La giunta marsilio stanzia 131 milioni per il deficit sanitario abruzzese con parere favorevole a riserva del collegio revisori

La giunta marsilio stanzia 131 milioni per il deficit sanitario abruzzese con parere favorevole a riserva del collegio revisori

La giunta regionale d’Abruzzo approva 131 milioni per coprire il deficit sanitario 2024, mentre il collegio dei revisori esprime un via libera con riserva evidenziando carenze nel monitoraggio e tensioni con l’assessorato al bilancio.
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La giunta regionale d’Abruzzo ha approvato un intervento da 131 milioni per coprire il deficit sanitario del 2024, ma il collegio dei revisori ha espresso un via libera con riserva, evidenziando carenze nel controllo della spesa e rischi di nuovi disavanzi nel 2025, alimentando tensioni politiche e amministrative. - Gaeta.it

La giunta regionale d’Abruzzo ha approvato un intervento da 131 milioni di euro per coprire il deficit sanitario relativo al quarto trimestre del 2024. Il collegio dei revisori dei conti, dopo un iniziale parere negativo per mancanza di documentazione, ha riformulato la sua valutazione esprimendo un via libera con riserva. La decisione ha acceso il dibattito politico e amministrativo, anche per le tensioni nate tra l’organo di controllo e l’assessorato al bilancio regionale.

Il nuovo parere del collegio revisori: sì con riserva per carenze nel monitoraggio della spesa

Il collegio dei revisori ha modificato il suo parere originario, passando da un giudizio negativo a uno favorevole con riserva. La modifica arriva in seguito alla presentazione di nuovi documenti da parte della giunta regionale ma lascia in evidenza una criticità rilevante: mancano impegni concreti da parte degli assessorati e dei dipartimenti per il monitoraggio continuo della spesa sanitaria nel 2025. Questo aspetto viene segnalato come un grave punto di debolezza nel piano finanziario e può compromettere la capacità della regione di contenere ulteriori spese non programmate.

Nel documento si evidenzia inoltre l’assenza di un meccanismo efficace per la razionalizzazione della spesa, elemento che rischia di alimentare nuovi disavanzi nei prossimi anni. Il collegio ha erogato una lunga lista di prescrizioni da rispettare per evitare un ulteriore aggravio dei conti sanitari, ma senza garanzie reali di un controllo stringente, il rischio di un nuovo deficit resta elevato. L’attenzione è puntata soprattutto sul 2025, quando il mancato controllo potrebbe tradursi in una necessità di ulteriori stanziamenti e, in casi estremi, nel ritorno al commissariamento.

Le prescrizioni fondamentali

La lista di prescrizioni del collegio dei revisori include misure di controllo più rigorose e l’obbligo di report periodici sulla spesa sanitaria. “Senza un monitoraggio costante, la situazione finanziaria rischia di sfuggire nuovamente di mano”.

Le tensioni tra collegio revisori e assessorato al bilancio: un confronto acceso

La pubblicazione del nuovo parere ha fatto emergere una forte tensione istituzionale tra il collegio dei revisori contabili e l’assessorato al bilancio della regione Abruzzo. Il capogruppo Pd in consiglio regionale, Silvio Paolucci, ha sottolineato che il collegio ha ritenuto necessario difendere la propria autonomia e indipendenza dopo le dichiarazioni giudicate offensive e inappropriate da parte dell’assessore. Queste affermazioni hanno contribuito a inasprire il clima tra le due realtà, mai visto così acceso in passato nel contesto regionale.

Paolucci ha definito questa situazione come un segnale della gravità delle dinamiche amministrative attuali, aggravate dalla drammatica situazione della sanità abruzzese. Il confronto acceso è la conseguenza di notevoli differenze sulla gestione delle risorse finanziarie del comparto sanitario e sulle responsabilità politiche nell’affrontare il deficit. Lo scontro fra revisori e assessore pesa soprattutto in un momento in cui serve un coordinamento stretto per evitare il collasso del sistema sanitario regionale.

Silenzio e critiche dalla giunta

Nonostante le polemiche, la giunta regionale ha mantenuto un profilo basso, limitandosi a dichiarazioni istituzionali, mentre il dibattito politico continua a infiammarsi.

I rischi per la sanità abruzzese: deficit, accantonamenti e possibile commissariamento

Il piano di copertura del deficit sanitario approvato non cancella i rischi di nuovi squilibri finanziari. Il collegio dei revisori segnala con chiarezza la concreta possibilità che il disavanzo si ripresenti già nel 2025. La mancanza di un monitoraggio stretto e di un impegno istituzionale chiaro a contenere le spese rischia di causare uno scostamento di bilancio che obbligherebbe la regione ad ulteriori stanziamenti per coprire debiti sempre crescenti.

In prospettiva, l’aggravarsi del debito sanitario potrebbe spingere l’Abruzzo verso nuove misure di emergenza fino alla possibilità di un commissariamento, già vissuto in passato. Questo scenario allarma perché ripercuoterebbe pesantemente sull’efficienza del servizio sanitario regionale e sulla qualità delle cure erogate alla cittadinanza. Il collegio ha richiamato l’attenzione su questi elementi senza lasciare spazio ad interpretazioni ambigue: il futuro della sanità pubblica dipende da decisioni immediate e dall’adozione di strumenti di controllo efficaci.

Impatto politico e amministrativo

Sul piano politico amministrativo, la vicenda mette in evidenza la necessità di trasparenza e coordinamento nei processi gestionali regionali. Con un quadro così fragile, i prossimi mesi saranno decisivi per evitare che il problema del deficit sanitario si trasformi in una nuova emergenza finanziaria dall’impatto complessivo.

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