Dal 21 maggio al 20 luglio 2025, il Teatro di Corte della reggia di Caserta ospita “abisso“, un progetto site-specific dell’artista Per Barclay, curato da Marina Guida. L’esposizione propone un viaggio visivo e simbolico che sovverte la storia e l’immaginario del luogo, immergendo i visitatori in un’atmosfera sospesa tra fascino oscuro e inquietudine profonda.
Un dialogo tra architettura e arte contemporanea nel teatro di corte
Il teatro di corte della reggia diventa protagonista dell’installazione di Barclay, che ne stravolge l’aspetto tradizionale senza demolirlo. Il nero lucido degli idrocarburi si stende come un velo sulle decorazioni dorate e sui dettagli ornamentali, ribaltando le consuete percezioni di ricchezza e potere legate allo spazio.
Marina Guida, curatrice della mostra, sottolinea come l’opera crei una dimensione sospesa tra realtà e irrealtà. “La sontuosità del teatro viene trasformata, diventando un luogo dove il pubblico può riflettere sulla natura effimera della bellezza e sui concetti di apparenza e realtà.”
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L’effetto è di un sogno inquieto che smonta e rimonta il luogo da molteplici angolazioni, generando un’esperienza nuova e intensa. Un’installazione che si inserisce in una stagione di progetti culturali volta a conferire alla reggia nuove sfumature, rinnovando così la relazione tra presente e memoria storica.
Abisso, un intervento artistico pensato per la reggia di caserta
Il progetto nasce grazie al bando di valorizzazione partecipata promosso dalla reggia di Caserta, strumento che apre le porte a progetti culturali innovativi ideati da enti senza scopo di lucro, università, centri di ricerca e associazioni. Questa iniziativa mira a creare occasioni di fruizione del patrimonio, sia fisica sia virtuale, coinvolgendo anche momenti di socialità e sperimentazioni artistiche.
Per abisso, la collaborazione con la galleria Giorgio Persano di Torino ha favorito lo sviluppo di una mostra capace di dialogare con lo spazio storico. L’installazione si inserisce in un programma di rilancio e rinnovamento culturale della reggia, fatto di scambi e proposte che attraversano anche il parco e l’Acquedotto Carolino.
Il teatro di corte, ambientazione privilegiata per l’opera di Barclay, è un luogo ricco di storia e fascino, ma attualmente chiuso agli spettacoli pubblici. Il progetto artistico diventa così anche un modo per mantenere viva l’attenzione su questo spazio prezioso della reggia, preparandolo a future destinazioni d’uso.
La forza narrativa di abisso: il ruolo degli idrocarburi nella storia umana
Per Barclay sviluppa una riflessione intensa attorno agli idrocarburi, materia prima che ha plasmato la storia dell’umanità in maniera ambivalente. Questi fluidi, estratti con violenza dal sottosuolo, sono stati fonte di ricchezza, ma anche di conflitti e devastazioni ambientali. L’artista racconta l’oro nero come un elemento che ha invaso ogni sfera della vita moderna, modificando paesaggi e relazioni sociali, segnando guerre e incidenti ecologici.
Questo racconto per immagini evidenzia la contraddizione tra progresso e danno, sullo sfondo di un destino globale impresso dal petrolio. Le opere di Barclay riflettono questa duplicità attraverso un gioco di specchi e riflessi, che disorienta lo spettatore e lo costringe ad abitare uno spazio sospeso fra attrazione e paura.
L’allestimento prende forma nel teatro con installazioni capaci di far emergere una dimensione onirica e misteriosa, in cui la materia lucida degli idrocarburi trasforma la percezione degli ambienti, moltiplicandone le prospettive e nascondendo particolari architettonici sotto nuove luci.
Il progetto abisso nel contesto della valorizzazione culturale della reggia di caserta
Il direttore della reggia, Tiziana Maffei, spiega che il bando per la valorizzazione partecipata ha aperto spazi di collaborazione e ha reso reali idee ambiziose, come quella di Per Barclay. La mostra è destinata a diventare un punto di riferimento per chi visita il sito, offrendo suggestioni inattese in un contesto spazio-temporale originale.
Il progetto non è solo un’esposizione, ma un modo per mantenere vivo il patrimonio artistico e architettonico della reggia, valorizzandolo con linguaggi contemporanei. In attesa della riapertura completa del teatro per le attività pubbliche il lavoro di Barclay conserva e rilancia la sua bellezza, restituendola al pubblico attraverso la fotografia e l’installazione artistica.
Questa sinergia tra arte e luogo storico rappresenta un esempio di come la cultura possa rinnovarsi senza dimenticare il passato, restando aperta alle nuove forme di espressione e fruizione artistica nel cuore di Caserta.