La regione calabria ritira la costituzione di parte civile contro sei militari coinvolti nel processo per il naufragio di cutro

La regione calabria ritira la costituzione di parte civile contro sei militari coinvolti nel processo per il naufragio di cutro

La regione Calabria ritira la costituzione di parte civile contro sei militari della Guardia di finanza e della Guardia costiera nel processo per il naufragio del caicco Summer Love a Steccato di Cutro.
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La Regione Calabria ha ritirato la costituzione di parte civile nel processo contro sei militari accusati di ritardi nei soccorsi al naufragio del caicco "Summer Love", confermando invece l’azione solo contro gli scafisti responsabili diretti della tragedia. - Gaeta.it

La regione calabria ha deciso di ritirare la costituzione di parte civile nel procedimento giudiziario che coinvolge sei militari della Guardia di finanza e della Guardia costiera. Il processo riguarda presunti ritardi nei soccorsi al caicco “Summer Love“, affondato a Steccato di Cutro il 26 febbraio 2023. La decisione segue la revisione delle modalità del procedimento e la distinzione tra gli imputati responsabili del naufragio e quelli accusati di gestione delle emergenze.

Scacco alla richiesta di costituzione di parte civile: la posizione iniziale della regione calabria

La giunta della regione calabria aveva approvato una delibera per costituirsi parte civile nel procedimento contro gli agenti della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto. Inizialmente, la delibera era stata presentata dagli uffici dell’ente come una conseguenza della precedente azione giudiziaria contro gli scafisti responsabili del naufragio. Tuttavia, dopo ulteriori verifiche, è emerso che il secondo troncone del processo riguarda esclusivamente i sei militari e non gli organizzatori del traffico di migranti. La distinzione ha portato la regione a rivedere la propria posizione.

Il rispetto per le forze dell’ordine alla base della decisione della regione

Nel comunicato ufficiale, la regione calabria ha sottolineato il rispetto verso chi indossa una divisa e si impegna quotidianamente per la sicurezza del paese. Tenuto conto di questo, l’ente ha confermato la costituzione di parte civile solo nei confronti degli scafisti, ritenuti responsabili diretti della tragedia. Per quanto riguarda i sei militari che affrontano l’accusa di ritardi nei soccorsi, la regione ha scelto di ritirare la domanda di costituzione di parte civile. L’obiettivo è lasciare alla giustizia il compito di accertare eventuali responsabilità senza influenze esterne.

Lo svolgimento del processo e le implicazioni future

La richiesta di costituzione di parte civile era stata depositata nel corso dell’udienza preliminare del processo con al centro i militari accusati. La decisione della regione calabria di ritirarla genera un cambio di scenario nella fase giudiziaria, concentrando l’attenzione sulle responsabilità degli scafisti. Questo sviluppo permette di distinguere con chiarezza le diverse posizioni degli indagati, così da non compromettere la valutazione dei fatti da parte del tribunale. Il processo proseguirà con la verifica delle accuse, in attesa che emergano nuovi elementi o decisioni dagli organi competenti.

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