La fondazione Cariparma celebra la Giornata dei diritti delle donne con una mostra sulla moda storica

La fondazione Cariparma celebra la Giornata dei diritti delle donne con una mostra sulla moda storica

Inaugurata l’8 marzo a Palazzo Bossi Bocchi, la mostra “Donne allo Specchio” esplora il ruolo delle donne nella moda tra ‘800 e ‘900, evidenziando emancipazione e lotte per i diritti.
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La fondazione Cariparma celebra la Giornata dei diritti delle donne con una mostra sulla moda storica - Gaeta.it

In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, si apre presso Palazzo Bossi Bocchi la mostra “Donne allo Specchio. Eleganza, emancipazione e lavoro nella moda tra ‘800 e ‘900”. Questo evento rappresenta un’importante iniziativa volta a riflettere sui ruoli che le donne hanno ricoperto nel contesto della moda in un periodo cruciale per la loro emancipazione.

Un viaggio nel mondo della moda

La mostra offre un’opportunità unica di esplorare la moda non solo come fenomeno estetico, ma anche come un sistema complesso integrato nella manifattura e nell’industria. La moda, infatti, è stata un convitato di pietra nel dibattito sulla condizione femminile, rappresentando al contempo uno strumento di espressione personale e un riflesso delle dinamiche sociali. Attraverso ogni abito, accessorio e opera esposta, è possibile osservare le lotte e i successi delle donne nel corso degli anni. I visitatori sono accompagnati in un’affascinante narrazione che esamina le trasformazioni nel modo in cui le donne erano percepite e, al contempo, in che modo stesse iniziando a reclamare spazi e diritti a loro riservati.

Questa esposizione si articola in un percorso multisensoriale, arricchito da testimonianze visive e tattili. I vari spazi espositivi presentano non solo abiti storici, ma anche opere d’arte che fanno parte della Collezione Bruson di Fondazione Cariparma. Gli illustri artisti come Giovanni Boldini, Pompeo Mariani e Ambrogio Antonio Alciati contribuiscono al racconto di un’epoca in cui la moda ebbe un ruolo significativo non solo nella sfera privata, ma anche negli ambiti pubblici e lavorativi.

La mostra: dettagli e opere

Apertura al pubblico è fissata per domani, sabato 8 marzo, e l’esposizione rimarrà fruibile fino al 25 maggio. Gli spazi di Palazzo Bossi Bocchi ospiteranno una selezione di opere che illustrano la creatività e il cambiamento sociale. Tra i pezzi in esposizione, i visitatori troveranno manifesti pubblicitari d’epoca, riviste di moda italiane e francesi, cataloghi, abiti e accessori originali. Questa varietà di materiale consente di evidenziare come la moda abbia interagito con le questioni di genere e le lotte per i diritti delle donne.

Un elemento innovativo della mostra è l’introduzione di didascalie interattive, che permetteranno ai visitatori di approfondire ulteriormente i contenuti e comprendere meglio il contesto di ciascun pezzo esposto. Questa caratteristica rende l’esperienza espositiva più coinvolgente, attrattiva anche per chi potrebbe non avere una preparazione specifica nel campo della moda o della storia.

Il commento di Franco Magnani

Franco Magnani, presidente di Fondazione Cariparma, ha sottolineato l’importanza della mostra nel contesto della storia locale, affermando come la manifattura e l’industrializzazione siano stati elementi fondamentali per la moda in Italia. La rappresentazione di Parma in questa narrazione è particolarmente significativa, poiché la città ha vissuto storie di opulenza e invisibilità al centro della creazione di prodotti di moda.

Magnani ha voluto evidenziare come, attraverso le opere esposte, venga messo in risalto il duplice aspetto di questo settore: da un lato, la celebrazione del cambiamento nei costumi; dall’altro, la necessità di riaffermare il valore della lotta per i diritti delle donne e il loro percorso di accettazione sociale. La mostra può dunque essere vista come un tributo ai progressi ottenuti e alle sfide ancora da affrontare.

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