la festa dell'Unità di Bologna lascia il parco nord e si sposta al parco Maurizio Cevenini di Borgo Panigale

la festa dell’Unità di Bologna lascia il parco nord e si sposta al parco Maurizio Cevenini di Borgo Panigale

La festa dell’Unità di Bologna si sposta dal parco nord al parco Maurizio Cevenini a Borgo Panigale nel 2025, segnando un cambiamento storico legato a riqualificazioni urbane e riorganizzazione politica.
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La storica festa dell’Unità di Bologna si sposta dal Parco Nord al Parco Maurizio Cevenini di Borgo Panigale a partire dall’estate 2025, segnando un cambiamento importante legato a lavori urbanistici e a una riorganizzazione degli spazi politici cittadini. - Gaeta.it

La storica festa dell’Unità di Bologna si prepara a cambiare sede. Dopo decenni nel parco nord, quest’evento politico e culturale si sposta al parco Maurizio Cevenini, a Borgo Panigale. Un passaggio che segna la fine di un’era per uno degli appuntamenti più radicati nella città e nella storia politica italiana recente.

Il parco nord lascia spazio alla riqualificazione e ai lavori del passante autostradale

Il parco nord, location storica della festa, non ospiterà più la manifestazione a partire dall’estate 2025. Questo cambiamento fa parte di un progetto di riqualificazione dell’area che riguarda vari interventi urbanistici. Tra questi spicca il progetto del passante autostradale di Bologna, un’opera ancora incerta nel suo sviluppo definitivo.

Il parco nord aveva ospitato la festa anche nel 2024, nonostante fosse previsto lo spostamento già dal 2023, per via di lungaggini legate ai lavori di ristrutturazione e alle scelte urbanistiche. Quest’area, oltre ad essere un importante polmone verde, rappresentava un simbolo per la politica italiana di sinistra, con una lunga storia di eventi culturali e incontri politici.

Un luogo simbolo per la politica e la cultura bolognese dal dopoguerra a oggi

La festa dell’Unità a parco nord ha visto la partecipazione di tutte le principali figure della sinistra, ma non sono mancati leader di altri partiti, ospiti internazionali, artisti e intellettuali. È stato un punto di ritrovo cruciale per tutta la scena politica e culturale nazionale, frequentato da chi ha animato le vicende pubbliche degli ultimi cinquant’anni.

Tra i momenti più significativi legati a questo spazio c’è la presenza di Elly Schlein, attuale segretaria del Pd, che ha fatto i suoi primi passi in politica proprio durante le edizioni di questa festa. Il parco nord resta una pagina importante nelle vicende politiche e sociali di Bologna e dell’Italia, un angolo dove si sono intrecciate storie di impegno civile e partecipazione democratica.

Il parco Maurizio Cevenini: una nuova casa per la festa e un omaggio a un protagonista della politica locale

La scelta della nuova sede, il parco Maurizio Cevenini di Borgo Panigale, è stata confermata dalla segretaria bolognese del Pd, Federica Mazzoni. Si tratta di un’area di dimensioni più contenute rispetto al parco nord, coerente con il trend degli ultimi anni che ha visto una riduzione progressiva degli spazi dedicati alla festa.

Il parco porta il nome di Maurizio Cevenini, figura molto amata nel Pd bolognese, scomparso nel 2012. Cevenini aveva legato gran parte della sua attività politica proprio alle feste dell’Unità, rendendo il luogo un riconoscimento alla sua memoria e al suo impegno. La rinascita della festa in questo spazio suggerisce un passaggio simbolico oltre che logistico, in armonia con la storia del partito e del territorio.

Date dell’evento e sviluppi sul patrimonio dei circoli ex Pci

La prossima edizione della festa si terrà dal 29 agosto al 21 settembre 2025. Federica Mazzoni ha anche annunciato l’esito della trattativa con la Fondazione 2000, proprietaria del patrimonio legato all’ex Pci-Ds. Venticinque sedi legate a questo patrimonio storico verranno dismesse.

Tra queste spicca il circolo Galvani, che ha avuto tra i suoi iscritti Romano Prodi. La scelta di ridurre così il numero delle sedi segna una svolta nelle dinamiche organizzative e nella gestione degli spazi politici tradizionali. È un passaggio che può incidere sul modo in cui si raccolgono e si coordinano le energie politiche e culturali del territorio.

Questa riorganizzazione dei luoghi della politica a Bologna indica un presente che guarda a nuove configurazioni, pur mantenendo un forte legame con il passato. La festa dell’Unità si prepara così ad affrontare una nuova fase, verso una dimensione diversa e più ridotta, ma non per questo meno significativa per chi continua a seguire da vicino la vita del partito e della città.

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