Il presidente dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale , Gabriele Fava, ha recentemente presentato la sua visione per il futuro dell’ente durante un incontro a Bruxelles, in occasione della discussione sul rapporto annuale dell’INPS al Parlamento Europeo. Con oltre 52 milioni di utenti, il focus di Fava è quello di “personalizzare” i servizi offerti, per accompagnare i cittadini in tutte le fasi della loro vita. Questo approccio innovativo mira a rendere l’INPS un punto di riferimento non solo per la previdenza, ma anche per il supporto sociale.
L’importanza della personalizzazione nei servizi dell’INPS
Durante l’evento, Fava ha sottolineato che l’INPS è un ente unico nel suo genere, poiché combina funzioni previdenziali e assistenziali in modo esteso. Con una gamma di 340 prestazioni, l’INPS si pone come “il welfare” dell’Italia, servendo quasi l’87% della popolazione nazionale. Fava ha chiarito che la sfida principale consisterà nel migliorare l’adeguatezza e la contestualizzazione dei servizi ai vari stadi della vita degli utenti. A suo avviso, questo approccio non solo rappresenta un passo avanti nella gestione dell’assistenza sociale, ma si propone anche di rispondere a esigenze specifiche che possono emergere nel corso della vita di ciascun individuo.
La personalizzazione dei servizi implica una comprensione mai vista delle necessità dei cittadini. Fava ha affermato che è fondamentale metabolizzare il concetto che l’INPS non si limita a fornire pensioni, ma piuttosto abbraccia un ampio scenario di servizi sociali indirizzati a tutti. Questo ambizioso progetto di welfare generativo consiste nel rendere i servizi più accessibili e rilevanti, ingredienti chiave per garantire un intervento tempestivo ed efficace.
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Welfare generativo: un approccio nuovo per un bisogno crescente
Il concetto di welfare generativo proposto da Fava si contraddistingue per la sua capacità di adattarsi a un contesto sociale in continua evoluzione. Gestire la previdenza e l’assistenza in maniera integrata permette di affrontare le incertezze e le novità del welfare state contemporaneo. La pandemia di Covid-19 ha rappresentato un test fondamentale per l’INPS, dimostrando l’efficacia della combinazione tra servizio previdenziale e assistenziale nel fronteggiare situazioni di emergenza. Il presidente ha sottolineato che l’INPS ha giocato un ruolo cruciale nel superamento della crisi, esemplificando con successo come un ente possa rispondere prontamente a situazioni di necessità collettiva.
Fava ha affermato che l’integrità di queste due dimensioni del servizio non deve essere alterata, anzi, devono essere accresciute in termini di utilità e accessibilità. Creare un hub del welfare permette di ottimizzare le risorse, mettendo a disposizione delle persone strumenti adeguati per affrontare le sfide quotidiane. Quindi, la gestione di servizi previdenziali e assistenziali non risulta solo pratica ma altamente gratificante e necessaria.
Il futuro dell’INPS e il ruolo degli utenti
Con una visione chiara e un approccio strategico, Fava ha espresso la sua determinazione a far evolvere l’INPS in un ente sempre più vicino alle necessità dei cittadini. La personalizzazione dei servizi, abbinata a un’attenzione verso il benessere sociale in generale, rappresenta un cambio di paradigma. La sfida è rendere i servizi proposti un punto di riferimento costante e sicuro per tutti i cittadini, attraverso un’offerta flessibile e reattiva.
In questo contesto, Fava ha invitato non solo gli stakeholder, ma anche i cittadini stessi a collaborare attivamente. È importante che i servizi siano progettati raccogliendo feedback e suggerimenti, per creare un sistema che possa realmente rispondere ai bisogni delle persone. Così, con un approccio partecipativo, l’INPS si propone di reinventarsi come un partner per il welfare, rimanendo sempre un passo avanti nel garantire sicurezza e supporto a tutta la popolazione.