Il dissesto idrogeologico a Genova continua a preoccupare i cittadini, mentre l’amministrazione comunale sembra inabile ad affrontare questa sfida. Tiziana Beghin, ex europarlamentare e attuale candidata sindaca per il Movimento 5 Stelle, critica apertamente la gestione della questione da parte della giunta Bucci-Piciocchi. Le preoccupazioni della Beghin mettono in luce un problema che ha radici profonde e richiede interventi urgenti, non solo reattivi, ma anche preventivi.
Critiche alla giunta Bucci-Piciocchi
Secondo Tiziana Beghin, l’amministrazione attuale ha mostrato una mancanza di azione concreta dal 2017 ad oggi per proteggere il territorio genovese. Le conseguenze di questa inattività si fanno sentire, in particolare nei quartieri più vulnerabili, come il Lagaccio, recentemente colpito da una frana che ha interessato anche tubi del gas, esponendo i cittadini a rischi gravi. Queste affermazioni pongono una domanda fondamentale: perché il sindaco Bucci e il vicesindaco Piciocchi non hanno messo in atto misure efficaci per la prevenzione di frane e alluvioni? La Beghin sottolinea come, mentre si investono milioni in progetti come la funivia, altre aree della città restano dimenticate.
La Beghin evidenzia l’importanza di un approccio proattivo per la sicurezza del territorio, un aspetto che sembra mancare nella pianificazione dell’attuale amministrazione. La frana al Lagaccio è solo un esempio di come la negligenza possa avere ripercussioni dirette sulla vita dei residenti.
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I numeri del dissesto idrogeologico
I dati forniti dalla Beghin parlano chiaro: secondo l’ultima rilevazione dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale , ci sono circa mille frane nel Comune di Genova, con un quadro ancora più preoccupante per l’intera Liguria, dove le frane totali raggiungono le 15mila. È allarmante notare che la Regione controlla solo una trentina di queste situazioni critiche. Esperti tecnici esprimono un parere unanime: il rischio idrogeologico può essere previsto e gestito con le giuste misure preventive. Investire in monitoraggi è una spesa necessaria, ma può risultare fondamentale per evitare emergenze e proteggere la vita delle persone.
La situazione richiede un’attenzione urgente e una seria pianificazione da parte dell’amministrazione, che finora appare concentrata su progetti grandiosi senza affrontare le problematiche quotidiane del territorio.
Le promesse e le attese non mantenute
Tiziana Beghin pone l’accento sulla questione della talpa dello scolmatore, un’opera ritenuta indispensabile per la sicurezza idrogeologica della zona. La Beghin chiede chiarimenti sullo stato avanzamento degli lavori, che attualmente sono fermi al 20%, mentre la data prevista per l’inaugurazione era aprile 2024. Questa situazione evidenzia non solo la lentezza nell’esecuzione dei progetti, ma anche una mancanza di chiarezza da parte dell’amministrazione. Un ritardo così significativo mette in campo interrogativi sul futuro e sull’affidabilità dei tempi previsti per la conclusione delle opere.
Il rischio che il Bisagno continua a rappresentare per la città di Genova è un campanello d’allarme che nessuno può permettersi di ignorare. Le parole di Beghin pongono l’accento su come oggi più che mai, la città non possa aspettare oltre per adottare un piano di manutenzione e monitoraggio serio, piuttosto che promesse e piani che sembrano più mirati a ottenere consensi elettorali.
Un nuovo approccio alla sicurezza
Beghin conclude la sua critica chiedendo un cambiamento radicale nell’approccio alla sicurezza e alla gestione del territorio. Secondo lei, Genova merita un’amministrazione che priorizzi la protezione dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente naturale. Il Movimento 5 Stelle si propone di affrontare queste problematiche con competenza e serietà, per restituire la sicurezza che i cittadini meritano e avviare un percorso di rinascita basato su una pianificazione efficace e sostenibile. La situazione attuale è un promemoria di quanto la responsabilità nella gestione del territorio sia fondamentale per la comunità e per il futuro della città.