Il 12 maggio 2025 a Roma si è svolto il secondo vertice intergovernativo tra Italia e Grecia, con la partecipazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del primo ministro Kyriakos Mitsotakis. L’incontro ha portato alla firma di quattordici accordi che riguardano diversi ambiti, tra cui trasporti, energia, ambiente e sicurezza. Tra gli accordi più rilevanti spiccano quelli dedicati al settore ferroviario greco e all’interconnessione elettrica tra i due Paesi.
I rapporti tra italia e grecia al centro del vertice a villa doria pamphilj
La sede dell’incontro è stata Villa Doria Pamphilj, dove Meloni ha descritto i rapporti bilaterali con la Grecia come “ottimi” e ha sottolineato la forte sintonia su temi quali difesa, sicurezza e gestione dei migranti. I due governi condividono una proiezione strategica simile nel Mediterraneo, così come l’appartenenza all’Unione europea e alla Nato. L’intesa politica tra i due Paesi è stata ribadita come solida, confermando una collaborazione consolidata su più fronti.
Durante il vertice, i leader hanno puntualizzato l’importanza di mantenere un dialogo stretto su questioni geostrategiche, coinvolgendo aspetti come il coordinamento nella difesa e la sicurezza marittima. La comune visione sulle sfide migratorie ha spinto Italia e Grecia a promuovere iniziative coordinate per il controllo delle frontiere. Non è mancato il riferimento a iniziative congiunte nell’ambito dell’energia e delle infrastrutture, a dimostrazione di un rapporto che si traduce in progetti concreti.
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Accordi firmati: il focus su trasporti, energia e ambiente
I quattordici accordi toccano vari settori ma due di questi hanno attirato particolare attenzione per l’entità degli investimenti e per il loro impatto atteso. Il primo riguarda la realizzazione di una nuova interconnessione elettrica tra Italia e Grecia, con Terna e l’operatore greco Ipto come protagonisti. Il progetto ammonta a circa 1,9 miliardi di euro e punta a facilitare lo scambio energetico tra i due paesi, migliorando l’efficienza e la sicurezza della rete elettrica nel Mediterraneo orientale.
Il secondo accordo riguarda il trasporto ferroviario in Grecia, colpito duramente dal ciclone Daniel nel 2023. Kyriakos Mitsotakis ha annunciato un investimento pubblico greco superiore a 400 milioni di euro per sostituire e migliorare la rete ferroviaria nazionale. La collaborazione con Ferrovie dello Stato italiane prevede un investimento di 360 milioni per acquisire nuovi treni e rinnovare le infrastrutture, portando la rete greca gradualmente agli standard italiani.
L’obiettivo dichiarato è generare una “rinascita” delle infrastrutture ferroviarie greche, con interventi che vanno dall’acquisto di nuovi convogli alla costruzione di depositi e centri di manutenzione più moderni ed efficienti. Gli accordi testimoniano la volontà di rafforzare la cooperazione economica tra Roma e Atene anche attraverso progetti infrastrutturali concreti.
La presenza di ferrovie dello stato nel trasporto ferroviario greco
L’interesse di Ferrovie dello Stato per il mercato greco non è nuovo. Dal 2017 il gruppo italiano controlla Hellenic Train, la principale società di trasporto ferroviario in Grecia, precedentemente nota come TrainOse. Quest’ultima, fondata nel 2005, era fino a poco tempo fa una società pubblica sotto il controllo di Ose, l’ente di gestione delle ferrovie greche.
L’acquisizione da parte di Fs è avvenuta durante il periodo di privatizzazioni imposto da Atene a seguito della crisi del debito sovrano. Da allora, Ferrovie dello Stato ha diretto lo sviluppo della società, rinnovando materiali rotabili e infrastrutture. L’accordo siglato a Roma rappresenta un ulteriore passo verso il potenziamento del sistema ferroviario greco, con investimenti mirati che coinvolgono sia il miglioramento delle linee sia l’espansione della flotta.
Investimenti e prospettive future
Gli investimenti previsti da Ferrovie dello Stato comprendono l’acquisto di 23 nuovi treni, di cui otto destinati ai servizi intercity e quindici ai collegamenti locali. Questi nuovi convogli andranno ad affiancare quelli esistenti, contribuendo a migliorare la qualità del trasporto e ad ampliare la capacità di trasporto. Parallelamente, sono pianificati interventi per la costruzione di depositi moderni e per l’installazione di strutture destinate alla manutenzione, elementi indispensabili per aumentare l’affidabilità e la sicurezza del sistema ferroviario.
Il vertice del 12 maggio ha consolidato così un rapporto che si estende oltre la politica e coinvolge la gestione pratica delle infrastrutture, dando prova dell’impegno condiviso nella realizzazione di opere utili per cittadini di entrambi i Paesi. Queste intese aprono la strada a un rafforzamento delle connessioni materiali e a una nuova fase della cooperazione italo-greca nel settore dei trasporti e dell’energia.