Nella prestigiosa cornice di Palazzo Montecitorio a Roma, si è tenuta oggi la presentazione di alcune repliche del celebre Codice sul volo degli uccelli di Leonardo Da Vinci. L’iniziativa, curata dalla Fondazione Scriptorium Foroiuliense, si distingue per l’accuratezza e la fedeltà delle riproduzioni, che rispettano rigorosamente le tecniche artigianali originali. Questa affascinante impresa artigianale ha attratto l’attenzione di figure importanti, tra cui il generale Luca Goretti, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana, e rappresentanti delle istituzioni locali.
Replica fedele del capolavoro di Leonardo Da Vinci
Un’impresa artigianale di alta qualità
Il Codice sul volo degli uccelli è uno dei lavori più emblematici di Leonardo Da Vinci, in cui il genio rinascimentale esplora il concetto di volo e aerodinamica, gettando le basi per la futura aviazione. La Fondazione Scriptorium Foroiuliense ha intrapreso un’importante iniziativa per creare copie che non solo abbiano un valore artistico ma rappresentino anche un significativo omaggio alla grandezza del maestro fiorentino. Le riproduzioni sono state realizzate rispettando minuziosamente ogni dettaglio, dalla scelta della carta al disegno e alla legatura, rendendole praticamente indistinguibili dall’originale.
Le opere presentate sono frutto di un lavoro artigianale meticoloso che ha richiesto tempo e dedizione. Grazie alle immagini concesse dalla Biblioteca Reale di Torino, dove si trova il Codice, i membri della Fondazione hanno potuto riprodurre ogni pagina con grande accuratezza. Questo progetto non solo celebra la bellezza dell’arte rinascimentale ma anche l’abilità di artigiani contemporanei che si dedicano a mantenere vive tradizioni storiche e culturali.
Destinatari delle copie del codice
Nell’ambito della cerimonia di presentazione, il generale Luca Goretti ha ricevuto tre copie che saranno donate all’Aeronautica Militare Italiana. Le restanti repliche del Codice verranno distribuite ad altre istituzioni selezionate, contribuendo così a diffondere la conoscenza e l’apprezzamento per l’opera di Leonardo. Le copie non sono solo un regalo; sono una testimonianza vivente del potere del sapere e dell’innovazione, simboli di una continuità che affonda le radici nella storia.
Durante l’evento, l’assessore alle Finanze della Regione Friuli Venezia Giulia, Barbara Zilli, ha messo in evidenza l’importanza di questa iniziativa per l’accrescimento culturale della comunità, sottolineando come queste opere possano fungere da catalizzatori per l’educazione e l’ispirazione delle future generazioni.
Impegno della Fondazione per l’inclusione sociale
Sostegno alle persone diversamente abili
Un tema centrale sottolineato dall’assessore Zilli riguarda l’inclusione delle persone diversamente abili, che fanno parte attivamente del processo produttivo della Fondazione Scriptorium Foroiuliense. La Fondazione ha creato opportunità lavorative che non solo valorizzano il talento individuale, ma promuovono anche una cultura di inclusione e rispetto. Attraverso questo progetto, si intende dimostrare che l’arte e l’artigianato possono diventare strumenti di riscatto sociale e di solidarietà.
La sensibilità di questo impegno è particolarmente evidente in un contesto in cui l’arte può sembrare distante dalla quotidianità di molte persone. Il desiderio della Fondazione è quello di utilizzare il Codice sul volo degli uccelli come un ponte che connette la ricchezza del passato con il presente, creando opportunità concrete per chi, a causa di difficoltà fisiche o mentali, ha una chance limitata di esprimere il proprio potenziale.
Un progetto visionario verso la Luna
Un ulteriore obiettivo ambizioso delineato durante la conferenza è il desiderio di inviare un frammento di questo patrimonio culturale sulla Luna nel 2028. Questo progetto non solo è visionario ma rappresenta anche una manifestazione del legame tra innovazione tecnologica e cultura. La Fondazione Scriptorium Foroiuliense, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, si propone di portare il messaggio di Leonardo e il lavoro dei suoi artigiani oltre i confini della Terra, rendendo omaggio alla storia dell’umanità e alle sue aspirazioni.
La manifestazione a Palazzo Montecitorio, quindi, si è dimostrata non solo un momento celebrativo ma anche un’opportunità per riflettere sulle connessioni tra arte, scienza e società. Una celebrazione che continua a guardare al futuro, facendo leva sulle radici profonde del passato.