La ‘ndrangheta, uno dei gruppi criminali più estesi e radicati in Italia, supera la soglia dei 60 mila affiliati secondo stime del procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo. Il potente network criminale gestisce flussi di denaro enormi, capaci di influenzare settori economici e sociali ben oltre la Calabria. Lombardo ha sottolineato l’importanza di rompere il silenzio attorno a questo fenomeno e di rendere pubblici gli sforzi di contrasto compiuti ogni giorno dalle autorità , per dare voce alle tante persone oneste che convivono con questa realtà .
La dimensione numerica e finanziaria della ndrangheta
Dalle parole di Giuseppe Lombardo emerge chiaramente che la ‘ndrangheta non è solo un’organizzazione criminale locale, ma un colosso che coinvolge decine di migliaia di persone direttamente affiliate o vicine ai suoi interessi. I numeri, basati su analisi e operazioni giudiziarie, superano i 60 mila membri attivi. Questo dato conferma la diffusione capillare della ‘ndrangheta non solo in Calabria, ma ormai su scala nazionale e internazionale.
Un impero di capitale e influenza
Lombardo ha indicato che i capitali gestiti dalla ‘ndrangheta arrivano a livelli finanziari molto alti, con miliardi di euro che circolano continuamente nelle mani del clan. Questi flussi monetari non riguardano solo attività illegali tradizionali, ma si estendono a imprese, investimenti e altre operazioni economiche di vario genere. Il controllo di somme così grandi alimenta la potenza e la capacità di influenza del gruppo, rendendolo paragonabile a una vera e propria multinazionale del crimine.
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L’importanza di un’informazione costante e dettagliata
Il procuratore ha rivolto un invito preciso ai giornalisti e agli operatori dell’informazione: “parlare sempre della ‘ndrangheta, senza timori né omissioni.” Il silenzio rappresenta uno degli alimenti principali per la sopravvivenza e la crescita della criminalità organizzata. Raccontare le inchieste, le operazioni della magistratura e delle forze dell’ordine serve a mettere in luce uno sforzo enorme che spesso rimane nell’ombra.
Questa collaborazione tra media e autorità è fondamentale per fornire un quadro chiaro alla società , in particolare a quelle tante persone perbene che vivono in Calabria e rischiano di essere isolati rispetto alla realtà criminale che li circonda. Il contrasto alla ‘ndrangheta esiste e continua, nonostante le difficoltà e l’opposizione di un sistema criminale che si presenta ricco e rischioso.
La resistenza delle istituzioni contro la ndrangheta
Giuseppe Lombardo ha ribadito che la magistratura e le forze dell’ordine non intendono cedere di fronte alla forza della ‘ndrangheta. Anche se il cammino è complesso e le sfide numerose, la lotta è quotidiana, concreta, e mira a sradicare un’organizzazione che si è trasformata in una realtà con concetti commerciali e strutture aziendali.
Un’impresa criminale strutturata
Le dimensioni di questa mafia la rendono difficile da affrontare, perché non si tratta di un semplice gruppo criminale, ma di un’impresa criminale dotata di molteplici ramificazioni e ingenti risorse. Chi si affida a questi sistemi o parte dell’organizzazione deve sapere che esistono controparti impegnate senza sosta. Lo Stato risponde e continua a lavorare per limitare gli spazi in cui la ‘ndrangheta agisce, nonostante le inevitabili complicazioni.
Questi dati e racconti confermano la necessità di mantenere alta l’attenzione verso la ‘ndrangheta. La consapevolezza pubblica e il racconto dettagliato delle inchieste offrono strumenti per contrastare un’organizzazione che, anche nel 2025, si presenta come un attore influente criminale con radici profonde e ampie.