Un battibecco inaspettato ha animato le cronache locali di Bracciano, con il giornalista della Rai Gianluca Semprini al centro delle polemiche. Il conflitto ha preso avvio a causa di un loculo nel cimitero, dove è seppellita la sorella di Semprini. La questione si è complicata a seguito della mancanza di documentazione relativa al pagamento della concessione. Semprini ha espresso la sua indignazione attraverso alcune rare interviste rilasciate a Terzobinario e all’Adnkronos, evidenziando il suo disappunto nei confronti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Marco Crocicchi.
Le dichiarazioni di Gianluca Semprini
Non è la prima volta che Gianluca Semprini porta la sua voce sui problemi legati al loculo dove riposa sua sorella. Nel suo ultimo intervento, il giornalista ha messo in discussione la procedura seguita dall’ufficio cimiteriale di Bracciano. Secondo Semprini, è inaccettabile pensare che qualcuno possa accedere in maniera abusiva a un cimitero. “C’è un loculo in uso dal 1997 e ora non si trova il pagamento della concessione?” ha esclamato il giornalista, manifestando il suo scetticismo nei riguardi delle pratiche amministrative comunali.
“Se l’ufficio cimiteriale perde un documento, non è giusto che l’utente si trovi a dover rispondere a richieste economiche come quelle di 1.600 euro,” ha continuato Semprini. La sua denuncia si concentra non solo sul caso specifico, ma anche su una questione più ampia riguardante il rispetto della memoria dei defunti e il diritto dei familiari a prendersi cura delle tombe. Semprini ha chiarito che il suo non è un problema di soldi, ma di principio e di giustizia nei confronti della memoria di sua sorella e della propria madre.
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La posizione del Comune di Bracciano
Dalla parte del Comune, il sindaco Marco Crocicchi ha ritenuto opportuno rispondere alle accuse, spiegando la complessità della situazione. Tuttavia, il netto approccio di Semprini ha messo in luce delle incongruenze. “Il problema non è solo il pagamento di un contratto, ma la presenza stessa di mia sorella in quel loculo,” ha detto Semprini, rimarcando che, se le autorità comunali non riescono a recuperare il bollettino di pagamento, stanno compromettendo la sua memoria e quella della madre che ha sempre onorato il luogo di sepoltura.
Il sindaco Crocicchi ha dovuto affrontare domande dirette riguardo alla legittimità del loculo, e Semprini ha sfidato l’amministrazione a dimostrare la validità delle proprie affermazioni. “Se davvero non ci sono documenti, come è stata autorizzata la sepoltura di mia sorella? Se il contratto non esiste, perché non tirano fuori il corpo?” Questa domanda risuona come un’eco dolorosa di un affidamento tradito nei confronti delle istituzioni.
Il possibile ricorso legale
Con questa situazione sempre più tesa, Gianluca Semprini ha lasciato intendere la possibilità di un’azione legale nei confronti del Comune di Bracciano. Il giornalista sembra determinato a far valere i suoi diritti per garantire il rispetto della memoria di sua sorella, richiamando l’attenzione su come le amministrazioni comunali gestiscano documenti e concessioni nel delicato ambito dei cimiteri.
Integrare una questione così personale in un contesto legale può sembrare insolito, ma Semprini sembra pronto a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per ripristinare la dignità della sepoltura. Le sue parole trasmettono il senso di una lotta che va oltre il caso personale, toccando il tema dei diritti civili e della gestione errata del patrimonio pubblico.
Nei prossimi giorni, si attendono ulteriori sviluppi su questa controversia, mentre i cittadini di Bracciano osservano attentamente gli sviluppi di una vicenda che solleva interrogativi sulla trasparenza e l’efficacia dell’amministrazione locale.