La “Cena Ecumenica” di Avezzano si è svolta il 17 ottobre, un evento che ha unito accademici e appassionati della cucina in un’esperienza gastronomica all’insegna della tradizione. Questo incontro ha rappresentato un momento di condivisione per scoprire e valorizzare la cultura culinaria italiana, focalizzandosi in particolare sui legumi, simbolo di una dieta sana e sostenibile. Organizzata dalla Delegazione di Avezzano dell’Accademia Italiana della Cucina, la serata ha messo in risalto l’importanza della tavola come luogo di incontro e riflessione.
La triade delle cene tradizionali
La Cena Ecumenica si inserisce in una tradizione culinaria che include anche la “Cena della Cultura” e la “Cena degli Auguri” a dicembre, costituendo così una triade di eventi conviviali che celebrano la ricchezza gastronomica e culturale del territorio. Ogni cena ha un tema specifico che si intreccia con la stagionalità e le peculiarità locali. Quest’anno, il focus è stato sui legumi, in particolare i fagioli e i ceci, ingredienti fondamentali della cucina abruzzese e di molte altre tradizioni culinarie italiane.
I legumi sono stati al centro del menù della serata, rappresentando non solo unioni gastronomiche, ma anche un legame profondo con le tradizioni locali e la storia agricola della Regione. L’Accademia Italiana della Cucina si è dedicata alla preservazione e valorizzazione di ricette storiche, rendendo omaggio a quei sapori che si tramandano di generazione in generazione. Grazie ai Centri Studi Territoriali, si promuovono ricerche e recupero di piatti e preparazioni che raccontano l’identità culturale abruzzese.
Un culmine di sapori e cultura
L’evento, tenutosi nel ristorante “Angizia” a Luco dei Marsi, ha visto la partecipazione della Delegazione di Avezzano e della Marsica, guidata dal Delegato Franco Santellocco Gargano. La serata è stata caratterizzata da una sapiente selezione di piatti che hanno saputo armonizzare sapori, cultura e arte. Gli ospiti hanno potuto gustare preparazioni che, sebbene apparentemente semplici, offrono un’esperienza gastronomica ricca di sostanza e storia.
Il dottor Stefano Maggi, relatore della serata, ha evidenziato il ruolo centrale dei legumi nella dieta abruzzese, illustrando come queste coltivazioni siano state fondamentali nel promuovere la tutela della biodiversità e delle tradizioni culinarie. Le diverse varietà di fagioli e ceci, provenienti da specifiche aree della Marsica, hanno dimostrato come la tradizione alimentare sia in continuo dialogo con l’innovazione e la sostenibilità.
Un programma ricco di talenti e riflessioni
A rendere ancora più memorabile la serata hanno contribuito le performance artistiche, come quella del soprano Ilenia Lucci, accompagnata dalla violinista Giuliana La Rosa. La musica ha arricchito l’atmosfera della cena, creando un momento di celebrazione non solo del cibo ma anche della cultura in generale. Gli interventi degli ospiti di riguardo, tra cui Fabrizio Venturini e Pierluigi Di Stefano, hanno messo in luce l’importanza dell’impegno della Delegazione locale nella promozione della tradizione culinaria abruzzese.
La Brigata di cucina ha portato in tavola piatti che richiamano alle ricette storiche ma reinterpretate in chiave moderna, utilizzando ingredienti a chilometro zero. Queste preparazioni non solo hanno soddisfatto il palato, ma hanno anche trasmesso un forte messaggio di sostenibilità e qualità. I vini della Cantina del Fucino hanno completato l’offerta culinaria, sottolineando il legame tra terra e tavola che impera nella cultura gastronomica marsicana.
La Cena Ecumenica di Avezzano ha così dimostrato come la cucina possa essere un ponte tra passato e futuro, creando un’esperienza educativa e conviviale che unisce diverse generazioni e culture.
Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Sofia Greco