La recente direttiva dell’Unione Europea sui pacchetti turistici sta suscitando preoccupazioni tra gli operatori del settore, con Pier Ezhaya, presidente di Astoi, che non esita a esprimere il suo disappunto. La nuova normativa, secondo Ezhaya, rischia di danneggiare irreparabilmente il turismo organizzato, aprendo a conseguenze potenzialmente disastrose per l’intero comparto.
L’allerta del presidente di Astoi
Pier Ezhaya non usa mezzi termini nel definire la proposta della Commissione Europea come una delle più problematiche mai elaborate in materia di turismo. Nel suo comunicato, lancia un accorato appello, sottolineando come questa direttiva potrebbe essere la causa di una vera e propria crisi all’interno del settore turistico. Complice l’ormai colma della pazienza degli operatori, Ezhaya fa notare che le misure contenute nella proposta possono portare a un aumento del divario tra i vari operatori, colpendo in modo quasi esclusivo le piccole e medie imprese di turismo organizzato. Se tali regole venissero applicate, l’Italia, in quanto membro dell’Unione Europea, potrebbe trovarsi costretta a violare tali normative per tutelare le proprie imprese, risultando in una serie di cause legali che rischierebbero di inondare i tribunali.
Il vaso è colmo: le ragioni di una posizione forte
Ezhaya spiega che la situazione attuale è insostenibile e che la fiducia nel turismo organizzato è a un punto critico. La crescente pressione normativa, a suo avviso, pregiudica il livello di protezione già assicurato ai consumatori, rimettendo in discussione quelli che sono già diritti consolidati. In questo scenario, la questione centrale resta perché sia così semplice colpire un’industria che offre un servizio fondamentale al cittadino viaggiatore. A detta del presidente di Astoi, l’Unione Europea sembrerebbe non avere il coraggio di affrontare temi più complessi e crunchy anziché mirare a un settore come quello del turismo organizzato.
La proposta di modifica della direttiva pacchetti
Un altro punto su cui Pier Ezhaya si sofferma è il “Draft Report” presentato in Parlamento dall’eurodeputato maltese Alex Agius Saliba, che ha sollevato molte criticità. Ezhaya definisce la proposta come inconcepibile, non tenendo nel debito conto le esigenze e le voci degli operatori turistici. Secondo le sue parole, questa mancanza di attenzione e il focus su misure che favoriscono le compagnie più grandi potrebbero significare il canto del cigno per numerosi operatori del turismo organizzato.
La posizione di Ezhaya esprime non solo un punto di vista personale, ma rappresenta un coro di voci all’interno del settore che avvertono con urgenza sulla necessità di una revisione della proposta, pena la catastrofe per un settore già provato da anni di turbolenze e sfide. Infine, con questo appello, si auspica che ci sia un’inversione di tendenza in grado di riportare stabilità e crescita a un settore che, nonostante tutto, ha ancora tanto da offrire ai viaggiatori di tutta Europa.