Investimento di 390,5 milioni per nuovi treni in Liguria, ma i viaggi tra Italia e Francia restano complicati

Investimento di 390,5 milioni per nuovi treni in Liguria, ma i viaggi tra Italia e Francia restano complicati

Investimento di 390,5 milioni per nuovi treni in Liguria, ma la mancanza di compatibilità con le tensioni elettriche limita i collegamenti tra Italia e Francia, creando disagi ai pendolari.
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Investimento di 390,5 milioni per nuovi treni in Liguria, ma i viaggi tra Italia e Francia restano complicati - Gaeta.it

Treni nuovi e di ultima generazione, un investimento di 390,5 milioni di euro, eppure la possibilità di viaggiare senza ostacoli tra Italia e Francia sembra ancora un miraggio. Questo è quanto emerge dal contratto di servizio firmato nel 2018 tra la Regione Liguria e Trenitalia, che ha suscitato preoccupazioni tra i pendolari e gli utenti del trasporto ferroviario. La questione è stata sollevata dal deputato del Movimento 5 Stelle, Roberto Traversi, il quale ha presentato la sua seconda interrogazione al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per affrontare le difficoltà legate alla mancanza di dispositivi che permettano ai nuovi treni di operare con diverse tensioni elettriche.

La questione della tensione elettrica

La problematica principale riguardo ai nuovi treni è rappresentata dalla tensione elettrica utilizzata sulla linea di Ventimiglia. Mentre la rete ferroviaria italiana utilizza una tensione di 3000V, Ventimiglia opera con una tensione di soli 1500V per agevolare i treni francesi in transito. Roberto Traversi ha sottolineato che quasi tutti i treni di nuova generazione sono equipaggiati con dispositivi che consentono loro di operare con tensioni diverse. Tuttavia, i recenti treni acquistati per la Liguria non dispongono di questa tecnologia, creando un’incongruenza che limita la mobilità e crea disagi a circa 200 mila passeggeri, tra lavoratori, studenti e turisti.

Il costo degli adeguamenti attesi

Nella sua interrogazione, Traversi ha anche posto l’accento sull’annuncio della Regione Liguria riguardo all’adeguamento del sistema di trazione elettrica della stazione di Ventimiglia. Questo intervento, previsto entro il 2027, comporterà una spesa di 9,5 milioni di euro, con una parte significativa a carico dell’ente regionale. Nonostante la necessità di tali lavori per migliorare l’infrastruttura, il deputato ha messo in dubbio la scelta di non adattare i nuovi treni alla doppia alimentazione, un’operazione che avrebbe potuto costare solo 1,3 milioni di euro. Un risparmio notevole se confrontato con la cifra assegnata ai lavori di adeguamento della stazione.

Le ripercussioni sui pendolari e sulla mobilità

Questa situazione non solo solleva interrogativi sui costi e sulle decisioni prese, ma provoca anche disagi tangibili per i pendolari. Ogni giorno, un gran numero di utenti utilizza il servizio ferroviario per spostarsi tra Italia e Francia, e la mancanza di compatibilità tra i nuovi treni e le diverse tensioni elettriche porta a lunghe attese e a una programmazione poco efficiente delle corse. L’assenza di soluzioni pratiche e tempestive sulla questione rischia di compromettere l’affidabilità del trasporto ferroviario proprio in un’area cruciale per i collegamenti internazionali.

L’interrogazione di Traversi rappresenta un appello affinché il governo e le istituzioni locali affrontino la questione con urgenza, valutando attentamente le implicazioni economiche e pratiche delle scelte effettuate riguardo alla mobilità ferroviaria. La speranza è che emergano soluzioni concrete e che i pendolari non debbano subire ulteriori disagi in un contesto già complesso e costoso.

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