La Sibaritide in ritardo come meta turistica per assenza di strutture amministrative dedicate al settore

La Sibaritide in ritardo come meta turistica per assenza di strutture amministrative dedicate al settore

La Sibaritide fatica a sviluppare il turismo a causa della mancanza di dipartimenti comunali dedicati, lentezza burocratica e assenza di piani concreti, con Corigliano Rossano esempio emblematico.
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La Sibaritide, nonostante il potenziale turistico, soffre per la mancanza di strutture amministrative dedicate e di strategie efficaci, rallentando investimenti e sviluppo del settore. - Gaeta.it

La Sibaritide, pur vantando risorse naturali e culturali significative, fatica a diventare una destinazione turistica di rilievo. La carenza di strutture amministrative specifiche rallenta la definizione di strategie per lo sviluppo del turismo. Questa situazione limita le possibilità di crescita economica e di nuovi investimenti nel territorio.

Ostacoli e ritardi che limitano gli investimenti imprenditoriali

Insieme alla carenza di strutture, la lentezza amministrativa e la mancanza di una visione moderna contribuiscono a rendere più complesso l’avvio e l’espansione di attività turistiche nella zona. Gli imprenditori spesso si trovano ad affrontare iter burocratici sofisticati e tempi di approvazione molto lunghi. Questi fattori aumentano i costi e i rischi delle iniziative private.

Il risultato è che tanti investitori preferiscono rinunciare o spostare i propri progetti in aree dove la gestione pubblica sia più snella. La difficoltà di ottenere supporto dalle amministrazioni locali toglie slancio a un settore potenzialmente chiave per la sviluppo economico della Sibaritide. Nel complesso, il turismo rimane un asset sottoutilizzato.

Carenza di dipartimenti comunali e impatto sulle strategie turistiche

Il principale problema che frena il turismo nella Sibaritide riguarda l’assenza di dipartimenti comunali dedicati esclusivamente a questa attività. Questi uffici sono indispensabili per pianificare e coordinare iniziative, promuovere il territorio e gestire i flussi turistici. Senza un’organizzazione amministrativa specifica diventa difficile strutturare progetti a medio e lungo termine.

Il consigliere regionale Pasqualina Straface ha evidenziato come “la mancanza di questi uffici rappresenti un freno alla capacità di costruire strategie concatenate e sostenibili, utili per attirare investimenti.” La burocrazia lenta e la gestione poco innovativa aumentano le difficoltà per chi opera nel settore, scoraggiando la formazione di nuove imprese turistiche.

Situazione critica a Corigliano Rossano tra mancanza di piani e accoglienza

L’esempio più emblematico di questa situazione è rappresentato da Corigliano Rossano, comune che raccoglie una parte importante dell’area. Qui, secondo Straface, “non esistono piani concreti per migliorare l’accoglienza dei turisti né per promuovere sistematicamente il patrimonio locale.” La città non dispone di programmi di sviluppo turistico definiti, il che impedisce di valorizzare risorse già disponibili.

Il turismo, in questo caso, non viene percepito come una fonte di reddito capace di generare posti di lavoro duraturi. Manca un approccio che consideri la sostenibilità economica e sociale a lungo termine. Questo limita la possibilità di attrarre flussi turistici continui e di creare un indotto solido e stabile nel territorio.

Necessità di una progettazione chiara e moderna per rilanciare il turismo

Per la Sibaritide emerge la necessità di mettere a punto una progettazione turistica chiara e basata su obiettivi concreti. Solo definendo programmi immediatamente realizzabili si può sperare di incentivare investimenti e di sviluppare servizi adeguati. Una visione aggiornata del settore dovrebbe includere la creazione di uffici dedicati, percorsi di semplificazione amministrativa e azioni di promozione coerenti.

Il rilancio turistico potrebbe trasformarsi in una leva per affrontare il declino economico della zona. L’asset culturale e paesaggistico merita un approccio che consideri il turismo come un progetto d’integrazione tra pubblico e privato, in grado di sostenere nuovi posti di lavoro. La Sibaritide resta così in attesa di scelte amministrative capaci di consegnarle un ruolo più riconosciuto nello scenario regionale.

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