La 21ª collemar-athon ha richiamato nel maggio 2025 migliaia di appassionati di corsa e sport all’aria aperta nella provincia di Pesaro e Urbino. Il percorso di 42 km ha attraversato paesi e paesaggi tipici delle terre roveresche, con un finale segnato dall’arrivo spettacolare sotto l’arco d’augusto a Fano. L’evento, che ha raccolto numeri da record, ha confermato l’importanza di questa gara come appuntamento sportivo e culturale capace di attivare la comunità locale e accendere l’attenzione sul territorio.
Un traguardo carico di storia tra sport e paesaggio
L’arco d’augusto, simbolo storico di Fano, ha fatto da sfondo all’arrivo della collemar-athon, creando un legame suggestivo tra lo sport moderno e il patrimonio antico. La maratona, partita da Barchi, ha attraversato San Costanzo, Mondolfo e i comuni delle terre roveresche, regalando ai partecipanti panorami caratteristici e atmosfere rurali. Sono stati ben 42 chilometri di corsa attraversati da circa 700 atleti, che sono finiti sotto il celebre arco di pietra con i muscoli provati, ma con l’emozione di aver condiviso un’esperienza unica.
Il luogo di arrivo, il Pincio di Fano, si è trasformato in una vera e propria festa dello sport: oltre 2.500 persone si sono radunate per sostenere i corridori e vivere la competizione da vicino. Questo grande seguito riflette l’importanza sociale dell’evento, che tra fatica e entusiasmo ha fatto emergere la bellezza del territorio marchigiano e ha offerto una cornice prestigiosa per una gara che ogni anno attira un pubblico più ampio.
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Il sindaco serfilippi: fatica e orgoglio nella mezza maratona
Luca Serfilippi, sindaco di Fano, ha partecipato in prima persona alla mezza maratona da 21 chilometri, tagliando il traguardo con il volto segnato dalla fatica ma sorridente. La sua presenza in gara ha sottolineato il legame stretto tra amministrazione locale e organizzatori. Serfilippi ha condiviso la difficoltà del percorso e l’emozione di correre in scenari riconosciuti e amati: “Ho faticato, ma è stato emozionante – ha detto – perché correre in mezzo a così tante persone, tra i paesaggi della nostra terra, è un’esperienza unica.”
Questo coinvolgimento diretto dell’esponente pubblico ha anche il significato di un impegno personale e politico per mantenere viva la tradizione della collemar-athon. La gara non è solo sport: rappresenta un’occasione per la promozione turistica e culturale e per rafforzare l’identità del territorio marchigiano.
Una sfida vinta per la promozione territoriale e la comunità
Il sindaco ha ricordato quanto la collemar-athon abbia rischiato, in passato, di non essere più organizzata, a causa di difficoltà logistiche e gestionali. Gli enti locali, insieme a Fano, si sono mobilitati per garantire la continuità dell’evento, consapevoli del valore che porta alle comunità attraversate dalla manifestazione. “Fano, insieme agli altri comuni, ha voluto fortemente salvaguardare questa manifestazione che rischiava di non potersi svolgere”, ha detto Serfilippi.
La collemar-athon si conferma quindi come un motore per l’economia locale, in particolare per il turismo sportivo, e come un’opportunità di valorizzare scorci meno noti delle Marche. L’evento ha coinvolto oltre 1.200 visitatori oltre ai partecipanti, creando un clima di festa che ha animato il territorio per tutta la giornata.
Un impegno per il futuro dello sport e del territorio
Il sindaco ha espresso l’intenzione di rafforzare ulteriormente l’accoglienza e l’organizzazione di eventi simili in futuro, perché lo sport resta un mezzo concreto per raccontare il territorio e far sentire unita la comunità. Ha concluso ringraziando pubblicamente i corridori, gli organizzatori, i volontari e chi ha contribuito a realizzare questa giornata piena di sport e di divertimento.
Così, con la scena dell’arco d’augusto illuminata dalla partecipazione calorosa, si è chiuso un capitolo significativo di questa edizione della collemar-athon, lasciando aperto il racconto per le sfide sportive e culturali che verranno.