La Cuisine de Mariam: un'iniziativa di solidarietà a Beirut per affrontare povertà e crisi

La Cuisine de Mariam: un’iniziativa di solidarietà a Beirut per affrontare povertà e crisi

Cuisine de Mariam, avviata dopo l’esplosione del porto di Beirut, offre pasti caldi e supporto psicologico a poveri e rifugiati, trasformando la crisi in un’opportunità di aiuto comunitario.
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La Cuisine de Mariam: un'iniziativa di solidarietà a Beirut per affrontare povertà e crisi - Gaeta.it

La storia di Cuisine de Mariam rappresenta un faro di speranza e umanità a Beirut. Questo progetto è emerso dopo l’esplosione devastante del porto, e offre pasti caldi a chi si trova in difficoltà, tra cui poveri e rifugiati. Grazie al lavoro instancabile di un sacerdote e della sua moglie, insieme al supporto di volontari e donatori, sono riusciti a trasformare una crisi in un’opportunità per nutrire e sostenere quelli che ne hanno più bisogno.

L’inizio di un progetto caritativo dopo l’esplosione del porto

Il 4 agosto 2020, un’esplosione catastrofica ha colpito il porto di Beirut, causando devastazione e lasciando molte persone senza casa e senza mezzi di sussistenza. In questo contesto di emergenza, il sacerdote maronita Hani Tawk e sua moglie Dounia hanno reagito in modo tempestivo, portando un pentolone in strada per preparare pasti caldi per i volontari e le famiglie colpite. Questo gesto spontaneo ha segnato l’inizio di Cuisine de Mariam, un’iniziativa che mira a fornire un pasto quotidiano a chi affronta la fame e la povertà.

Da quel momento, il progetto è cresciuto a dismisura, superando le aspettative iniziali. I pasti sono inizialmente serviti per strada, ma dopo venticinque giorni di distribuzione all’aperto, è stato necessario cercare una sede più adeguata. Hani e Dounia hanno trovato un archiviot intaccato dalla distruzione e, grazie a molteplici donazioni, sono riusciti a riallestirlo come cucina.

Crescita dell’iniziativa: pasti e supporto alle comunità vulnerabili

La giovanissima iniziativa è rapidamente diventata un punto di riferimento per molte persone in difficoltà. Attualmente, Cuisine de Mariam distribuisce circa 25.000 pasti al mese, con picchi di 5.000 pasti al giorno durante periodi di crisi aggravata. Hani e Dounia lavorano incessantemente, giorno e notte, definendo con passione la loro missione di fornire un rifugio e un aiuto tangibile a chi è sconvolto dalla guerra e dalla miseria.

Il progetto non si limita soltanto alla distribuzione di cibo. Infatti, negli ultimi anni, si è evoluto in una vera rete di sostegno per coloro che lottano con le conseguenze psicologiche della crisi libanese. Hani e Dounia coinvolgono anche i loro quattro figli, che si uniscono ad ogni iniziativa, apportando un contributo concreto nella preparazione dei pasti e nella logistica. Questo approccio familiare ha reso l’esperienza ancora più significativa e ha tradotto il dolore in azioni positive.

Supporto psicologico e coinvolgimento dei volontari

Con la crescita del progetto, Dounia ha deciso di ampliare il tipo di aiuto offerto. Ha avviato sessioni di supporto psicologico per adulti e bambini, poiché il Libano non prevede un sistema di previdenza sociale in grado di coprire le esigenze terapeutiche della sua popolazione. La gente di Beirut sta affrontando sfide immense, tra cui traumi e sindromi post-traumatiche, e Dounia si è proposta di creare ambulatori gratuiti per aiutare chi ne ha bisogno.

La redazione di queste attività si basa sul supporto degli oltre duecento volontari che si uniscono a Cuisine de Mariam. Questo gruppo di persone, spinto dall’emotività e dalla solidarietà, lavora ogni giorno per garantire che nessuno rimanga indietro. La varietà dei pasti serviti è ampia, includendo specialità locali e piatti internazionali, sempre con l’intento di soddisfare le diverse esigenze e gusti di una comunità variegata.

Donazioni e comunità in supporto del progetto

La riuscita di questo progetto caritativo è favorita non solo dal lavoro instancabile di Hani, Dounia e dei loro figli, ma anche da un folto gruppo di supporter. L’iniziale sostegno dell’associazione L’œuvre d’Orient è stata essenziale, così come gli aiuti provenienti da diverse altre organizzazioni, tra cui la Fondazione CMA-CGM, uno dei principali gruppi di trasporto globali.

Le donazioni non si limitano solo a queste grandi entità, ma includono anche supporto da parte di singoli cittadini, che hanno scelto di contribuire attivamente a questa missione. Hani e Dounia descrivono il sostegno della comunità come un vero e proprio miracolo, capace di alimentare la speranza in mezzo alla disperazione.

L’ambizione di una cucina mobile per raggiungere i più bisognosi

Oltre alla cucina fissa, il duo ha intrapreso una nuova avventura investendo nella creazione di una cucina mobile. Questo progetto mira a portare i pasti nei villaggi più lontani e nei luoghi gravitati dalla guerra. Grazie a questa opportunità, sono in grado di preparare fino a mille pasti giornalieri, raggiungendo anche le aree più invise ai tempi di emergenza.

Il sogno di Hani e Dounia è quello di espandere ulteriormente la loro opera. Non si tratta solo di restare bloccati a Beirut; desiderano viaggiare e incontrare persone, portando aiuto e supporto là dove ce n’è più bisogno. Con questa visione ambiziosa, si preparano a continuare un’opera che ha già profondamente toccato la vita di molti.

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