La comunità di san lazzaro di savena ricorda brahim ait el hajjam, morto durante il lavoro in cantiere

La comunità di san lazzaro di savena ricorda brahim ait el hajjam, morto durante il lavoro in cantiere

Nel cantiere del campus kid a San Lazzaro di Savena si è commemorato Ibrahim Ait El Hajjam, imprenditore marocchino morto per malore sul lavoro; istituzioni e comunità richiamano alla sicurezza nei cantieri.
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A San Lazzaro di Savena è stata commemorata la memoria di Brahim Ait El Hajjam, imprenditore edile morto per un malore in cantiere, con un appello alla sicurezza sul lavoro e al rispetto per chi opera in edilizia. - Gaeta.it

Nel cantiere del nuovo polo scolastico campus kid, a san lazzaro di savena, si è svolta una commemorazione per brahim ait el hajjam, imprenditore edile di 47 anni di origine marocchina. L’uomo è stato colpito da un malore lunedì mentre lavorava sotto il sole e non ce l’ha fatta. Familiari, amici, colleghi e rappresentanti istituzionali si sono radunati per onorare la sua memoria nel luogo dove è avvenuto il tragico episodio.

La commemorazione al campus kid di san lazzaro di savena

Questa mattina, nel cantiere del campus kid, un gruppo raccolto ha reso omaggio a brahim ait el hajjam. Presente soprattutto il figlio maggiore, salah, di 19 anni, che ha mostrato il grande dolore per la perdita del padre. Anche altri fratelli e parenti erano al fianco di amici e colleghi, compresi rappresentanti delle istituzioni locali. Il momento si è svolto in un clima di forte commozione nel luogo del decesso dell’imprenditore.

La cerimonia è stata organizzata da yassine lafram, presidente dell’unione delle comunità islamiche d’italia. Per lui, questa memoria serve anche a non chiudere gli occhi davanti a una morte che interroga tutta la società. Durante la commemorazione, marilena pillati, sindaca di san lazzaro di savena, ha posato un mazzo di fiori nel punto esatto in cui brahim si è accasciato.

Il ruolo degli enti locali e i timori per la sicurezza nei cantieri

La sindaca pillati ha definito il dolore per questo evento come molto forte, condiviso da tutto il comune e dalle istituzioni presenti. Il luogo del lutto è diventato allo stesso tempo simbolo di un futuro da costruire, ma anche di una vita spezzata prima del tempo. La prima cittadina ha richiamato l’attenzione sulla necessità che i cantieri diventino ambienti in cui si lavora in sicurezza, con particolare cura per condizioni climatiche estreme e rigide misure di prevenzione.

Le verifiche sulle cause dell’incidente saranno condotte dalle autorità competenti. Per pillati, è fondamentale capire tutte le dinamiche ma sapendo che purtroppo brahim non potrà più tornare. La sindaca ha ribadito che la sicurezza sul lavoro resta nodo cruciale per futuri interventi e norme più stringenti. Il caso vuole riportare l’attenzione sulla tutela di chi svolge lavori pesanti come quello dell’edilizia.

Il ricordo della comunità marocchina e la dimensione sociale del lutto

L’evento ha raccolto anche la partecipazione della comunità marocchina presente sul territorio italiano, rappresentata dall’unione delle comunità islamiche d’italia. Il dolore per la perdita di brahim ha mostrato quanto questo episodio tocchi tanti strati sociali, dai colleghi di cantiere fino a chi conosceva l’uomo come imprenditore e padre di famiglia.

La piccola folla ha reso tangibile la stretta vicinanza alle persone più colpite dal lutto. L’attenzione non si è concentrata solo sulla morte, ma anche su un richiamo al rispetto del lavoro e all’attenzione necessaria affinché tragedie simili non si ripetano. Per chi lo conosceva era una persona che metteva impegno nel suo lavoro e che si è spenta in modo improvviso, sotto il sole di un normale giorno di lavoro nell’edilizia italiana.

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