La Regione Friuli Venezia Giulia investe 42 milioni per ridurre le liste d’attesa nel sistema sanitario

La Regione Friuli Venezia Giulia investe 42 milioni per ridurre le liste d’attesa nel sistema sanitario

La Regione Friuli Venezia Giulia investe 42 milioni di euro per riformare il sistema sanitario, ridurre le liste d’attesa e garantire assistenza prioritaria agli anziani entro il 2025.
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La Regione Friuli Venezia Giulia investe 42 milioni per ridurre le liste d’attesa nel sistema sanitario - Gaeta.it

La Regione Friuli Venezia Giulia sta attuando importanti misure per riformare il sistema della salute, cercando di allinearlo alle nuove esigenze della popolazione, che sono cambiate significativamente nel tempo. Questo sforzo include l’implementazione di un piano per l’abbattimento delle liste d’attesa, previsto per il 2025, con un investimento di 42 milioni di euro, superando di 11 milioni il budget dell’anno precedente. L’assessore alla Salute della regione, Riccardo Riccardi, ha recentemente discusso queste iniziative con una delegazione del Coordinamento Unitario dei Pensionati Lavoratori Autonomi Fvg.

Priorità per gli anziani nei servizi sanitari

Durante l’incontro, il Cupla Fvg ha presentato la proposta di dare priorità agli anziani per le prescrizioni di visite mediche urgenti. Si è discusso di un meccanismo di filtro da attivare attraverso il Centro Unico di Prenotazione regionale, affinché le persone più vulnerabili possano ricevere assistenza tempestiva. Riccardi ha accolto favorevolmente questa proposta, sottolineando l’impegno della Giunta regionale nel garantire una risposta adeguata e mirata alle necessità sanitarie della comunità, in particolare degli anziani, la cui popolazione è in continuo aumento.

L’assessore ha evidenziato quanto sia fondamentale affrontare la questione della cronicità, che spesso si associa alla non autosufficienza e alle esigenze di assistenza post-acuta. Questo aspetto è diventato un argomento cruciale per il settore sanitario, richiedendo l’implementazione di politiche e modelli di cura più consoni alla realtà contemporanea.

Innovare il sistema sanitario regionale

La riforma del sistema sanitario comprende anche la necessità di aggiornare i modelli operativi esistenti, affrontando le resistenze al cambiamento. Uno degli esempi citati da Riccardi riguarda la riorganizzazione della rete oncologica, che avrà impatti significativi sulla rete ospedaliera e sui servizi offerti ai pazienti. Questo approccio mira a rendere il sistema non solo più efficiente, ma anche più responsive alle recenti esigenze sanitarie.

Un ulteriore tema discusso durante l’incontro è stato il futuro delle Case di Comunità. Sei di queste strutture, destinate a gestire il servizio di bassa urgenza, dovrebbero aprire nel 2025, contribuendo a una più efficace distribuzione delle risorse sanitarie e a una riduzione della pressione sui servizi ospedalieri.

Sfide e opportunità per il servizio sanitario

Il dibattito ha anche toccato questioni rilevanti come la carenza di personale sanitario e la relazione tra medici di medicina generale e il sistema di sanità pubblica, attualmente in fase di esame a livello nazionale. Questi punti sollevano interrogativi sulle modalità per garantire qualità e quantità di assistenza, cruciali per il funzionamento del sistema nel suo complesso.

La necessità di alleggerire il sistema ospedaliero è un altro aspetto fondamentale, dato l’andamento della domanda di servizi sanitari nelle prossime due decadi. La strategia della Regione Friuli Venezia Giulia si presenta, quindi, come un insieme di misure proattive per affrontare le sfide del presente e del futuro nella sanità, puntando a garantire un servizio di alta qualità per tutti i cittadini.

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