La strada del vino delle Cinque Terre e delle colline di Levanto nasce con l’obiettivo di valorizzare un territorio unico, dove la viticoltura è centrale non solo per l’economia, ma anche per la salvaguardia del paesaggio e della cultura locale. Il progetto interessa i comuni della provincia della Spezia che rientrano nell’area GAL, proponendo un itinerario che unisce le denominazioni di origine controllata Cinque Terre, Cinque Terre Sciacchetrà e Colline di Levanto. Il sistema si presenta come uno strumento concreto per promuovere sia la produzione vitivinicola che il turismo sostenibile, capace di attirare visitatori interessati a esperienze genuine e a stretto contatto con la natura.
Il valore del progetto per la tutela e la promozione del paesaggio rurale e vitivinicolo
La zona interessata dal progetto rappresenta un modello di tutela ambientale, culturale e storica. Qui la viticoltura ha permesso di conservare la morfologia del territorio, caratterizzato da terrazzamenti che resistono da secoli all’erosione e all’abbandono. Il progetto della strada del vino contribuisce a mettere in risalto la funzione sociale e ambientale dell’agricoltura locale, conservando il delicato equilibrio tra uomo e paesaggio. Ogni azienda vitivinicola diventa così un tassello di questa storia, impegnata a mantenere vive tradizioni, pratiche agricole e biodiversità. L’iniziativa pone inoltre grande attenzione al turismo lento e rispettoso dell’ecosistema, incoraggiando visite fuori stagione e percorsi che arrivano fino ai Santuari e alle mezza costa, zone spesso trascurate rispetto ai centri abitati affollati nei ponti e durante l’estate.
Intercettare turisti enogastronomici e diffondere l’identità locale
Il target principale della strada del vino sono i visitatori appassionati di enogastronomia, attratti da itinerari che permettono di conoscere da vicino il lavoro dei produttori e la storia del vino locale. Tra questi, italiani e stranieri che preferiscono viaggiare con calma e scoprire l’autenticità dei luoghi, evitando il turismo di massa. Il progetto intende accogliere queste persone, aprendo le porte di cantine e vigneti, proponendo degustazioni e visite guidate. L’esperienza diventa così un modo per apprezzare non solo il prodotto, ma anche la cultura e l’ambiente che lo circondano. Questa strategia può anche incoraggiare investimenti e dare nuove opportunità economiche a chi, con dedizione, ha scelto di vivere in territori impervi e preziosi.
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Oltre al valore culturale e ambientale, il progetto vuole dare slancio alle imprese vitivinicole, facilitando la creazione di un itinerario di prodotto riconoscibile e attrattivo. Mettere insieme i marchi delle DOC della zona permette alle aziende di presentarsi in modo coordinato, aumentando visibilità e appeal sul mercato. L’obiettivo è far emergere la specificità di questi vini, legati a un territorio che conserva tratti unici. Il lavoro del Gruppo di Cooperazione della strada punta a sostenere congiuntamente le eccellenze locali, offrendo una risposta efficace a un mercato globale che premia la genuinità e le storie vere. L’agricoltura e la viticoltura sono considerate qui la vera chiave per mantenere vitale l’equilibrio tra presenza umana e paesaggio.
La rete istituzionale a supporto del progetto
Il progetto è promosso e coordinato dalla Camera di Commercio Riviere di Liguria, che ne è capofila, insieme all’Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre e alle amministrazioni comunali di Bonassola, Levanto, Monterosso al Mare, Vernazza e Riomaggiore. Queste istituzioni collaborano per mettere a sistema risorse e competenze, con l’intento di consolidare una presenza territoriale forte e una visione condivisa. L’azione coordinata tra enti pubblici e operatori privati crea una piattaforma solida per promuovere la strada del vino come proposta turistica e culturale. Questo armonizza gli interventi di tutela, valorizzazione e comunicazione, favorendo circuiti virtuosi di sviluppo locale e di qualità dell’offerta turistica.
La strada del vino delle Cinque Terre e delle colline di Levanto si configura così come un progetto ambizioso e articolato, capace di mettere insieme produzione vitivinicola, tutela del paesaggio, promozione turistica e sviluppo economico locale, adattandosi alle esigenze di un pubblico moderno ma sempre più attento a scoprire il territorio in modo autentico e sostenibile.