Dal 2 al 6 ottobre, il prestigioso teatro Vascello di Roma ospiterà uno spettacolo dedicato alla storica compagnia ‘La compagnia dell’attore‘, fondata nel 1974 da Giancarlo Nanni e attualmente guidata da Manuela Kustermann. Questo evento non sarà solo un omaggio ai cinquant’anni di attività, ma rappresenterà anche un viaggio attraverso la memoria e la sperimentazione artistica di un’epoca che ha segnato profondamente il panorama teatrale italiano.
la storia di ‘la compagnia dell’attore’
La storia di ‘La compagnia dell’attore‘ è strettamente legata agli albori dell’innovazione teatrale in Italia, anch’essa parte di un movimento più ampio che si sviluppò negli anni ’70. La compagnia ebbe inizio nel teatrino di Porta Portese, un luogo emblematico conosciuto come ‘La Fede‘. Qui, Manuela Kustermann e Giancarlo Nanni, tra gli altri, hanno dato vita a un nuovo modo di fare teatro, abbandonando le convenzioni tradizionali e abbracciando un linguaggio innovativo e provocatorio. Questo approccio ha permesso di esplorare le possibilità di espressione artistica attraverso l’improvvisazione e l’interazione tra i membri della compagnia, creando opere che amalgamavano teatro, cinema, danza e arti visive.
Il debutto della compagnia si colloca in un periodo di intensa fermentazione culturale e sociale, in un’epoca in cui l’arte appariva come uno strumento per rivalutare la realtà e dare voce a nuove prospettive. Giancarlo Nanni, in particolare, si distinse per la sua capacità di integrare il suo background artistico nella sua pratica teatrale. Il suo lavoro si ispirava alle esperienze visive e figurative, influenzato dalla sua prima passione, la pittura. La cronaca racconta di come i suoi grandi quadri, esposti per strada, sparirono misteriosamente in una sola notte, simbolizzando forse il legame tra arte e vita.
il festeggiamento al vascello
Nel 2023, il Vascello diventa il palcoscenico di un tributo speciale intitolato ‘La Fabbrica dell’Attore: 50 anni di esistenza‘. Manuela Kustermann, in qualità di direttrice artistica, ha curato uno spettacolo che non segue la struttura tradizionale. Scenografie e coreografie si intrecceranno con documenti storici, ricordi personali e filmati rari, offrendo un’esperienza immersiva. Kustermann ha trascorso un periodo considerevole a scavare nei materiali d’archivio per costruire un racconto che celebri non solo il passato della compagnia ma anche il suo impatto sulla scena contemporanea.
Nel corso dello spettacolo, saranno presenti materiali inediti, tra cui un estratto del film restaurato che il famoso artista Mario Schifano girò su ‘Il risveglio di primavera‘. La compagnia non si limita a narrarsi, ma cerca di illuminare le nuove generazioni attraverso aneddoti, citazioni e grandi classicità, in modo da mantenere vivo il dialogo culturale.
Inoltre, l’omaggio sarà dedicato alla memoria di Giancarlo Nanni, scomparso nel 2010, e a tutti quegli artisti che hanno contribuito alla crescita del teatro in Italia. Sarà un momento per riflettere sul viaggio da ‘Le cantine‘ degli anni ’70 fino agli spazi contemporanei, come testimoniato dalla storicità del Vascello, un luogo che ha accolto la compagnia per tanti anni.
innovazione e futuro della compagnia
L’innovazione è sempre stata nel DNA di ‘La compagnia dell’attore‘, e questo evento non è un’eccezione. Manuela Kustermann, parlando della sua esperienza, ha evidenziato la continuità del lavoro artistico e come certi ricordi siano rimasti intatti nel tempo. La sua capacità di mantenere viva l’emozione e la vitalità che caratterizzava la compagnia nei suoi esordi è cruciale per il futuro del teatro stesso.
Uno degli aspetti più significativi della compagnia è il suo approccio collaborativo. Ogni membro del gruppo, dai tecnici agli attori, partecipa attivamente al processo creativo, rendendo ogni spettacolo unico nel suo genere. Questo metodo ha consentito alla compagnia di rimanere rilevante e di affrontare le sfide artistiche del presente.
In un’epoca in cui il teatro deve confrontarsi con crisi ed evoluzioni rapide, ‘La compagnia dell’attore‘ si posiziona come un punto di riferimento, un modello da seguire per le nuove generazioni di artisti. La fusione di passato e presente, di memoria e innovazione, promette di continuare a stupire e coinvolgere il pubblico, mantenendo viva la tradizione di esplorazione creativa che l’ha sempre contraddistinta, rendendo il futuro del teatro romano sempre più affascinante e ricco di possibilità.
Ultimo aggiornamento il 28 Settembre 2024 da Sofia Greco