La sardegna ancora sotto il caldo africano con temperature sopra i 40 gradi e allerta della protezione civile

La sardegna ancora sotto il caldo africano con temperature sopra i 40 gradi e allerta della protezione civile

Il caldo intenso in Sardegna, causato da un’alta pressione africana, porta temperature oltre i 40 gradi; Codacons chiede interventi sanitari urgenti per proteggere le fasce più vulnerabili.
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La Sardegna affronta un’ondata di caldo intenso con temperature oltre i 40 gradi, causata da un’alta pressione africana; il Codacons chiede interventi sanitari mirati per proteggere le fasce più vulnerabili. - Gaeta.it

Il caldo continua a stringere la Sardegna, soprattutto nelle zone orientali e meridionali, dove le temperature potrebbero superare i 40 gradi. La protezione civile regionale ha diramato un bollettino di allerta per gestire questa ondata di calore. Le condizioni meteo sono influenzate da un campo di alta pressione che si estende dall’Africa all’Europa centrale, mentre sistemi ciclonici sull’Atlantico e sull’Europa orientale contribuiscono a spingere aria calda verso il Mar Tirreno e l’Italia meridionale.

Origine e caratteristiche del caldo intenso in sardegna

Il caldo che interessa la Sardegna deriva principalmente da un campo di alta pressione che si estende in quota dall’Africa fino all’Europa centrale. Questo fenomeno crea condizioni di stabilità atmosferica, favorendo un aumento marcato delle temperature soprattutto sulle coste orientali e meridionali dell’isola. Due sistemi ciclonici sono presenti sull’Atlantico, vicino al canale della Manica, e sull’Europa orientale, con effetti diversi sul clima europeo.

Spinta dell’aria calda africana verso il mar tirreno

L’azione combinata di questi elementi spinge aria calda di origine africana verso il Mar Tirreno, raggiungendo anche la Sardegna. Il ciclone atlantico si sta spostando verso est, intensificando il flusso di aria calda africana verso il canale di Sardegna e il sud Italia. Domenica 15 giugno 2025, le stazioni meteo hanno già registrato valori prossimi ai 40 gradi in diverse località, come Cagliari e Orosei, con previsione di ulteriori aumenti nelle ore centrali della giornata.

Questa configurazione barica rende difficile ogni raffreddamento naturale, con venti deboli e cieli sereni che mantengono alte le temperature anche dopo il tramonto. L’elevato carico termico aggrava il disagio per la popolazione, in particolare per anziani, bambini e persone con problemi di salute.

Richieste del Codacons e interventi sanitari per la stagione calda

Di fronte alla persistenza del caldo intenso, il Codacons ha rivolto un appello agli enti locali della Sardegna, tra cui la Regione, l’ARES e le ASL territoriali. L’associazione chiede l’attivazione immediata di un piano straordinario di prevenzione sanitaria attiva, mirato a tutelare le fasce più vulnerabili durante questa emergenza climatica.

Piano straordinario di prevenzione sanitaria attiva

Il piano suggerito prevede l’impiego di medici di famiglia per visite domiciliari, squadre sanitarie mobili incaricate di controllare le condizioni delle persone fragili segnalate e l’organizzazione di telefonate dirette con chi è a rischio. Questi servizi dovrebbero concentrarsi soprattutto nei comuni più colpiti dalle temperature estreme.

In aggiunta, il Codacons propone un’apertura straordinaria delle strutture territoriali di pronto intervento e ambulatori, per garantire assistenza rapida in caso di complicazioni dovute al caldo. Questa strategia punta a contenere la pressione sugli ospedali e a migliorare la gestione della crisi, usualmente aggravata dall’aumento di colpi di calore e disidratazione.

“L’appello si fonda sul fatto che molte persone fragili spesso non riescono a chiedere aiuto tempestivamente. Il coinvolgimento diretto di operatori sanitari nei loro domicili può prevenire ricoveri urgenti e ridurre la mortalità legata all’alta temperatura.”

Rischi e impatti sociali dell’ondata di caldo in sardegna

Le temperature molto elevate in Sardegna non provocano solo disagio fisico ma rappresentano un rischio concreto per la salute pubblica. Secondo le statistiche regionali, ogni ondata di calore intensa fa salire il numero di accessi nei pronto soccorso per problemi legati a disidratazione, svenimenti e colpi di calore.

I gruppi più colpiti restano gli anziani sopra i 75 anni, le persone con patologie croniche e i bambini piccoli. In ambienti urbani, il fenomeno si aggrava per l’effetto isola di calore, dovuto alla presenza di asfalto e cemento che accumulano calore durante il giorno e lo rilasciano di notte.

Anche chi lavora o deve spostarsi all’aperto fatica a sopportare le temperature oltre i 40 gradi. Le autorità invitano a evitare sforzi fisici nelle ore più calde, mantenere un’adeguata idratazione e prestare attenzione ai segni di esaurimento termico. Sul piano sociale, l’ondata di caldo mette in luce le disuguaglianze di accesso ai sistemi di refrigerazione domestici e alle cure mediche.

La persistente presenza dell’alta pressione africana suggerisce che le condizioni di caldo intenso continueranno per qualche giorno ancora. Le misure di prevenzione e intervento restano quindi fondamentali per limitare i danni alle persone che vivono in Sardegna in questa fase dell’anno.

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