La crescita dell’economia dell’usato in Italia: oltre 27 miliardi di euro generati nel 2024

La crescita dell’economia dell’usato in Italia: oltre 27 miliardi di euro generati nel 2024

Nel 2024, il mercato dell’usato coinvolge il 63% degli italiani con un valore di 27 miliardi di euro, trainato dalla crescita delle compravendite online e dalle categorie veicoli, casa & persona ed elettronica.
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Nel 2024 oltre il 60% degli italiani ha comprato o venduto oggetti usati, con un mercato da 27 miliardi di euro in crescita, dominato dalle piattaforme online che superano l’offline in valore e diffusione. - Gaeta.it

L’usato ha ormai conquistato spazio decisivo nei consumi degli italiani. Nel 2024, più di 6 persone su 10 hanno comprato o venduto oggetti di seconda mano, segnando una nuova fase di diffusione di questa pratica. I dati dall’undicesima edizione dell’Osservatorio Second Hand Economy, condotta da Bva Doxa per Subito, mostrano come la compravendita dell’usato rappresenti un fenomeno che coinvolge una larga fetta della popolazione e genera un impatto economico ampio, sempre più legato alla circolarità e alla sostenibilità. Ecco i dettagli delle dinamiche che muovono questo mercato, le categorie più attive e i motivi che spingono italiani a scegliere il riuso.

Il peso dell’economia dell’usato nella vita degli italiani nel 2024

La percentuale di italiani che hanno avuto a che fare con oggetti usati è cresciuta dal 44% osservato nel 2015 al 63% del 2024. Un aumento costante che racconta di una realtà ormai radicata nelle abitudini quotidiane. L’usato rappresenta una modalità di consumo alternativa, distribuita e circolare, che coinvolge 27,2 milioni di persone solo nell’ultimo anno. Il valore economico complessivo sfiora i 27 miliardi di euro, un livello mai toccato prima, in aumento di un miliardo rispetto all’anno precedente, e corrisponde all’1,2% del prodotto interno lordo italiano.

Una fetta rilevante di questa cifra arriva dall’attività online, che per la prima volta supera l’usato offline in termini di valore commerciale. Chi sceglie la piattaforma digitale lo fa soprattutto per la velocità nella ricerca e nella vendita , per la disponibilità 24 ore su 24 e la possibilità di gestire l’attività dovunque . Il 69% degli italiani ha utilizzato canali digitali per la compravendita nel corso del 2024. Questa tendenza si conferma ormai da anni e prende sempre più piede come forma normale di acquisto e vendita.

L’ascesa dell’online tra compravendita e servizi della second hand economy

L’online non solo cresce in numero di utenti, ma si espande anche in termini di valore delle transazioni. Giuseppe Pasceri, amministratore delegato di Subito.it, ha evidenziato come il web abbia superato l’offline anche nelle vendite a valore, con un incremento di 1,4 miliardi di euro rispetto al 2023. La piattaforma di Subito registra in media 2,6 milioni di utenti attivi al giorno nel 2024, un aumento del 5,7% rispetto all’anno precedente, e i dati dei primi mesi del 2025 mostrano picchi di oltre 2,8 milioni giornalieri.

Questi numeri mostrano come la seconda mano si stia avvicinando sempre più all’esperienza dell’e-commerce classico, offrendo risposte rapide e sicure alle esigenze dei consumatori. Il digitale permette una fruizione semplificata e più ampia, condizioni che hanno favorito la diffusione e reso il mercato dell’usato meno marginale rispetto al nuovo.

Le categorie merceologiche più rilevanti e le preferenze online degli italiani

Le categorie che generano maggior valore continuano a essere veicoli, con un giro d’affari di 10,8 miliardi di euro, sostanzialmente stabile rispetto al 2023. Al secondo posto si conferma “casa & persona” con 7,3 miliardi, che però ha mantenuto una crescita costante. La categoria elettronica raggiunge quota 5,2 miliardi con un incremento del 6%, mentre sport e hobby si fermano a 3,1 miliardi.

Quando si parla di compravendita online, ci sono categorie più attive: ‘casa & persona’ registra il 76% degli acquisti online, mostrando un aumento di 4 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Seguono sport & hobby con il 57% , elettronica al 43% e veicoli al 23%. Tra i prodotti più venduti online spiccano abbigliamento e accessori, che in cinque anni sono passati dal 22% al 43%. Altre categorie molto richieste sono libri e riviste e arredamento e casalinghi .

Il dinamismo delle vendite online

Sul fronte delle vendite, la dinamica è simile. ‘Casa & persona’ resta la categoria più scelta dai venditori con il 79%, seguita da sport & hobby , elettronica e veicoli . Per i prodotti più venduti l’abbigliamento e accessori si collocano al primo posto con il 49%, confermando la crescita mostrata negli acquisti. Arredamento e casalinghi e libri e riviste completano la top 3.

Motivazioni e valori legati alla scelta di acquistare e vendere usato

Le ragioni che spingono gli italiani verso l’usato restano piuttosto costanti. Chi compra punta sempre più al risparmio, con il 61% che lo indica come motivo principale, un aumento di 4 punti rispetto all’anno precedente. Per chi vende i motivi legati alla riduzione degli sprechi salgono al 42%, mentre chi punta al guadagno raggiunge il 37%, con un aumento di 4 punti percentuali.

Fra i valori legati alla second hand, nel 2024 “dare valore alle cose” si è affermato come principio centrale, citato dal 55% degli intervistati. Questo supera per la prima volta la sostenibilità che resta comunque al 54%. Si è affermata anche un’immagine più pragmatica dell’usato: metà delle persone la considera una scelta attuale e intelligente , mentre il 42% la vede come una concreta opportunità di risparmio o guadagno. Quest’ultimo valore si diffonde oltre la generazione più giovane, raggiungendo anche le fasce più adulte.

Dal punto di vista economico, il 58% degli italiani dichiara che acquistare usato ha migliorato la salute del bilancio familiare, con un risparmio medio percepito del 42% rispetto al nuovo. Per i venditori, l’impatto sul reddito è più limitato: solo il 14% ha segnalato un cambiamento significativo nelle entrate annuali, con un guadagno medio di 820 euro. Di questi soldi, oltre la metà sono stati messi da parte per far fronte alle spese familiari.

Il ruolo delle regioni italiane nella diffusione dell’usato e il predominio online

La Lombardia si conferma la regione italiana che ha generato il valore più alto nell’ambito dell’usato nel 2024, con 4,6 miliardi di euro. Lazio e Campania condividono il secondo posto, entrambe a quota 2,9 miliardi. Queste regioni si distinguono anche per l’ampia quota di transazioni svolte online, che rappresenta la parte più significativa del valore prodotto.

La Puglia merita una menzione speciale per la crescita registrata tra il 2023 e il 2024. Il giro d’affari è passato da 2,1 a 2,8 miliardi di euro, un aumento rilevante che mostra come anche territori del Sud stiano allineandosi alle dinamiche della seconda mano digitalizzata. Nel complesso, i dati regionali confermano il peso cruciale del canale online per l’evoluzione e la diffusione dell’usato in tutto il paese.

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