La ventesima edizione della festa del cinema di roma si svolgerà dal 15 al 26 ottobre 2024 all’auditorium parco della musica e in vari spazi della città. La manifestazione presenta una selezione ampia, con oltre 150 film provenienti da 38 paesi, spaziando da opere prime e indipendenti fino a titoli per un pubblico più vasto. Il festival si conferma anche come momento di riflessione su tematiche attuali, come conflitti globali e storie reali, inserendo inoltre numerosi documentari e film a sfondo musicale.
un concorso ricco e variegato con la presenza di paola cortellesi come presidente di giuria
La sezione concorso, denominata progressive, propone diciotto film con una forte presenza italiana: quattro titoli nazionali affrontano storie di cronaca e riflessioni intime. Tra questi si segnala 40 secondi di vincenzo alfieri, che ricostruisce la giornata precedente l’omicidio di willy monteiro duarte, episodio che ha scosso l’opinione pubblica italiana. Gli occhi degli altri di andrea de sica racconta invece il delitto casati stampa, con interpreti quali filippo timi e jasmine trinca. Il documentario roberto rossellini, più di una vita, nasce da una collaborazione di diversi registi e mira a raccontare la figura del celebre maestro del cinema neorealista. sciatu nostro di leandro picarella si concentra invece sull’amicizia tra due bambini in un’ambientazione isolana mediterranea.
Tra i grandi nomi annunciati nella rassegna spiccano la star jennifer lawrence con die my love, diretto da lynne ramsay, e il cast di dracula. l’amore perduto di luc besson, che include volti internazionali come caleb landry jones e christoph waltz, oltre a giovani attrici italiane quali matilda de angelis. Questa varietà di proposte dimostra l’intento del festival di coniugare cinema d’autore e produzioni con un richiamo più popolare.
Musica protagonista con documentari dedicati a icone e artisti contemporanei
La musica occupa uno spazio rilevante nel programma. Tra i documentari spicca la chitarra nella roccia – lucio corsi dal vivo all’abbazia di san galgano, realizzato da tommaso ottomano, che offre un ritratto intimo del cantautore. rino gaetano sempre più blu, di giorgio verdelli e luca rea, riporta alla luce la figura del cantautore romano, mentre it’s never over, jeff buckley di amy berg propone nuove prospettive sulla morte dell’artista statunitense.
Un tributo particolare è riservato a giovanni allevi con allevi back to life di simone valentini, che documenta la lotta contro una grave malattia del pianista. Anche il rapper willie peyote sarà protagonista nel documentario elegia sabauda di enrico bisi. Per questa edizione, inoltre, è stata introdotta una nuova sezione che prevede un premio dedicato al miglior documentario, con una giuria guidata da alexander nanau, noto direttore della fotografia e produttore rumeno.
Riflessioni sui conflitti contemporanei con film e documentari da aree di guerra
Tra le scelte più significative figurano diverse opere che affrontano temi legati a conflitti e crisi internazionali. put your soul on your hand and walk di sepideh farsi è un documentario sull’esperienza nella striscia di gaza sotto i bombardamenti, mentre once upon a time in gaza dei fratelli arab e tarzan nasser racconta la vita nella città distrutta dal 2007.
Il film 2000 meters to andriivka di mstyslav chernov si concentra sulla realtà in ucraina, portando alla luce aspetti della guerra che coinvolge il paese. Queste opere offrono uno sguardo diretto e crudo sui conflitti in corso, inserendo nella programmazione del festival l’attenzione alla cronaca contemporanea attraverso i racconti visivi.
La festa del cinema più diffusa sul territorio romano con nuovi luoghi coinvolti
La dimensione territoriale del festival assume una particolare importanza in questa edizione. Oltre all’auditorium parco della musica, si aggiungono numerosi spazi come il maxxi, il teatro olimpico, via condotti, il teatro della cometa, il cinema giulio cesare e la sede della roma lazio film commission.
Si amplia anche il cosiddetto “secondo distretto”, che comprende la casa del cinema e l’area limitrofa di via veneto, estendendosi fino a castel sant’angelo. Questa distribuzione capillare rende il festival una vera festa di quartiere che coinvolge un numero crescente di spettatori, amplificando il contatto diretto con il pubblico romano.
Tra le produzioni in programma figura un film dedicato ad anna magnani, figura simbolo del cinema romano, diretto da monica guerritore al suo debutto da regista. Il coinvolgimento della città emerge quindi anche come impegno culturale e storico verso figure che hanno segnato un’epoca.
Nuove iniziative e riconoscimenti per una festa ancora aperta al futuro
La direttrice artistica paola malanga segnala come la linea editoriale del festival sia rimasta coerente negli anni, mostrando però aperture verso nuove idee. Il progetto industry lifetime achievement award assegnerà un premio a david puttnam, segnalando l’impegno verso il legame tra cinema e settore produttivo.
In contemporanea la creazione di un premio dedicato ai documentari rappresenta un passo verso una maggiore valorizzazione di questo genere, che ha un ruolo crescente nell’offerta del festival. L’attenzione si concentra su storie autentiche e su voci emergenti che trovano nella festa un palcoscenico importante.
La ventesima edizione della festa del cinema di roma promette dunque una proposta ricca e diversificata, che spazia tra intrattenimento, musica, impegno civile e riflessioni culturali, sostenuta da una forte presenza nella città e da un pubblico sempre più attento e partecipe.