Cupa Perillo, una delle zone più problematiche di Napoli, si trova attualmente in uno stato di degrado estremo che ha sollevato preoccupazioni a livello istituzionale. Nicola Nardella, presidente della Municipalità 8, ha denunciato la gravità della situazione durante un’audizione delle commissioni Bilancio e Ambiente della Camera. L’attenzione è rivolta verso un disegno di legge che mira ad affrontare situazioni di emergenza, inclusa la sistemazione di famiglie nel campo nomadi di Scampia.
Il degrado ambientale e le criticità di Cupa Perillo
La locazione di Cupa Perillo è descritta come un «vero e proprio disastro ambientale», evidenziando i problemi legati all’inquinamento e alla salute dei residenti. Situata tra Chiaiano e Scampia, questa area è considerata un lembo estremo della ben nota Terra dei Fuochi, un territorio segnato da gravi problematiche ambientali a causa di sversamenti illeciti e roghi di rifiuti. Nardella ha espresso preoccupazione per le conseguenze dirette di questa situazione, che includono un incremento dell’incidenza tumorale nella popolazione locale, causato dai fumi tossici sprigionati.
Oltre all’aspetto sanitario, Cupa Perillo presenta anche difficoltà sociali ed economiche che richiedono un intervento coordinato. L’intero contesto evidenzia la necessità di un’azione urgente da parte delle istituzioni per migliorare le condizioni di vita sia dei residenti del campo nomade, che degli abitanti del quartiere. Con la presenza di scuole e centri di aggregazione, quest’area è strategica per lo sviluppo della comunità e merita attenzione adeguata.
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Il piano di bonifica e i suoi sviluppi
Durante l’audizione, Nardella ha fatto riferimento a un piano di bonifica che prevede il trasferimento delle famiglie nomadi per consentire un intervento radicale nelle aree colpite dal degrado. Questo progetto prevede tre principali cluster: la sistemazione in immobili già esistenti, iniziative di adattamento sociale e un sistema di voucher per le famiglie coinvolte. Tuttavia, il presidente della Municipalità ha messo in guardia, sottolineando che questi passi sono necessari ma non sufficienti per affrontare il problema nella sua interezza.
La crescita dei poteri commissariali è vista come un fattore chiave per l’emissione di fondi necessari alla bonifica. La struttura commissariale rappresenta un’opportunità per catturare risorse significative che possano contribuire a risolvere non solo le problematiche ambientali, ma anche sociali. La dignità dei nuclei rom deve essere considerata fondamentale, con la necessità di riconoscere i loro diritti in un contesto di tranquillità e equità .
La reazione della comunità e il futuro della zona
L’intervento di Nardella ha suscitato un dibattito tra i membri delle commissioni e la comunità locale, con attese e timori che convivono in un clima di incertezze. La sinergia tra diversi livelli istituzionali è vista come un elemento positivo, ma la sfida è quella di tradurre le dichiarazioni in azioni concrete che possano migliorare la qualità della vita.
Un ulteriore passo avanti è rappresentato dalla presenza di fondi della Città Metropolitana, che potrebbero favorire l’apertura di un snodo dell’asse mediano nella zona. Questa infrastruttura potrebbe svolgere un ruolo strategico non solo in termini di mobilità , ma anche di sviluppo economico e sociale per Cupa Perillo e i suoi dintorni.
Le speranze riposte nel progetto di bonifica e nella rivalutazione del territorio sono molte. Ci si auspica un coinvolgimento attivo delle istituzioni e una risposta efficace alle esigenze della popolazione, affinché situazioni di emergenza non diventino la norma in questa parte di Napoli. L’attenzione continua a concentrarsi sull’importanza di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini, promuovendo una rinnovata dignità per tutti.