La lega nelle marche tra uscite e tensioni a pochi giorni dalle elezioni regionali 2025

La lega nelle marche tra uscite e tensioni a pochi giorni dalle elezioni regionali 2025

La Lega nelle Marche affronta tensioni interne con l’uscita di Chiara Biondi e Monica Acciarri verso Forza Italia, mentre Giorgia Latini denuncia opportunismo e conferma il radicamento del partito in vista delle regionali 2025.
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La Lega Marche affronta tensioni interne per il passaggio di esponenti a Forza Italia, con Giorgia Latini che denuncia opportunismo e ribadisce la coerenza del partito in vista delle regionali 2025. - Gaeta.it

La scena politica marchigiana si tinge di tensioni con l’uscita improvvisa di esponenti di spicco dalla Lega verso Forza Italia, proprio mentre si avvicina la chiusura delle liste alle elezioni regionali. La deputata e segretaria regionale della Lega Giorgia Latini commenta con durezza questi abbandoni, sottolineando come dietro ci siano calcoli e interessi personali, più che valori o scelte coerenti.

Il caso delle uscite dalla lega: motivazioni e critiche di giorgia latini

Nelle ultime settimane Chiara Biondi, assessora regionale, e Monica Acciarri, consigliera, hanno lasciato la Lega per passare a Forza Italia. Giorgia Latini ha risposto a queste mosse definendole prive di rispetto verso il partito che ha permesso a entrambe di ottenere ruoli istituzionali importanti. Secondo lei, chi abbandona il partito dovrebbe evitare di giustificare la mossa con questioni politiche o di valori, perché si tratta di semplice opportunismo elettorale.

Latini si è detta dispiaciuta anche per l’aspetto umano della vicenda, evidenziando come l’ingratitudine verso militanti, iscritti ed elettori della Lega sia più deludente della scelta stessa. Questi ultimi avrebbero dato fiducia e sostegno, ma ora vedono i loro rappresentanti cercare semplici vantaggi personali. La segretaria regionale critica duramente chi pensa di trovarsi meglio su liste meno competitive, avvertendo che gli elettori marchigiani non gradiscono questi cambiamenti dettati da interessi più che da convinzioni.

Preferenze degli elettori marchigiani e radicamento della lega dopo le europee

La Lega ha mantenuto la sua posizione come forza di riferimento nelle Marche, confermato dai risultati delle ultime elezioni europee. Questi dati mostrano un radicamento solido nel territorio, con un consenso superiore a quello di Forza Italia, proprio mentre alcuni ex membri tentano spostamenti strategici in vista delle regionali.

I votanti nella regione premiano la continuità e il lavoro svolto, non le mosse opportunistiche. In effetti, le evidenze elettorali indicano come chi cambia casacca solo per convenienza tende a ricevere una risposta negativa dagli elettori. Le regioni del centro Italia, e Marche in particolare, sono sensibili a queste dinamiche di lealtà e coerenza politica.

Il contributo della lega nella giunta acquaroli e le tensioni con gli alleati

Gli ultimi cinque anni di governo regionale hanno visto la Lega giocare un ruolo importante nella giunta guidata da Francesco Acquaroli. Secondo Latini, la presenza della Lega è stata determinante per garantire un lavoro concreto e impegno da parte di uomini e donne del partito. Il sostegno tra i membri è apparso forte e ha costruito una filiera di governo credibile.

Non mancano però i contrasti con gli altri alleati di centrodestra. Latini denuncia come alcune forze politiche amiche abbiano preferito sottrarre componenti della Lega, senza badare al rispetto reciproco o alla crescita di un progetto comune condiviso. Queste dinamiche hanno aggravato le tensioni, mettendo a rischio la coesione della coalizione in vista delle elezioni regionali.

Prospettive della lega per le prossime regionali nelle marche

La Lega si prepara a presentarsi agli elettori marchigiani con un’identità chiara, senza fratture interne visibili. Giorgia Latini ribadisce che il partito è pronto a continuare il lavoro fatto, con impegno e coerenza. Il messaggio agli elettori è quello di scegliere chi ha dimostrato serietà e passione piuttosto che chi ha optato per scorciatoie elettorali di dubbia affidabilità.

Latini precisa che i valori del centrodestra restano alla base della proposta politica della Lega, evitando alleanze di comodo con forze di sinistra. La scelta di chi votare sarà, sottolinea, anche un giudizio sulla fedeltà ai programmi e alla coalizione che governa la regione. Le elezioni del 2025 nelle Marche saranno il banco di prova di queste tensioni e del radicamento dei partiti sul territorio.

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