La situazione economica nelle Marche si fa sempre più drammatica mentre i membri della giunta Acquaroli e il governo Meloni vengono accusati di immobilismo e incapacità. La segretaria del Partito Democratico Chantal Bomprezzi si fa portavoce di una situazione allarmante, indicando come la crisi industriale, il declino imprenditoriale e i pesanti tagli agli atenei stiano compromettendo il futuro della regione. I lavoratori, a fronte di enormi difficoltà, si ritrovano abbandonati da chi dovrebbe invece sostenerli.
Crisi industriale e povertà dilagante
Chantal Bomprezzi alza la voce contro quello che definisce il “collasso” della regione. Secondo la segretaria, le famiglie marchigiane vivono in una condizione di povertà diffusa, che si aggrava ogni giorno con la chiusura di imprese che avviene a ritmi preoccupanti. Le testimonianze di lavoratori della Beko Europe sono emblematiche: questi professionisti sono stati lasciati a se stessi, mentre il Ministero dello Sviluppo si è lavato le mani di fronte alla situazione.
Le cifre parlano chiaro; i dati della Camera di Commercio evidenziano un calo allarmante, con oltre 14.700 imprese già perse dal 2021. Questo segna un declino cinque volte più rapido rispetto alla media nazionale. I settori più colpiti sono quelli del commercio, del manifatturiero e delle costruzioni, aree vitali per l’economia marchigiana. Di fronte a questo scenario complesso, la giunta Acquaroli viene tacciata di incapacità di difendere il proprio territorio.
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Il futuro dell’università marchigiana a rischio
Un altro aspetto critico che Bomprezzi sottolinea è rappresentato dai tagli agli atenei marchigiani. Questi provvedimenti rischiano di compromettere gravemente il sistema universitario regionale. La conseguenza sarà la carenza di supporto per le imprese locali, che dipendono fortemente dalla ricerca e dall’innovazione per competere nel mercato. L’università è spesso un incubatore di idee e talenti, e la sua riduzione rappresenta un colpo duro per le Marche, private così di risorse fondamentali per il progresso economico.
Questo quadro non fa che amplificare l’idea del fallimento della giunta Acquaroli e del governo Meloni, che sembrano proseguire su una strada di progressivo abbandono. La sensazione è che non ci siano progetti concreti né piani a lungo termine per affrontare tali sfide.
Un nuovo patto per lo sviluppo
In un contesto così allarmante, il Partito Democratico Marche lancia un invito deciso per una “svolta immediata”. È chiaro che serve una nuova ricetta per affrontare le problematiche esistenti. Bomprezzi propone un grande patto per lo sviluppo, un progetto condiviso che raggruppi lavoratori, imprese, associazioni di categoria, sindacati, il terzo settore e l’università.
Il messaggio è forte e chiaro: il futuro delle Marche è legato alla capacità di unire le diverse forze presenti sul territorio. Solo così sarà possibile sviluppare una visione strategica e ambiziosa per il rilancio economico della regione. La segretaria del PD annuncia già l’organizzazione di un’assemblea regionale dei Segretari di Circolo, programmata per il 15 dicembre ad Ancona.
L’appello al confronto e la richiesta di trasparenza
La critica verso l’operato di Meloni e Acquaroli non si ferma all’inefficienza. Bomprezzi evidenzia anche la mancanza di dialogo e di confronto da parte delle istituzioni. L’impressione è che i vertici stiano “chiusi nei palazzi”, temendo il confronto diretto con i cittadini. Tale assenza di comunicazione non è solo un errore politico, ma anche una mancanza di rispetto verso le problematiche quotidiane che le persone si trovano ad affrontare.
Le segnalazioni di un possibile rinvio delle elezioni regionali al 2026 amplificano ulteriormente il rischio di isolamento della giunta, adagiate su una gestione che non si confronta con le reali necessità di una regione in preda alla crisi. Le Marche meritano un governo capace di ascoltare e operare, e il Partito Democratico si sta mobilitando affinché questo avvenga.
L’auspicio è che la regione possa intraprendere un percorso di crescita concreta e innovativa, restituendo fiducia e speranza a tutti i marchigiani.