La firma della partnership platform: un passo chiave per lo sviluppo sostenibile e la celebrazione italiana negli stati uniti

La firma della partnership platform: un passo chiave per lo sviluppo sostenibile e la celebrazione italiana negli stati uniti

La partnership platform firmata da otto stati, OCSE e CIO rafforza il ruolo delle amministrazioni locali nello sviluppo sostenibile, valorizzando il contributo italiano e i legami con la comunità italoamericana negli Stati Uniti.
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Otto stati, tra cui l'Italia, insieme a OCSE e CIO, hanno firmato la partnership platform per promuovere lo sviluppo sostenibile a livello locale, valorizzando il ruolo di regioni e comuni. La missione negli Stati Uniti ha inoltre celebrato i 70 anni dell’Italia all’ONU e il legame con la comunità italoamericana. - Gaeta.it

La firma della partnership platform da parte di otto stati e due organizzazioni internazionali, OCSE e CIO, segna un momento cruciale nel percorso verso l’agenda 2030. Questo accordo rafforza il ruolo delle amministrazioni locali, da regioni a comuni, nello sviluppo sostenibile. Al centro di questa iniziativa c’è anche un forte legame con la comunità italiana residente negli Stati Uniti, riconosciuta durante eventi che ricordano traguardi storici come i 70 anni dell’adesione italiana all’ONU e i 50 della National Italian American Foundation.

La partnership platform e il ruolo degli stati e delle organizzazioni internazionali

La partnership platform è stata firmata a fine 2024 da otto stati insieme all’OCSE e al CIO, due organizzazioni chiave per la cooperazione globale. L’obiettivo principale dell’intesa riguarda la promozione di strategie di sviluppo sostenibile, seguendo le indicazioni fissate dall’agenda 2030 delle Nazioni Unite. Questa piattaforma vuole valorizzare gli enti territoriali, come regioni e comuni, capaci di gestire progetti e iniziative concrete sul territorio, per superare vecchi modelli centralizzati. La presenza di organismi come l’OCSE assicura un coordinamento efficace delle attività, favorendo il confronto tra paesi con esperienze diverse. In particolare, l’Italia, tra i primi firmatari, vuole spingere il proprio modello di partecipazione locale, valorizzando i territori come motori di sviluppo. La collaborazione con il CIO consente di integrare aspetti sociali e culturali nel quadro dello sviluppo sostenibile, aprendo nuove possibilità per iniziative pubbliche e private. Questa prima adesione di stati e organizzazioni rappresenta un vero e proprio trampolino per futuri accordi multilaterali.

L’importanza del contributo italiano alla piattaforma e la centralità dei territori

L’Italia, con la sua firma, si colloca in un ruolo di rilievo all’interno della partnership platform, sottolineando l’importanza delle amministrazioni locali nel proporre e realizzare percorsi di sviluppo sostenibile. Le regioni italiane, la cui diversità sociale e culturale è significativa, possono così entrare in un circuito internazionale di scambi e supporti, favorendo soluzioni mirate ai bisogni degli abitanti. Anche i comuni, spesso in prima linea nella gestione di servizi e progetti ambientali, trovano così una nuova dimensione per confrontarsi e ricevere sostegno. Questa iniziativa riconosce la responsabilità concreta dei territori verso temi come l’ambiente, il benessere sociale e l’equità economica. Le esperienze italiane in campo ambientale e culturale, spesso legate a esperienze di rigenerazione urbana e sociale, avranno una vetrina internazionale. L’adesione alla piattaforma contribuisce al rilancio dell’immagine italiana come protagonista di politiche sostenibili inclusive, non solo a livello nazionale ma nel contesto globale.

La missione negli stati uniti e la celebrazione dei 70 anni dell’adesione all’onu

Il presidente dell’ASI, Claudio Barbaro, ha ricordato su social la sua partecipazione alla missione negli Stati Uniti, spiegando quanto sia stata intensa l’esperienza vissuta durante gli eventi celebrativi. Il 2024 ha segnato i 70 anni dell’ingresso dell’Italia nell’ONU, una ricorrenza significativa per la diplomazia e la politica estera italiana. Durante la cerimonia, organizzata in collaborazione con la National Italian American Foundation, si è sottolineato il legame storico e culturale tra Italia e comunità italoamericana, presente negli Stati Uniti da generazioni. Barbaro ha citato l’emozione di incontrare molti connazionali, riaffermando il senso di appartenenza e l’importanza del ruolo identitario che questa comunità mantiene da oltre un secolo. Le celebrazioni hanno offerto anche uno spazio per ricordare la fondazione cinquantenaria della National Italian American Foundation, punto di riferimento per la cultura e la solidarietà italoamericana.

Ricordi personali: dalla migrazione del nonno al legame con nino benvenuti

La partecipazione della delegazione italiana negli Stati Uniti ha riservato a Claudio Barbaro momenti di forte impatto emotivo. Il presidente ASI ha raccontato la storia del nonno emigrato in America nel 1920, la cui sorte rimane in parte sconosciuta, un tema condiviso da molte famiglie italiane con esperienze d’emigrazione. Questi ricordi famigliari accompagnano da sempre la vita di molti italoamericani. Barbaro ha aggiunto un aneddoto legato a Nino Benvenuti, leggenda del pugilato e simbolo per tanti italiani negli Stati Uniti. Il match del 17 aprile 1967 al Madison Square Garden contro Emile Griffith, seguito da milioni di italiani attraverso la radio, rappresenta un momento di orgoglio collettivo per la comunità. La presenza di ventimila connazionali sugli spalti quella notte ha rafforzato un senso di unità e riscatto. I ricordi condivisi con Benvenuti, che ha rievocato spesso quell’incontro, mostrano come lo sport abbia contribuito a legare culture e a dare voce a una diaspora lontana dalla madrepatria.

Il ritorno a roma carico di emozioni dopo la missione negli stati uniti

Al termine della missione negli Stati Uniti, Claudio Barbaro è tornato a Roma con una serie di emozioni intense. La combinazione di impegni istituzionali legati alla partnership platform e momenti personali legati ai ricordi familiari e culturali ha segnato una tappa importante nel suo percorso. L’incontro con connazionali e le celebrazioni hanno rafforzato il senso di legame tra Italia e italoamericani, uno tra i più significativi capitali culturali fuori della penisola. Barbaro ha impiegato questa esperienza per rilanciare l’attenzione sui processi di sviluppo sostenibile, ribadendo l’importanza del ruolo delle comunità, italiane ovunque si trovino. Questa missione si inserisce nel contesto di una presenza italiana che continua a essere viva e operante nel mondo, sia a livello istituzionale sia dal punto di vista della memoria storica e culturale.

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