La ricerca scientifica si avvicina al mondo del gelato artigianale grazie all’accordo tra Longarone Fiere Dolomiti e il Consiglio Nazionale delle Ricerche, in particolare con il suo Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica . L’obiettivo è sviluppare gusti di gelato studiati per favorire il benessere, con un approccio che unisce neuroscienze, psicologia e gastronomia. Questo progetto si inserisce nelle iniziative della manifestazione MIG 2025, rafforzando la collaborazione tra scienza e artigianalità.
Il ruolo del cnr irib e la nascita della neurogastronomia applicata al gelato
Il Cnr-Irib guida la parte scientifica di questo progetto innovativo, con il ricercatore Domenico Nuzzo a coordinare l’attività. Nuzzo dirige il primo gruppo italiano sulla neurogastronomia, disciplina che esplora come il cibo influisca su processi cognitivi, sensoriali ed emozionali. L’approccio coniuga neuroscienze e gastronomia per dare un valore nuovo al gelato. Lo studio mira a comprendere come certi ingredienti possano influenzare positivamente il cervello e le emozioni di chi consuma il prodotto.
Studio delle risposte sensoriali e cognitive
In pratica, si studiano combinazioni di materie prime capaci di attivare risposte sensoriali e cognitive specifiche nei consumatori. La neurogastronomia non si limita al gusto, ma coinvolge la memoria, la percezione e lo stato d’animo. Questo approccio scientifico rivoluziona la produzione di gelato artigianale, spostando l’attenzione dall’esperienza esclusivamente piacere a quella legata al benessere psicofisico.
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La selezione dei gusti e le materie prime di alta qualità
Tra le creazioni della ricerca emergono dodici gusti focalizzati sul benessere, in cui spicca il gelato “mandorla siciliana attivata“. Questo gusto contiene omega 3, vitamine e minerali, pensati per offrire benefici oltre al sapore. Per la realizzazione delle ricette, sono state scelte aziende specializzate. La Norsan Italia, impresa norvegese con una lunga esperienza nella produzione di integratori a base di omega 3, fornisce uno degli ingredienti chiave. Le mandorle fresche vengono dalla Cooperativa Val di Bella di Camporeale, nota per la qualità del prodotto.
Materie prime selezionate per il benessere
Ogni componente viene selezionato per garantire qualità nutrizionale e caratteristiche funzionali precise. L’attenta decisione sulle materie prime riflette l’intento di creare un gelato che contribuisca al benessere, senza sacrificare il sapore e la consistenza tipici del gelato artigianale.
Il maestro gelatiere e la produzione dei gelati del benessere
L’aspetto operativo del progetto è affidato a Filippo Bano, maestro gelatiere e presidente del GA, comitato nazionale che tutela il gelato artigianale. Bano segue lo sviluppo delle ricette e sovrintende la produzione, traducendo i risultati della ricerca scientifica in prodotti reali. La sua esperienza garantisce che ogni gusto rispetti gli standard artigianali, mantenendo il carattere e la qualità.
Tradizione e innovazione nella produzione
Questo connubio tra scienza e tradizione artigiana restituisce al mercato gelati attenti alla salute ma fedeli alle aspettative dei consumatori. Il ruolo di Bano è fondamentale per assicurare che la parte produttiva si coordini con il lavoro del Cnr-Irib, integrando le innovazioni tecnologiche con la maestria della lavorazione classica.
Anticipazioni e futuro della collaborazione tra scienza e gelateria
Il progetto prevede di presentare un’anteprima dei gelati in gelateria già a settembre. Sarà accompagnata da un test emozionale condotto dai ricercatori per valutare l’effetto dei nuovi gusti sui consumatori. Questo passo consentirà di raccogliere dati concreti sulle reazioni cognitive e sensoriali al gelato, affinando ulteriormente le ricette.
Giovanni De Lorenzi, amministratore delegato di Longarone Fiere, ha sottolineato come questa collaborazione dia valore aggiunto alle proposte di MIG 2025. Ha ricordato l’interesse che susciterà soprattutto nelle aziende produttrici di ingredienti per gelati, che potranno confrontarsi con gli scienziati per sviluppare nuovi gusti mirati.
L’incontro tra ricerca e artigianato apre a nuove opportunità nel settore, portando il gelato oltre il semplice piacere e inserendolo in una prospettiva di salute e innovazione che potrebbe influenzare il mercato italiano e internazionale.