La labiopalatoschisi nelle Marche: un percorso innovativo per il trattamento delle malformazioni congenite

La labiopalatoschisi nelle Marche: un percorso innovativo per il trattamento delle malformazioni congenite

L’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche ha attivato un modello di cura innovativo per la labiopalatoschisi, garantendo diagnosi e trattamenti tempestivi a bambini colpiti da questa malformazione congenita.
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La labiopalatoschisi nelle Marche: un percorso innovativo per il trattamento delle malformazioni congenite - Gaeta.it

La labiopalatoschisi, comunemente nota come labbro leporino quando non associata al palato, rappresenta una delle sfide più significative nella pediatria. Questa malformazione congenita colpisce circa un bambino ogni 800 nati nelle Marche, costringendo le famiglie a cercare supporto medico in centri di cura fuori regione fino a pochi anni fa. Fortunatamente, dal 2019, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche ha attivato un nuovo percorso diagnostico e terapeutico, permettendo ai piccoli pazienti di ricevere cure specialistiche nel proprio territorio. A oggi, ben 36 bambini hanno potuto recuperare il loro sorriso grazie alle competenze del personale medico, in particolare dell’Unità Operativa di Chirurgia Maxillo-Facciale.

Il nuovo modello di cura e l’importanza della diagnosi precoce

Il trattamento della labiopalatoschisi ha compiuto notevoli progressi nelle Marche negli ultimi anni. Nel 2019, il Ministero della Salute ha riconosciuto l’efficacia del modello operativo introdotto presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche. Questo modello ha permesso di collegare il centro con tutte le pediatrie della regione, facilitando un approccio multidisciplinare alla cura delle malformazioni congenite. “Dopo un avvio da zero, ora il 95% degli interventi di labiopalatoschisi per pazienti marchigiani viene effettuato qui,” afferma il dottor Giuseppe Consorti, chirurgo maxillo-facciale in prima linea nel progetto.

Un aspetto fondamentale del percorso terapeutico è la diagnosi, che può già avvenire durante la gravidanza. Tuttavia, è cruciale intervenire nei primi diciotto mesi di vita del bambino per garantire i migliori risultati. La rete di assistenza prevede anche la consulenza con il Centro di Diagnosi Prenatale di Loreto, creando una connessione tra la diagnosi e il trattamento precoce. Grazie a questa struttura operativa, molti piccoli pazienti possono ricevere le cure necessarie senza dover affrontare lunghe distanze.

Collaborazione multidisciplinare e formazione continua

La cura delle malformazioni congenite richiede un approccio multidisciplinare. Il trattamento delle anomalie come la labiopalatoschisi coinvolge diversi specialisti, tra cui odontotecnici, odontoiatri e chirurghi maxillo-facciali. Ognuno di questi professionisti gioca un ruolo essenziale nel restituire non solo la forma estetica, ma anche la funzionalità necessaria ai pazienti. Durante un recente convegno tenutosi a Pesaro, dal titolo “Ortodonzia e Chirurgia Maxillo-Facciale: Nuove Frontiere nelle Anomalie Scheletriche e Malformazioni Craniofacciali”, sono stati discussi i progressi nella cura e l’importanza di una rete di supporto. L’incontro ha visto la partecipazione di studenti delle scuole superiori e universitari, ponendo l’accento sulla formazione continua nel campo della salute.

Il dottor Consorti ha ricordato che la sinergia tra vari livelli di istruzione è stata fondamentale per aumentare la consapevolezza sulle patologie pediatriche. La presenza di giovani studenti e professionisti in formazione ha reso l’incontro non solo un’opportunità di divulgazione scientifica, ma anche una piattaforma per costruire una rete di supporto per il futuro.

L’impegno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche

La capacità di fornire risposte concrete a malformazioni rare e complesse come la labiopalatoschisi è uno dei fiori all’occhiello dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche. Il direttore generale, Armando Marco Gozzini, ha dichiarato l’importanza del continuo miglioramento degli standard qualitativi di diagnosi e delle terapie. L’aspettativa è quella di garantire assistenza a tutti i bambini che necessitano di cure specialistiche. Questo impegno si traduce in un’attenzione particolare alle esigenze dei pazienti più giovani e delle loro famiglie.

Il lavoro svolto nella regione ha portato a risultati tangibili nella vita di molti bambini e ha cambiato la percezione delle malformazioni congenite, offrendo alle famiglie un punto di riferimento locale per la cura e la gestione della salute dei loro piccoli. Con la creazione di un modello integrato che combina competenze cliniche e una rete di supporto, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche si sta affermando come un esempio significativo nel trattamento della labiopalatoschisi e di altre malattie rare.

La labiopalatoschisi, quindi, non è solo una sfida sanitaria, ma anche un’opportunità per migliorare la qualità della vita di molti bambini e il loro inserimento sociale.

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