La lettera apologetica di Raimondo di Sangro: un’opera da scoprire al museo cappella sansevero

Dal 28 al 30 settembre 2024, il Museo Cappella Sansevero di Napoli ospiterà un’esposizione sulla “Lettera Apologetica” di Raimondo di Sangro, promuovendo il dialogo interculturale e la valorizzazione del patrimonio locale.
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La lettera apologetica di Raimondo di Sangro: un'opera da scoprire al museo cappella sansevero - Gaeta.it

Dal 28 al 30 settembre 2024, il Museo Cappella Sansevero di Napoli ospiterà un’importante esposizione dedicata alla Lettera Apologetica, una delle opere più significative del principe scienziato Raimondo di Sangro. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, il museo mette in luce la modernità del pensiero del celebre aristocratico, evidenziando il suo interesse per concezioni culturali provenienti da civiltà extraeuropee. Questa iniziativa non solo celebra il patrimonio culturale, ma invita anche a riflettere sul dialogo interculturale attraverso la storia.

La lettera apologetica: un’opera pionieristica

Pubblicata nel 1751, la Lettera Apologetica si configura come un’importante riflessione sull’antico sistema di comunicazione degli Incas, noto come quipu. Questo sistema, composto da nodi realizzati con cordicelle colorate, veniva utilizzato per registrare informazioni e raccontare storie, attribuendo così dignità a forma di scrittura spesso sottovalutata. In un’epoca in cui il pensiero europeo tendeva a considerare il sapere degli “altri” in modo gerarchico e paternalistico, il Principe di Sansevero si distinse per la sua visione cosmopolita e anticonformista. La sua opera non si limita a descrivere il quipu, ma invita a riconoscerne il valore e l’unicità, proponendo una visione più ricca e articolata della cultura.

In questa opera, di Sangro firma come “Esercitato”, un nome adottato dall’Accademia della Crusca che evidenzia il suo approccio intellettuale. Egli affronta argomenti controversi come il miracolo di San Gennaro e la genesi dell’uomo, mostrando una propensione al relativismo culturale e una critica ai dogmi dell’epoca. Questo comportamento gli valse la reputazione di pensatore irriverente e provocatorio, tanto che la Chiesa si sentì costretta a condannare l’opera, definendola “una sentina di tutte le eresie” e includendola nell’Indice dei libri proibiti. La Lettera Apologetica, dunque, non è solo un’opera letteraria, ma un monito su come la cultura possa essere un veicolo di dialogo e di comprensione tra popoli diversificati.

Un contributo alla cultura locale

L’interesse per la Lettera Apologetica non si esaurisce nella sua valorizzazione come opera storica. La Giornata Europea del Patrimonio di quest’anno, infatti, è anche un’importante opportunità per sostenere la cultura locale. Il museo conferma la propria vocazione sociale, avviando un progetto di solidarietà che destina il ricavato degli incassi del 28 settembre all’Archivio di Stato di Napoli. Per ogni biglietto pagato, verrà devoluto un euro a favore del restauro di una collezione di disegni storici, risalenti a vari secoli, che rappresentano monumenti e angoli caratteristici della città.

Questo progetto non solo contribuisce alla salvaguardia del patrimonio culturale, ma sottolinea anche l’importanza della memoria storica nella formazione di una comunità consapevole e attenta al proprio passato. I disegni storici, unici nel loro genere, accompagnavano tradizionalmente atti notarili e contratti, quindi rappresentano un’importante testimonianza della vita economica e sociale di Napoli tra il XVI e il XIX secolo. La ristrutturazione di questi documenti aiuterà a preservare un pezzo fondamentale della storia della città, consolidando il legame tra passato e presente.

Un invito a esplorare l’identità culturale

Il tema di quest’edizione delle Giornate Europee del Patrimonio è ‘Patrimonio in cammino’, un invito a riflettere sulle interconnessioni tra diverse culture nel contesto globale. È fondamentale comprendere che l’identità culturale è il risultato di un lungo processo di interazione, in cui le tradizioni e le pratiche di vari popoli si mescolano e si influenzano reciprocamente. La Leonardo di Sangro, attraverso la sua opera, chiama tutti a esplorare queste relazioni storiche, affinché si possa promuovere una maggiore consapevolezza e una conoscenza reciproca.

In ultima analisi, la rassegna di opere e progetti in corso al Museo Cappella Sansevero offre un’ottima occasione per conoscere in modo diretto le ricchezze culturali che caratterizzano non solo Napoli, ma anche la nostra storia continentale. L’interesse per le culture diverse non è solo un dovere etico, ma un’opportunità per ogni cittadino di scoprire e valorizzare la diversità, ampliando le prospettive e arricchendo l’esperienza collettiva. La Lettera Apologetica di Raimondo di Sangro e il progetto di solidarietà dell’archivio rappresentano due facce della stessa medaglia: la riscoperta del passato per costruire un futuro più inclusivo e ricco di significati.

Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 da Armando Proietti

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