Jean Tinguely in mostra a Pirelli Hangar Bicocca: un viaggio nell'arte cinetica dal 10 ottobre al 2 febbraio 2025

Jean Tinguely in mostra a Pirelli Hangar Bicocca: un viaggio nell’arte cinetica dal 10 ottobre al 2 febbraio 2025

La retrospettiva su Jean Tinguely al Pirelli Hangar Bicocca di Milano, dal 10 ottobre 2023 al 2 febbraio 2025, presenta quaranta opere che esplorano l’arte cinetica e il movimento.
Jean Tinguely In Mostra A Pire Jean Tinguely In Mostra A Pire
Jean Tinguely in mostra a Pirelli Hangar Bicocca: un viaggio nell'arte cinetica dal 10 ottobre al 2 febbraio 2025 - Gaeta.it

La retrospettiva dedicata a Jean Tinguely, uno dei protagonisti più innovativi dell’arte cinetica, aprirà le sue porte al pubblico presso Pirelli Hangar Bicocca a Milano il 10 ottobre 2023. L’evento, che resterà disponibile fino al 2 febbraio 2025, è una collaborazione con il Museo Tinguely di Basilea e presenta un’ampia selezione di quaranta opere realizzate dall’artista tra gli anni Cinquanta e gli anni Novanta. L’intera esposizione si snoda su una superficie di 5.000 metri quadrati, offrendo ai visitatori una coreografia sonora e visiva che illustra magistralmente l’approccio sperimentale di Tinguely.

Un percorso espositivo innovativo

La retrospettiva è curata da un team di esperti che include Camille Morineau, Lucia Pesapane e Vicente Todolì, coadiuvati da Fiammetta Griccioli. L’esposizione è concepita come un viaggio attraverso la radicalità dell’opera di Tinguely, evidenziando il suo interesse per il movimento degli oggetti e la sperimentazione oltre la bidimensionalità. Tinguely, scomparso nel 1991, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama artistico mondiale. Questa mostra rappresenta la più estesa celebrazione del suo lavoro dopo la sua morte, fornendo una visione completa delle sue realizzazioni più emblematiche.

L’esperienza al Pirelli Hangar Bicocca è stata progettata per coinvolgere i visitatori in un’interazione unica con le opere. Le sculture meccaniche sono centrali nel percorso espositivo, ed il loro funzionamento e movimento sono messi in risalto per enfatizzare l’innovazione di Tinguely. Il contesto industriale dell’edificio, un ex spazio produttivo, si sposa perfettamente con la natura cinetica delle opere, creando un’atmosfera dinamica che stimola la riflessione sull’arte come movimento.

Opere simbolo di un’epoca

All’ingresso della mostra, il pubblico può ammirare due opere monumentali risalenti agli anni Ottanta: Cercle et carré-éclatés e Méta-Maxi . Entrambi i lavori si caratterizzano per l’assemblaggio di elementi come ruote, cinghie, motori elettrici e parti meccaniche, e il suono gioca un ruolo cruciale nel loro impatto visivo ed esperienziale. Queste opere non solo catturano l’attenzione, ma invitano anche a riflettere sul concetto di arte come sistema aperto e in costante evoluzione.

Proseguendo lungo le navate del hangar, i visitatori possono osservare una selezione cronologica di lavori, che inizia con Méta-Matic No. 10 , un pezzo che utilizza un motore meccanico per creare disegni astratti su carta. Questi disegni, eseguiti con pennarelli colorati, offrono una finestra sulla poetica di Tinguely, che esplora il confine tra arte e meccanicità. Al contempo, opere come Ballet des pauvres , che utilizza oggetti di recupero domestici mossi da motori, mostrano il potenziale artistico insito negli oggetti quotidiani.

Icone dell’immaginario collettivo

La mostra prosegue con opere che richiamano elementi della cultura popolare, come Le gorille de Niki , un riferimento al celebre gorilla del film King Kong, e Vive la muerta , che presenta una figura scheletrica su un cavallo, simbolo della morte stessa. Queste opere non solo riflettono lo spirito creativo di Tinguely, ma incapsulano anche le tensioni e le curiosità sociali dell’epoca.

Il percorso non è solo una celebrazione della vita e delle opere di Tinguely, ma anche una riflessione su come il movimento e il suono possano dare vita all’immobilità della forma. La retrospettiva nel Pirelli Hangar Bicocca offre un’opportunità unica per apprezzare l’eredità di un artista che ha reinventato il concetto di scultura e ha sfidato le convenzioni artistiche del suo tempo.

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