Italia in prima linea: i pagamenti digitali prevedono una crescita del 23,2% nel 2024

Italia in prima linea: i pagamenti digitali prevedono una crescita del 23,2% nel 2024

L’Italia registra una crescita del 23,2% nei pagamenti cashless nel 2024, con le Marche in testa grazie a un incremento del 56,8%, evidenziando l’adozione crescente di metodi digitali.
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Italia in prima linea: i pagamenti digitali prevedono una crescita del 23,2% nel 2024 - Gaeta.it

Il panorama dei pagamenti cashless in Italia mostra segni di forte espansione, con previsioni che indicano un incremento del 23,2% nel 2024. Questo fenomeno si colloca nel contesto di una tendenza europea, ma l’Italia si distingue, in particolare, per l’impatto significativo che il cashless sta avendo a livello locale. Un rapporto recente dell’Osservatorio Europa Cashless di SumUp, una fintech specializzata in soluzioni di pagamento digitali, evidenzia i settori e le regioni che stanno sperimentando le crescite più consistenti.

La crescita dei pagamenti cashless nelle Marche

Le Marche emergono come un esempio di eccellenza con Ancona e provincia che registrano un incremento sorprendente del 56,8% nei pagamenti digitali. Questo tasso rappresenta il miglior risultato in Italia e indica una rapida accettazione di metodi di pagamento alternativi da parte dei consumatori e dei commercianti. Gli esercenti, abituati a metodi di pagamento tradizionali, si stanno rapidamente adattando a questa nuova normalità, dimostrando una maggiore flessibilità e apertura verso l’innovazione.

Le gallerie d’arte, i negozi di fiori e le gioiellerie sono stati tra i protagonisti in questo cambiamento. I pagamenti digitali in gallerie d’arte hanno visto un incremento pazzesco del 150,8%. Un dato come questo non può essere ignorato, in quanto rappresenta la volontà dei consumatori di utilizzare metodi moderni, superando le barriere e le resistenze iniziali nei settori tradizionali.

Settori chiave e anomalie nei pagamenti digitali

Una delle caratteristiche interessanti dei pagamenti digitali in Italia è la loro rapida diffusione in vari settori. Oltre alle gallerie d’arte, anche i negozi di fiori e le gioiellerie hanno registrato aumenti significativi, rispettivamente del 79,7% e del 63,6%. Questa diversificazione indica non solo una maggiore accettazione dell’uso dei pagamenti digitali, ma anche una specifica preferenza dei consumatori per transazioni più semplici e veloci.

Anche i settori legati al tempo libero e alla ristorazione hanno mostrato performance incoraggianti. Bar e club, così come caffè e ristoranti, hanno visto un incremento del 35,1% e del 27,8% nei pagamenti cashless. Questi dati sottolineano come il settore della ristorazione si stia adattando a una clientela che richiede efficienza e rapidità nei pagamenti, e che spesso preferisce l’assenza di contante, magari per questioni di comodità o sicurezza.

Il contesto europeo e l’italia in evidenza

Non è solo una questione locale, infatti il report di SumUp sottolinea che l’Italia cresce a un ritmo più veloce rispetto a grandi nazioni europee, come Francia e Germania. Altrove in Europa, le abitudini di pagamento stanno cambiando, ma l’Italia, da Nord a Sud, mostra una completa adesione al cashless. Secondo Umberto Zola, Responsabile Online Sales di SumUp, questo cambiamento è il riflesso di un’innovazione profonda nell’approccio degli italiani agli acquisti e al modo di interagire con i commercianti.

Zola mette in risalto che anche le province che in passato hanno mostrato una crescita più lenta nelle transazioni digitali, come quelle dei negozi di fiori e delle gallerie d’arte, stanno ora mostrando andamenti straordinari. Questa crescita uniforme conferma un cambiamento nelle strategie di vendita e marketing, con un occhio attento alle nuove tecnologie e un approccio al cliente incentrato sull’esperienza.

L’analisi di SumUp suggerisce che il futuro dei pagamenti in Italia è sempre più orientato verso l’innovazione. Con un panorama così felice e in espansione, sarà interessante osservare come questi cambiamenti influenzeranno le abitudini di consumo e il modo in cui le aziende si preparano a rispondere a questa nuova domanda.

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