Il dibattito sull’alimentazione umana continua a suscitare interesse e attenzione, con particolari riflessioni sulla nostra natura onnivora. Recentemente, Juan Pascual, veterinario e autore del libro “Perché essere onnivori”, ha offerto nuove prospettive sull’importanza di mangiare carne, vegetali e altri alimenti. La sua analisi si è svolta nel contesto dell’evento ‘Cosa significa mangiare secondo natura?’ a Roma, dove ha trattato sia aspetti evolutivi che ecologici legati a questa scelta alimentare.
L’evoluzione dell’uomo e la dieta onnivora
Il percorso evolutivo dell’Homo Erectus, un antenato diretto dell’Homo Sapiens, risale a circa 2,6 milioni di anni fa. In questo lasso di tempo, il nostro predecessore ha sviluppato l’abitudine di consumare carne, un cambiamento cruciale che ha influenzato non solo la nostra dieta, ma anche il nostro sviluppo fisico e cognitivo. La carne ha fornito nutrienti essenziali, favorendo la crescita del cervello e contribuendo a una maggiore capacità di adattamento agli ambienti mutevoli.
Pascual evidenzia come il consumo di carne, assieme ad altri alimenti come le uova e i vegetali, sia una chiave fondamentale della nostra evoluzione. Questo approccio onnivoro ha permesso agli esseri umani di diversificare la propria alimentazione, rispondendo alle esigenze nutrizionali in maniera più flessibile. L’alimentazione varia, che comprende fonti proteiche animali e vegetali, ha dunque avuto un ruolo decisivo nel plasmare la nostra specie e le sue capacità.
Le ricerche scientifiche confermano che la nostra anatomia, dalla dentatura alla digestione, è progettata per sostenere una dieta onnivora. Anche se nel corso della storia recente gli stili di vita e le preferenze alimentari sono cambiati, la predisposizione agli alimenti di origine animale resta una caratteristica distintiva del genere umano. Questo aspetto non deve essere trascurato, poiché influisce sulla salute individuale e collettiva.
Il ruolo degli allevamenti nella società contemporanea
Juan Pascual sottolinea che gli allevamenti giocano un ruolo essenziale non solo per la produzione alimentare, ma anche per questioni ecologiche. Gli animali da allevamento, infatti, consumano una grande quantità di prodotti sub-vegetali, come scarti di frutta e verdura, che non sono adatti al consumo umano. Se non fossero trasformati in carne attraverso l’allevamento, questi scarti contribuirebbero a un significativo impatto ambientale.
L’allevamento sostenibile può ridurre l’impatto degli scarti alimentari e favorire un ciclo di utilizzo delle risorse. Attraverso il consumo di questi prodotti non utilizzabili, gli animali contribuiscono a un modello di economia circolare, dove nulla viene sprecato. Questa idea di valorizzare anche le risorse scartate diventa cruciale in un contesto di crescente attenzione verso l’ecologia e la sostenibilità.
Inoltre, Pascual evidenzia l’aspetto sociale degli allevamenti. La produzione animale offre lavoro e sostentamento a migliaia di famiglie e comunità. Questi sistemi di agricoltura non solo supportano l’economia locale, ma anche la cultura gastronomica, legando le tradizioni locali al consumo di alimenti freschi e di qualità.
L’argomento dell’alimentazione onnivora e il ruolo degli allevamenti restano al centro di un dialogo importante, che ha implicazioni dirette per la salute umana e il benessere del pianeta. Le affermazioni e le scoperte di esperti come Juan Pascual ci invitano a riflettere sulle nostre scelte alimentari e sul significato profondo di ciò che mangiamo.
Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Sara Gatti