Italiani in aumento a partire per vacanze estive: superata quota 30 milioni con spesa da 35 miliardi

Italiani in aumento a partire per vacanze estive: superata quota 30 milioni con spesa da 35 miliardi

Le vacanze estive 2025 in Italia registrano un aumento di oltre 30 milioni di viaggiatori italiani, con una spesa turistica superiore a 35 miliardi di euro e un forte ritorno al turismo interno.
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Le vacanze estive 2025 in Italia registrano un aumento dei viaggiatori italiani con oltre 30 milioni di partenze e una spesa turistica interna superiore a 35 miliardi di euro, evidenziando una forte ripresa del turismo domestico e la necessità di interventi per migliorare l’offerta e il supporto al settore. - Gaeta.it

Le vacanze estive 2025 in Italia vedono un netto aumento dei viaggiatori italiani rispetto alla scorsa estate, con oltre 30 milioni di persone pronte a mettersi in viaggio. La spesa prevista per il turismo interno supera i 35 miliardi di euro, segnalando una ripresa decisa dopo anni di timori e incertezze. Il turismo domestico si conferma protagonista, con la maggioranza degli italiani che ha scelto di restare nel paese. Questo focus si basa sui dati forniti dall’osservatorio turismo di confcommercio insieme a swg.

Il ritorno del turismo interno e le destinazioni preferite dagli italiani

Dopo un lungo periodo di cautela legata a emergenze economiche e sanitarie, il turismo domestico torna al centro della scena. Sono circa 30,5 milioni gli italiani che quest’estate metteranno piede in almeno una località turistica, segnando un aumento di 1,5 milioni rispetto al 2024. Non a caso il 91% di questi viaggiatori sceglierà mete all’interno dei confini nazionali, preferendo la varietà e la ricchezza dei paesaggi italiani. Solo il 9% si sposterà esclusivamente all’estero.

Questa scelta riflette la crescente fiducia nella sicurezza e nel comfort delle destinazioni italiane, oltre alla voglia di scoprire luoghi meno battuti dai flussi internazionali. Si tratta di un segnale positivo per i territori che offrono un turismo più sostenibile e meno concentrato sulle classiche località.

Vacanze distribuite tra luglio e agosto con un aumento record per il mese di luglio

La struttura dei viaggi estivi vede gli italiani partire in media due volte nel quadrimestre estivo, spaziando tra vacanze lunghe, brevi o i cosiddetti short break. Agosto resta il mese più gettonato per chi sceglie periodi superiori a sette giorni, con 11,2 milioni di partenze. Questi dati non sorprendono, dato che da sempre agosto è il mese clou per le ferie.

Tuttavia il dato più interessante riguarda luglio, che registra un aumento di 800mila partenze per vacanze lunghe rispetto all’anno precedente. È segno di una migliore organizzazione delle famiglie e dei lavoratori, che riescono a prendersi una pausa anche nel mese più caldo e affollato dell’estate, non limitandosi ad agosto come tradizione imponeva. Questo spostamento verso luglio può alleggerire la pressione turistica su agosto e distribuire meglio le presenze nelle località turistiche.

Interventi necessari per sostenere il turismo e affrontare le difficoltà del settore

Manfred Pinzger, vicepresidente di confcommercio e responsabile per le politiche sull’attrattività e il turismo,** sottolinea che l’aumento dei turisti italiani rappresenta una opportunità importante per gli operatori del settore. Il turismo contribuisce in modo significativo al prodotto interno lordo e al saldo della bilancia dei pagamenti, ponendosi come un tassello fondamentale nell’economia nazionale.

Pinzger evidenzia l’urgenza di interventi mirati per migliorare l’offerta turistica su tutta la filiera. In particolare, il problema dell’housing per i lavoratori stagionali necessita di soluzioni rapide e concrete. Questo aspetto condiziona la capacità delle imprese di garantire personale qualificato durante i mesi di maggiore affluenza. Rafforzare le strutture ricettive e avviare programmi di riqualificazione può aiutare a sostenere un settore che, da solo, muove numeri di rilievo per l’intera economia italiana.

Le strategie di sviluppo dovranno tenere conto della domanda interna e favorire una distribuzione equa delle presenze nelle diverse regioni, offrendo offerte diversificate e accessibili. La spinta del 2025 offre un’occasione per consolidare il ruolo del turismo italiano nel contesto europeo e mondiale, con politiche attente che supportino non solo chi viaggia, ma anche chi lavora dietro le quinte di questo settore cruciale.

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