La marcia degli alpini da Oropa al lago del mucrone apre l'adunata nazionale a Biella

La marcia degli alpini da Oropa al lago del mucrone apre l’adunata nazionale a Biella

La 35/a compagnia del terzo reggimento alpini di Pinerolo affronta una marcia impegnativa da Oropa al lago del Mucrone, superando maltempo e terreno difficile con supporto tecnologico dei droni.
La Marcia Degli Alpini Da Orop La Marcia Degli Alpini Da Orop
La 35ª compagnia del terzo reggimento alpini di Pinerolo ha inaugurato l’adunata nazionale di Biella con una impegnativa marcia dal santuario di Oropa al lago del Mucrone, affrontando condizioni meteo avverse e utilizzando droni per il monitoraggio in alta quota. - Gaeta.it

L’adunata nazionale degli alpini di Biella ha preso il via con una marcia impegnativa dal santuario di Oropa fino al lago del Mucrone, situato a 1.900 metri di quota. A compiere questo percorso è stata la 35/a compagnia del terzo reggimento alpini di Pinerolo , un gruppo in assetto completo di montagna, dotato di zaini e armi. Il cammino si è sviluppato per nove chilometri, con quasi mille metri di dislivello, e alcune tappe sono state rese particolarmente difficili dalle condizioni meteo avverse.

Questa iniziativa segna il momento di ingresso delle truppe alpine nella città di Biella, in vista della sfilata di domenica, quando la compagnia sfilerà portando la bandiera di guerra. L’evento ha preso il via con una cerimonia al santuario di Oropa, dove è stata deposta una corona al monumento ai caduti in presenza del comandante del reggimento, colonnello Daniele Simeoni, e di rappresentanti dell’associazione nazionale alpini.

La sfida della marcia tra condizioni meteo difficili e terreno impegnativo

La marcia dal santuario di Oropa al lago del Mucrone si è rivelata ardua, soprattutto per la presenza di un maltempo persistente che ha complicato il cammino. Il tracciato, lungo quasi dieci chilometri, si snoda attraverso sentieri di montagna con un dislivello di oltre 800 metri, elementi che hanno messo alla prova sia la resistenza fisica che le capacità tattiche degli alpini.

Impegno fisico e adattamento alle difficoltà

La 35/a compagnia ha dovuto affrontare non solo un impegno fisico notevole, ma anche le difficoltà legate all’altitudine e al terreno scivoloso, dimensioni con cui gli alpini sono però abituati a confrontarsi. L’uso delle tecniche di montagna e l’equipaggiamento specifico hanno permesso di superare gli ostacoli con professionalità, anche per i militari di recente assegnazione che hanno preso parte all’attività addestrativa mostrando adattamento e tenacia.

Questa marcia non è stata solo un’esercitazione fisica, ma anche un momento importante di coesione e rafforzamento dello spirito di gruppo tra le truppe alpine, confermando il loro legame con la montagna e la preparazione in vista delle attività operative.

La tecnologia al servizio delle truppe alpine: l’impiego dei droni in alta quota

Durante le fasi iniziali della marcia è stato impiegato il supporto tecnologico dei droni da ricognizione. Questi dispositivi hanno operato in alta quota, dimostrando come l’evoluzione tecnologica si stia integrando nelle procedure tradizionali dell’esercito, offrendo vantaggi concreti nelle operazioni di monitoraggio del territorio e nella sicurezza.

Vantaggi del drone nel monitoraggio

I droni hanno permesso di effettuare osservazioni a distanza e raccolta dati sulle condizioni del percorso e sull’ambiente circostante, favorendo una maggiore consapevolezza della situazione sul campo. Questa innovazione rappresenta un passo avanti per le truppe alpine, che tradizionalmente si affidano all’esperienza e alle capacità fisiche, ma ora dispongono anche di strumenti tecnologici sofisticati adattati all’ambiente montano.

L’uso dei droni in montagna si conferma utile soprattutto in situazioni di emergenza o in contesti operativi difficili, migliorando la velocità di risposta e la sicurezza dei militari.

Il terzo reggimento alpini di Pinerolo: storia, onorificenze e missioni

Il terzo reggimento alpini fa parte della brigata Taurinense e rappresenta una delle unità più esperte delle truppe alpine italiane. La sua specializzazione riguarda operazioni in ambienti estremi, che comprendono non solo le montagne, ma anche territori desertici e contesti urbani dove la sua capacità di adattamento risulta fondamentale.

Un reggimento ricco di onorificenze

Questa unità porta con sé una lunga storia, testimoniata dalle numerose onorificenze legate al valore e all’impegno militare accumulati nel corso degli anni. La bandiera di guerra del terzo reggimento è tra le più decorate d’Italia, vantando tre medaglie d’argento al valor militare, un ordine militare d’Italia e una croce di benemerenza per il lavoro svolto nei soccorsi dopo il terremoto del 1908.

L’azione del reggimento si estende oltre il campo militare e include interventi di assistenza in situazioni di emergenza che hanno coinvolto popolazioni colpite da calamità naturali. Questo mix di attività militari e umanitarie sottolinea la versatilità e la preparazione della compagnia nelle diverse condizioni in cui è chiamata a operare.

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