La transizione industriale: rischi e opportunità secondo il presidente di Assolombarda

La transizione industriale: rischi e opportunità secondo il presidente di Assolombarda

Assolombarda evidenzia tre pilastri fondamentali per la transizione industriale: neutralità tecnologica, oggettività scientifica e gradualità, sottolineando l’importanza di un approccio sostenibile per il futuro delle industrie lombarde.
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La transizione industriale: rischi e opportunità secondo il presidente di Assolombarda - (Credit: www.adnkronos.com)

La recente assemblea di Assolombarda ha messo in risalto l’importanza di tre pilastri fondamentali per la transizione industriale: la neutralità tecnologica, l’oggettività scientifica e la gradualità. Alessandro Spada, presidente dell’associazione degli industriali di Milano e Lombardia, ha sottolineato come l’ignorare questi principi possa comportare conseguenze drammatiche per settori chiave dell’economia locale. In un contesto di crescente pressione normativa europea, il messaggio di Spada si fa sentire forte e chiaro: senza rinnovamento e iniziative concrete, molte industrie potrebbero trovarsi in difficoltà.

L’importanza dei pilastri della transizione

Nel suo intervento, Spada ha avvertito che ignorare la neutralità tecnologica, l’oggettività scientifica e la gradualità nella transizione verso una maggiore sostenibilità rischia di compromettere settori vitali per l’economia della Lombardia. Non solo il comparto automotive, tradizionalmente uno dei più forti, ma anche aree come la metallurgia, l’agroalimentare, il packaging e il trattamento dei rifiuti potrebbero subire gravi danni. Secondo il presidente, il raggiungimento degli obiettivi di riciclo stabiliti dall’Unione Europea si rivela impraticabile senza un forte impegno da parte di queste industrie. La mancanza di attenzione verso questi principi rischierebbe di allontanare l’Italia e, in particolare, la Lombardia, dal mercato internazionale.

In questo contesto, Spada ha evidenziato come la sostenibilità non debba essere percepita come un obbligo normativo, ma come un vantaggio competitivo. Gli imprenditori lombardi sono descritti come pionieri nel campo della sostenibilità, capaci di innovare e creare soluzioni efficaci. L’approccio adottato dalle imprese, secondo Spada, permette di affrontare le sfide ambientali in modo proattivo e integrato, facilitando una transizione che non solo rispetti l’ambiente, ma contribuisca anche a un’economia sana e prospera.

Eccellenze tecnologiche e rigenerazione ambientale

Milano e i territori limitrofi sono protagonisti di iniziative innovative nel recupero delle risorse e nella transizione energetica. Spada ha portato alla luce alcuni esempi significativi di tecnologie all’avanguardia sviluppate nella regione. Tra queste, la prima tecnologia in grado di recuperare diversi metalli, comprese le materie rare dalle acque reflue, e una innovativa pompa centrifuga progettata per convertire la plastica non riciclabile in bio-olio. Questi sviluppi tecnologici non solo rappresentano un passo avanti verso il recupero delle risorse, ma fungono anche da esempi di come l’innovazione possa andare di pari passo con la sostenibilità.

Inoltre, l’impegno per la rigenerazione dell’ambiente è palpabile con progetti che hanno riportato ettari di terreno alla biodiversità. Dalla Brianza a Pavia, si sta creando un ecosistema di recupero che valorizza le risorse naturali, contribuendo così non solo al miglioramento ambientale, ma anche alla qualità della vita delle comunità locali. A Lodi, infine, si trova uno dei centri nazionali più avanzati per il recupero degli oli esausti e dei solventi, dimostrando ulteriormente come l’industria lombarda si sta adattando e rispondendo alle sfide moderne.

Preoccupazioni per i dazi americani sull’alluminio

Durante l’assemblea, Spada ha sollevato anche un tema di grande importanza: i dazi imposti dagli Stati Uniti sull’alluminio prodotto in Europa. Questa questione ha sollevato preoccupazioni tra gli imprenditori, poiché le misure protezionistiche potrebbero influenzare negativamente il mercato e la competitività delle aziende. Secondo Spada, i dazi dovrebbero essere considerati un’ultima risorsa, da attuare solo in casi di concorrenza sleale o pratiche commerciali improprie.

L’auspicio del presidente di Assolombarda è che ci sia un’apertura alla discussione su questo tema, evidenziando che l’inasprimento delle barriere commerciali potrebbe portare a conseguenze sfavorevoli per l’intero settore. Spada sottolinea l’importanza di un mercato libero e aperto, in cui la competizione si basa sul rispetto delle regole, piuttosto che su misure protettive che possono solo ostacolare la crescita e l’innovazione. La volontà è quella di creare un contesto in cui le aziende possano prosperare e affrontare le sfide globali con un approccio collaborativo e orientato al futuro.

Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina

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