La nuova vita a Zanzibar di Barbara e Gianpaolo: coraggio e opportunità lontano dall'Italia

La nuova vita a Zanzibar di Barbara e Gianpaolo: coraggio e opportunità lontano dall’Italia

Barbara Lovazzano e Gianpaolo Ragno, originari dell’Alessandrino, raccontano la loro avventura a Zanzibar, dove hanno trovato tranquillità e opportunità per contribuire alla comunità locale.
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La nuova vita a Zanzibar di Barbara e Gianpaolo: coraggio e opportunità lontano dall'Italia - Gaeta.it

La storia di Barbara Lovazzano e Gianpaolo Ragno, due sognatori originari della provincia di Alessandria, è un racconto di avventura e determinazione. Trasferitisi a Zanzibar, hanno scelto di lasciare alle spalle una vita frenetica per abbracciare un’esistenza all’insegna della tranquillità e della felicità. La loro esperienza non solo rappresenta una ricerca personale, ma è anche un esempio di come si possano creare opportunità in un contesto nuovo, ponendo sguardo a un futuro migliore.

Il primo incontro con Zanzibar

Barbara e Gianpaolo hanno messo piede per la prima volta a Zanzibar nove anni fa, attratti dalla bellezza di questo angolo di paradiso tropicale. La decisione iniziale di scegliere l’isola piuttosto che le Seychelles si è rivelata molto proficua. Giunti a destinazione, l’impatto culturale e ambientale è stato immediato. L’isola ha offerto loro una vera e propria evasione dalla routine quotidiana. Un giro di incontri con persone locali, in particolare con Stefano, ha segnato il loro rapporto con Zanzibar: grazie a lui, hanno potuto conoscere strutture e comunità in modo più profondo.

Nei successivi viaggi, Barbara e Gianpaolo hanno iniziato a mettere da parte denaro per acquistare beni di prima necessità da donare ai villaggi. Questo impegno solidale ha ulteriormente intessuto i loro legami con la popolazione locale, facendoli sentire parte integrante di una comunità. Con il passare del tempo, l’idea di radicarsi definitivamente nella vita zingibarina iniziava a diventare una visione sempre più chiara e desiderata.

Il coraggio di investire per un futuro migliore

Il desiderio di aprire una struttura ricettiva è nato dal forte legame che hanno instaurato con l’isola e le persone che l’abitano. Barbara e Gianpaolo hanno sempre voluto investire un pezzo della loro vita a Zanzibar ancor prima dell’emergenza sanitaria globale. Malgrado le complicazioni portate dalla pandemia, il loro sogno ha continuato a prosperare. La loro intenzione non era solo di avviare un’attività, ma soprattutto di creare opportunità lavorative per le famiglie locali.

La scelta si basa sulla volontà di dare una mano a chi, come Stefano e Adija, ha bisogno di sostegno. Aprire una struttura ricettiva non è stata solo una soluzione professionale, ma un modo per contribuire attivamente alla comunità di Zanzibar, un atteggiamento che ha permesso loro di tessere legami importanti e significativi. Come sempre accade, coraggio e determinazione sono state le chiavi per affrontare un percorso pieno di sfide.

La vita tra Italia e Zanzibar

Attualmente, Barbara e Gianpaolo dividono il loro tempo tra Italia e Zanzibar. Pur circondati da amici fidati, la gestione di due saloni di parrucchiere in Italia comporta frequenti viaggi di ritorno. La loro figlia, di ventuno anni, è affascinata dall’isola ed è parte attiva di questo progetto familiare, contribuendo alla creazione di un ponte tra le due realtà. Il suo desiderio di trasferirsi definitivamente a Zanzibar non fa altro che sollecitare i genitori a valutare seriamente un futuro lontano dal caos e dalle difficoltà europee.

La loro testimonianza parla di libertà, leggerezza e un approccio alla vita che differisce notevolmente da quello italiano, dove la frenesia sembra prevalere. In questo contesto, le loro scelte non sono solo un atto di ribellione ma un passo verso una qualità di vita migliore.

Reazioni e sfide dall’Italia

Le reazioni dei familiari e degli amici alla loro decisione sono state variegate. Frasi come “Siete matti” e “Dovete essere sicuri di quello che fate” hanno accompagnato il percorso di Barbara e Gianpaolo. Tuttavia, nonostante le incertezze e le critiche, la coppia ha deciso di seguire il proprio istinto. Stanchi della pressione quotidiana e delle tasse italiane, hanno maturato la convinzione che il rischio del fallimento è ripagato dal tentativo di vivere una vita autentica.

L’aspetto finanziario ha indotto domande rispetto alla sostenibilità economica della loro scelta. Sebbene non possa essere definita un paradiso fiscale, Zanzibar offre opportunità che meritano di essere esplorate.

Una vita semplice ma ricca di sorrisi

Coloro che visitano Zanzibar possono godere della sua bellezza, ma le differenze con l’Italia sono molteplici. La qualità di vita è segnata da ritmi più pacati e relazioni umane più sincere. La cultura del “pole pole” invita a prendere il proprio tempo e assaporare i piccoli piaceri quotidiani. L’alto costo della vita italiana, contrapposto a quello più accessibile dell’isola, contribuisce a far emergere la sensazione di una vita autentica.

Un aspetto cruciale, infatti, è dato dal sistema sanitario, che presenta limiti rispetto ai servizi italiani. Barbara e Gianpaolo affrontano questo rischio attuando misure precauzionali, come la stipula di polizze assicurative.

I consigli di Barbara e Gianpaolo

La loro storia è un invito non solo a chi desidera scappare dalla frenesia della vita urbana, ma anche a chi cerca di realizzare i propri sogni. L’invito è chiaro: lasciarsi alle spalle le paure e intraprendere un percorso di cambiamento. L’idea di rischiare per realizzare le proprie ambizioni è fondamentale per vivere una vita appagante. L’accettazione del dubbio e l’azione proattiva sono le chiavi per un’esistenza soddisfacente, lontana dalla monotonia e dalla mediocrità. La loro avventura a Zanzibar è così divenuta non solo una ricerca di un luogo fisico, ma anche di uno spazio emotivo in cui poter realmente fiorire.

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