La tensione tra russia e ucraina si è concretizzata in un’ondata di attacchi aerei durante la notte tra venerdì 23 e sabato 24 febbraio 2025. L’aeronautica militare ucraina ha reso noto un bilancio significativo: oltre 600 armi aeree dirette su vari obiettivi in territorio ucraino. La escalation negli ultimi giorni ha preoccupato sia le autorità di kiev che i cittadini, a causa dell’intensità e della quantità degli attacchi registrati.
la mole degli attacchi aerei nella notte e la risposta ucraina
La notte tra venerdì e sabato si è distinta per l’intensità dei raid aerei lanciati dalla russia contro l’ucraina. Secondo le dichiarazioni ufficiali dell’aeronautica militare ucraina, le forze armate russe hanno impiegato una combinazione di 597 droni e 26 missili da crociera, per un totale di 623 armi aeree utilizzate. Questi attacchi hanno interessato diverse zone del territorio ucraino e sono parte di una serie di offensive aumentate nelle ultime settimane.
Le difese aeree ucraine hanno reagito abbattendo ben 344 dispositivi, più della metà delle armi lanciate. Tra queste, 25 missili da crociera e 319 droni sono stati intercettati e distrutti prima di raggiungere i loro bersagli. Questo ha permesso di limitare i danni diretti e proteggere infrastrutture strategiche, sebbene la situazione resti critica per via della quantità delle armi impiegate.
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Incremento degli attacchi e implicazioni sul campo
Negli ultimi giorni si è assistito a una forte intensificazione delle operazioni aeree da parte della russia. Gli attacchi portati nella notte tra venerdì e sabato non rappresentano un episodio isolato ma il culmine di una fase di crescente pressione bellica. La frequenza e la scala degli attacchi contribuiscono a creare situazione di forte allarme, sia tra i militari che tra la popolazione civile.
Questo aumento degli attacchi ha obbligato le forze ucriane a rafforzare ulteriormente il sistema di difesa aerea e a mantenere alta la vigilanza. Le percentuali di intercettazioni ottenute confermano un lavoro incessante di coordinamento tra i vari reparti, ma rimangono elementi di rischio elevato legati anche alla capacità nemica di modificare tattiche e armamenti.
dati ufficiali e aggiornamenti dell’aeronautica militare ucraina
La fonte ufficiale, ovvero l’aeronautica militare ucraina, ha diffuso i numeri concreti per tracciare l’esito degli attacchi. Sono 623 i mezzi d’attacco lanciati nella notte, composti da 597 droni e 26 missili da crociera. Il rapporto tra attacchi intercettati e quelli andati a segno indica che circa il 55% delle armi è stato neutralizzato in volo.
Il numero di droni abbattuti, pari a 319, ha un’importanza particolare visto il notevole utilizzo di questi mezzi nelle manovre attuali. Lo stesso vale per i missili da crociera, con 25 neutralizzati su 26 sparati. Questi dati, aggiornati ora dopo ora, mostrano uno sforzo continuo di resistenza da parte delle forze ucraine, in una guerra che ancora segna un pesante bilancio di perdite.
Riflessi degli attacchi sulla vita civile e la sicurezza nazionale
Gli attacchi con droni e missili da crociera hanno ripercussioni dirette sulla popolazione e sulle infrastrutture. In molte aree colpite si sono registrati blackout, danni a strutture essenziali e interruzioni nei servizi. La situazione rimane in evoluzione anche se l’efficacia delle difese aeree ha limitato conseguenze peggiori.
Dal punto di vista della sicurezza nazionale, il rischio che una percentuale significativa degli attacchi possa raggiungere bersagli strategici rappresenta una sfida costante. Le autorità civili e militari lavorano per prevenire eventuali escalation e per garantire la protezione delle città più esposte. La tendenza registrata indica che la guerra aerea rimarrà una componente rilevante del conflitto anche nelle prossime settimane.