è trasformare il cammino grande di Celestino in un percorso fruibile da tutti, senza barriere di sorta, lungo tutto il tracciato.

Interventi pratici per potenziare infrastrutture e servizi di supporto

L’iniziativa prevede interventi concreti in vari ambiti per garantire una fruizione facilitata del cammino. In primo luogo si interverrà sulle infrastrutture, adattando i percorsi e le strutture ricettive esistenti per accogliere persone con diverse tipologie di disabilità. Oltre agli adeguamenti fisici, è previsto lo sviluppo di nuovi format informativi, accessibili e comprensibili anche per chi ha difficoltà sensoriali o cognitive.

Importante è il potenziamento dell’accesso ai servizi sanitari lungo il cammino, con strumenti e personale dedicati. Inoltre, si prevedono attività ricreative e culturali pensate per arricchire l’esperienza di tutti i visitatori, con particolare attenzione alla partecipazione inclusiva. L’obiettivo è costruire un’offerta turistica integrata, capace di rispondere in modo diretto e puntuale alle esigenze quotidiane di chi si muove con limitazioni motorie o di altro tipo.

Questi interventi rendono il cammino un modello replicabile anche in altre realtà italiane, dove il turismo accessibile fatica ancora a trovare spazi adeguati. La collaborazione tra enti regionali, parchi e uffici tecnici mira a realizzare un’esperienza che unisca ambiente, storia e inclusività senza barriere. Le risorse economiche dedicate devono trasformarsi in un sistema duraturo, capace di sostenere nel tempo un turismo aperto a tutti i cittadini e visitatori stranieri.

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