La battaglia di Trump contro il fentanyl: nuovi dazi e sfide diplomatiche con la Cina

La battaglia di Trump contro il fentanyl: nuovi dazi e sfide diplomatiche con la Cina

Trump propone nuovi dazi contro la Cina nel contesto della crisi del fentanyl, mentre si evidenziano sfide nella cooperazione tra Stati Uniti e Cina per combattere il traffico di oppioidi.
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La battaglia di Trump contro il fentanyl: nuovi dazi e sfide diplomatiche con la Cina - Gaeta.it

La recente promessa di Donald Trump di introdurre ulteriori dazi contro la Cina si inserisce in un contesto ben più ampio legato alla crisi del fentanyl negli Stati Uniti. Questo oppioide sintetico, estremamente potente, è responsabile di decine di migliaia di morti ogni anno. Le sostanze chimiche necessarie per la sua produzione provengono prevalentemente dalla Cina, mentre i cartelli della droga messicani operano come intermediari, mescolando i precursori e contrabbandando il prodotto finito negli Stati Uniti. L’impatto di questo fenomeno richiede un’approfondita analisi delle relazioni internazionali e delle politiche anti-droga in gioco.

La cooperazione tra Stati Uniti e Cina

Durante l’amministrazione Biden, è emersa una forma di collaborazione tra Washington e Pechino volta a combattere il traffico di fentanyl. Secondo il New York Times, i colloqui tra Biden e Xi Jinping a San Francisco hanno portato a risultati concreti, come l’ampliamento dell’elenco delle sostanze chimiche da monitorare. Questo accordo ha rappresentato una nota positiva in un contesto diplomatico segnato da tensioni su molti fronti, inclusi diritti umani e controllo degli armamenti nucleari. La Cina, solitamente reticente a collaborare su questioni sensibili, ha mostrato una certa disponibilità a cooperare sul tema del fentanyl, una mossa che ha sorpreso molti analisti.

La sfida, però, rimane elevata. Nonostante i passi avanti, esperti fanno notare che la Cina è in grado di aggirare i regolamenti sviluppando nuovi precursori chimici non controllati. I produttori possono sfruttare la situazione creando sostanze chimiche che, anche se escludono i nomi già citati nel catalogo di molecole da monitorare, possono comunque essere utilizzate per la produzione di fentanyl. Questo scenario rende complessa la lotta al traffico che affligge gli Stati Uniti, complicando ulteriormente le relazioni tra i due paesi.

Le conseguenze del protezionismo commerciale

La proposta di Trump di aumentare i dazi potrebbe avere effetti inaspettati. Secondo Vanda Felbab-Brown della Brookings Institution, l’imposizione di tariffe non influenzerà il flusso di fentanyl, anzi, potrebbe compromettere le già fragili strategie di cooperazione tra Stati Uniti e Cina. La preoccupazione è che misure protezionistiche possano fare più male che bene, isolando Washington e ostacolando il progresso realizzato fino ad oggi.

Il governo cinese potrebbe usare la questione del fentanyl come strumento di pressione, cercando di ottenere concessioni da Washington in cambio della sua collaborazione. La revoca delle sanzioni su alcune istituzioni forensi cinesi da parte dell’amministrazione Biden è un esempio di come il dialogo è stato influenzato da queste dinamiche. Per Pechino, la narrazione ufficiale di essere una vittima della crisi del fentanyl gioca un ruolo cruciale, permettendole di posizionarsi come partner da cercare nella risoluzione del problema.

La memoria della cooperazione passata

I precedenti accordi tra Stati Uniti e Cina sulla questione del fentanyl hanno già mostrato segni di successo, anche se temporanei. Nel 2019, la Cina decise di vietare il fentanyl, e Trump espresse pubblicamente gratitudine a Xi Jinping per il gesto. Da quel momento, le forze dell’ordine dei due paesi hanno iniziato a collaborare per colpire i trafficanti. Tuttavia, la fine della cooperazione è arrivata rapidamente, ingabbiata da tensioni commerciali e dispute tecnologiche, culminate nell’abbattimento di un pallone di sorveglianza cinese che ha portato a un ulteriore deterioramento delle relazioni.

Questa storicità mette in evidenza la necessità di una strategia concreta e duratura per affrontare il problema del fentanyl. Le complessità degli scambi commerciali e la geopolitica richiederanno un’approccio misurato, bilanciando le esigenze di sicurezza interna con le relazioni internazionali. La strada da percorrere per combattere la crisi del fentanyl negli Stati Uniti appare irta di ostacoli, con la necessità di affrontare le questioni legate sia alla produzione che al traffico in un contesto di relazioni internazionali sempre più complicato.

Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2024 da Sofia Greco

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